mini Serra_San_Bruno_centro_storicoSERRA SAN BRUNO – L'impossibilità di pagare la retta mensile dell'affitto e le inevitabili difficoltà economiche legate al mantenimento dei proprio figli: è questo ciò che avrebbe spinto due coniugi, entrambi disoccupati con cinque figli a carico, ad occupare una struttura abitativa già ultimata, situata nel quartiere “Terravecchia”, e destinata al progetto, di fatto mai avviato, denominato “Paese Albergo”. Da quanto siamo riusciti ad apprendere, i coniugi in questione abitavano in una casa nel vicino comune di Brognaturo, ma l'impossibilità di sostenere le spese per il pagamento dell'affitto avrebbe costretto il titolare a sgomberare l'immobile. Cosa che, loro malgrado, è avvenuta. Ed oggi, i due - genitori di cinque figli piccoli - hanno preso l'inevitabile decisione di occupare abusivamente una delle strutture destinate al “Paese Albergo”. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti del locale Commissariato di Polizia, guidati dal dirigente Antonio De Tommaso.
 
 
 
 
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nuova calciatoriNuova edizione, nuovo stile, vecchio e celebre marchio. La FigurOne di Francesco Maria Senatore anche quest'anno riconquista il suo posto in edicola con il nuovo album di figurine collezionabili per scuole calcio, "I Giovani Calciatori". Consolidatosi oramai nel novero degli eventi tradizionali, il progetto editoriale targato FigurOne sarà presente come ogni anno sulle province calabresi di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio e su quelle siciliane di Catania, Palermo e Siracusa. Per quest'ultima, sono state realizzate 2 edizioni, date le numerose richieste di partecipazione e l'enorme successo riscosso l'anno scorso.

Numeri da record che stanno a significare 2 regioni, 7 province, 86 società e circa 6000 soggetti colpiti dalla febbre della figurina più famosa del calcio dilettantistico. E i protagonisti saranno ancora loro, i campioni delle categorie piccoli amici, pulcini ed esordienti, assieme alle loro scuole calcio attraverso le quali imparano a crescere e ad apprezzare l'attività agonistica nel rispetto del lavoro di gruppo.

Per tutti i collezionisti quest'anno sono aumentati anche i premi a disposizione, che si possono ottenere sia a completamento dell'album e sia all'interno delle bustine stesse, dove saranno presenti delle figurine premio.

Ma, "I Giovani Calciatori" non è una mera raccolta di figurine, è piuttosto una possibilità... la possibilità di poter partecipare ad un camp estivo presso la propria squadra del cuore, Juventus, Inter o Milan; la possibilità per le scuole calcio di entrare a far parte di una vetrina di livello regionale; la possibilità anche per le famiglie - quelle più fortunate - di passare le vacanze in crociera o presso un dei più famosi parchi divertimento d'Italia. Insomma, una collezione per gli addetti ai lavori e non solo.

"I Giovani Calciatori", nonostante i 6 anni di attività, diventa ogni volta un prodotto nuovo, una pubblicazione tutta da sfogliare e da vivere con passione. Sul famoso album, gli appassionati hanno così la possibilità di conoscere la storia di società calcistiche longeve e fortemente radicate sul territorio ma anche quella di realtà emergenti, ancora poco conosciute ma con tutte le carte in regola per potersi ritagliare un ruolo importante nel panorama calcistico regionale.

Grazie a "I Giovani Calciatori" anche il gioco delle figurine ha un nuovo volto. Mentre in passato gli scalini in granito dei paesi erano teatro dei grandi campioni del calcio di Serie A, oggi sono "infestati" dalle figurine dei piccoli-grandi talenti del calcio dilettantistico, contesi tra gli accaniti sostenitori del "soffio" o della "mano": un tot di figurine messe a disposizione dagli avversari, ben disposte su un piano, il pari e dispari per vedere chi comincia e un forte soffio o un battito della mano per far roteare le figurine su se stesse in modo da poter dire "Ho vinto!!!". Alla fine, chi avrà collezionato più figurine, non mancherà di ostentare il proprio bottino, aggirandosi per le vie del paese in cerca di nuovi polli da "pinnare" (spennare)!

Nella foto
- a sinistra la copertina dell'album dei Giovani Calciatori 2013/2014
- a destra Salvatore La Rizza - Attaccante, Polisportiva Ancinale

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mini a522a6005d1cb428ea34ef1769cd7452_XLI frutti della nuova civiltà contadina stanno maturando nella Calabria tirrenica, tra il litorale di Nicotera e i paesi interni della Piana di Gioia Tauro. Sono frutti che crescono tra le maglie di una rete tessuta da tante piccole realtà, sono il risultato di una collaborazione che risulterà anacronistica solo a chi è assuefatto agli standard dell'agricoltura intensiva e della grande distribuzione. E il concime, la linfa che ha dato vita a questa “rinascita” della terra, ha un unico ingrediente: la partecipazione attiva e più condivisa possibile. 
Non si tratta certo della consumata retorica buonista da salotto radical-chic, tutt'altro. “Sos Rosarno” è un'associazione costituita da tanti piccoli produttori, tutti accomunati dalla volontà di sottrarsi alla corsa al ribasso imposta dal mercato e dalla voglia di ritornare alla genuinità della terra. La cooperazione, poi, è il fondamento su cui viene costruita l'intera filiera delle coltivazioni biologiche certificate. 
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mini Schermata_2013-07-30_a_13.34.15Una storia di sfruttamento dell’uomo sull’uomo tracciata dalla mano insanguinata dell’Occidente schiavista. Una ferita ancora aperta che brucia sotto il sole di Rosarno, lacerata da un lavoro da bestie, impastata di patimenti e sudore.  Un dramma sociale in nome del profitto che dura imperterrito da anni, ma che ha conosciuto l’attenzione dei media da poco tempo. Da quell’ancora vicinissimo 10 gennaio 2010, quando a Rosarno - a metà fra l’alto Tirreno reggino e l’arido Aspromonte – scoppia la “rivolta dei neri”: due delle centinaia di braccianti africani sfruttati dalle aziende agricole del posto vengono feriti dai fucili di ignoti e si accende la guerriglia urbana.
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mini precari 4Un’anomalia dell’assistenzialismo all’italiana. Per migliaia di lavoratori, appesi all’incubo della precarietà, è un dramma che dura da 15 anni. Per la politica, che ha partorito quest’ennesima bomba sociale, oggi è diventato un fardello pesantissimo, difficile da portare (e da scaricare). Il Consiglio di Stato (sentenza n. 1253/2007) ha decretato che l’attività dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità non può qualificarsi come un vero rapporto di impiego, “e ciò per la considerazione che il rapporto dei lavoratori socialmente utili trae origine da motivi assistenziali e riguarda un impegno lavorativo certamente precario”. Un responso impietoso, difficile da accettare per chi svolge quotidianamente servizi essenziali in migliaia di enti locali - per poche centinaia di euro al mese e senza alcun contributo previdenziale - ed è ciclicamente costretto a scendere in piazza

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mini comprensorio_serreE’ iniziato il 30 aprile scorso, presso il campetto sintetico di Via Matteotti a Serra S. Bruno, il “torneo dell’amicizia Comprensorio delle Serre”, riservato alla categoria Pulcini. Un evento dedicato quindi ai piccoli e che guarda al calcio come forma di aggregazione e di amicizia. 
 
Quattro le società che prenderanno parte al’evento: due provenienti da San Nicola da Crissa, quella dell’ASD Real Serra e una di Pizzoni. Una scelta operata da tre società sportive, utile a dare la possibilità ai bambini dagli 8 ai 10 anni di poter conoscere nuovi ragazzi e mettere a frutto quanto di buono hanno seminato durante i mesi invernali di scuola calcio. 
 
Il torneo, con gare d’andata e ritorno, terminerà a fine maggio. Il turno conclusivo del campionato sarà caratterizzato da  una giornata di sport con la presenza di altre squadre ospiti, nel corso della quale saranno premiati tutti i piccoli calciatori partecipanti all’iniziativa. “Questo è un primo passo - hanno sottolineato gli organizzatori - verso una nuova collaborazione tra alcune delle scuola-calcio del comprensorio. L’unione fa la forza, soprattutto in un territorio dove le strutture sportive e le risorse economiche necessarie allo svolgimento delle attività sono carenti ”. 
 
A breve le società si incontreranno per organizzare nuove manifestazioni e nuove collaborazioni inerenti al settore giovanile. Per la cronaca, la partita d’esordio si è conclusa con la vittoria del San Nicola da Crissa A contro il Real Serra per 9 a 6 in un match che ha entusiasmato genitori, parenti e appassionati che hanno potuto guardare i piccoli atleti incontrarsi su un campo da gioco per correre dietro a quel pallone che suscita entusiasmo ovunque. 
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Giovedì, 28 Febbraio 2013 14:03

Serra, la Coldiretti mette radici in città

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Riceviamo e pubblichiamo
 
 
La Coldiretti mette radici nel paese della certosa. Alle 16 e 30 di oggi, infatti, la principale organizzazione italiana degli imprenditori agricoli aprirà un proprio sportello in via Aldo Moro. Ad inaugurare il nuovo ufficio, destinato a diventare un punto di riferimento per quanti espletano la loro attività lavorativa nel mondo dell'agricoltura, ci sarà il presidente della sezione vibonese, Domenico De Paola ed i direttori interprovinciali di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, Pietro Bozzo e Piero Sirianni. A fare gli onori di casa ci penserà, invece, la neo referente di zona Francesca Squillace. L'organizzazione, il cui acronimo significa Confederazione nazionale coltivatori diretti, è stata fondata nel 1944 da Paolo Bonomi con l'intento di offrire sostegno sindacale a piccoli imprenditori agricoli. Oggi, con un milione e seicentomila associati, l'organizzazione ha esteso il proprio raggio di azione che spazia dal settore agricolo a quello della pesca. In particolare, nel corso degli ultimi anni, al fine di supportare ulteriormente la rete dei piccoli produttori, Coldiretti ha lanciato "Campagna amica". L'iniziativa, nell'offrire agli agricoltori l'opportunità di sviluppare la prima catena di vendita diretta di prodotti ,ha avuto il merito di favorire il progetto di una filiera agricola tutta italiana. La presenza di Coldiretti nel territorio serrese rappresenta, quindi, una buona opportunità per quanti operano in un settore produttivo tanto difficile, quanto ricco di potenzialità in espresse.
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mini asdsannicolaSAN NICOLA DA CRISSA – Si svolgerà oggi pomeriggio presso il palasport di Viale Toronto con inizio alle ore 15:30 la cerimonia di gemellaggio tra l’Asd San Nicola da Crissa e il Real Vibo affiliato alla scuola calcio Milan diretto da Carlo Lico. Per l’occasione sarà presente il responsabile della scuola calcio rossonera Davide Corti, che oltre ad assistere alla gara amichevole tra le due formazioni vibonesi, si cimenterà in prima persona per fare svolgere allenamenti appropriati ai piccoli calciatori in erba. 'E’ un progetto triennale – ha commentato Carlo Lico – che mira a coinvolgere tutto il territorio vibonese. Insieme alla società del presidente Carnovale, abbiamo deciso di istaurare un gemellaggio affinché anche i ragazzi dell’entroterra possano avere la possibilità di mettersi in mostra. Sappiamo tutti quant’è difficile spiccare il volo verso società di serie A, ma bisogna provarci. Noi qualche anno fa abbiamo deciso di investire su questi ragazzi, dandole l’opportunità di fare parte di un grande progetto. Venerdì saremo con gli amici di San Nicola per passare una giornata di festa e sano sport. Ci sarà anche Davide Corti, sempre presente e vicino alla nostra realtà calcistic'. Il gemellaggio è stato accolto con soddisfazione dalla società sannicolese. 'Se una società affermata sul settore giovanile come il Real Vibo ha deciso d’intraprendere un discorso di collaborazione con noi è segno che in questi anni si è lavorato bene'. Sono state queste le prime parole del presidente Vito Carnovale. 'La mia società con grandi sacrifici sta portando avanti un progetto che anno dopo anno si rende sempre più ambizioso. Oggi siamo onorati di ospitare Davide Corti, il dirigente di una delle società più titolate al mondo e mi auguro che anche i nostri ragazzi un giorno possano calcare campi da gioco importanti. Colgo l’occasione per ringraziare Carlo Lico per la disponibilità e per averci scelto come società gemellata'. Una vetrina importante, insomma ma non solo dal punto di vista sportivo, perché la presenza di Davide Corti ha un richiamo anche per il territorio comunale. 'Devo fare i complimenti alla società di San Nicola – ha esordito il sindaco Giuseppe Condello – perché da qualche anno si prodiga anche verso i più piccoli. La presenza del dirigente rossonero è di buon auspicio, perché mai prima d’ora le grandi società calcistiche avevano avuto un occhio di riguardo per questi piccoli centri. Un grazie anche a Carlo Lico per avere deciso di fare svolgere questa giornata nel nostro impianto e speriamo che da qui a qualche anno possiamo vedere qualche giovane vibonese nei campionati professionistici'. La collaborazione tra le due società non finirà qui, perché sono in programma un’altra serie d’iniziative, come la visita del responsabile del settore medico di Milan Lab e di altri tecnici provenienti da Milanello. Nelle attività “Milan Junior” non manca mai l’aspetto ludico, fondamentale per il coinvolgimento attivo e l’adattamento dei bambini: l’Intesa Sanpaolo Ac Milan Cup, il prestigioso torneo di calcio giovanile internazionale organizzato dall’Ac Milan, e gli inviti allo Stadio San Siro per seguire le partite di campionato della prima squadra sono solo alcune delle numerose attività riservate ai ragazzi.

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Sabato, 06 Ottobre 2012 17:20

I figli di Osso Mastrosso e Carcagnosso

mini enotrio-pugliese-onorata-societa-casolare-uomo-fucile_1E’ l’espressione piena di una generazione, quella che ancora non ha raggiunto i vent’anni, di quella consolidata subcultura mafiosa che oramai è radicata nelle loro menti ignoranti. Vent’anni di Berluscoglionismo televisivo, una certa propensione all’idolatrare capi mafia e gangster, quella spettacolarizzazione del crimine e del malaffare come se fosse un probabile modello di vita da imitare, perché se ti va bene, sei rispettato e sei pieno di soldi. La Magliana, il Capo dei Capi, ecco cosa ci propina la televisione, quando io da piccolo ricordo, ad esempio in prima serata sulla Rai, Mistero Buffo del nobel Dario Fo. Ora la televisione, cattiva, anzi pessima educatrice, crea miti, falsi e violenti. Ecco cosa succede a Serra San Bruno. Una qualsiasi banalità, un richiamo, una sanzione disciplinare, un qualsiasi evento o discussione, porta i protagonisti dell’eventuale dissidio, a cercare risoluzione commettendo un gesto, che probabilmente è ora considerato di routine

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mini ospedale_serraLa mannaia sulla sanità nelle regioni commissariate non ha prodotto danni ingenti solo in Calabria. La stessa identica situazione è vissuta in Abruzzo dove il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, commissario ad acta per la sanità, ha predisposto un piano di rientro che ha severamente penalizzato i piccoli ospedali, considerati ‘non coerenti con i fabbisogni di prestazioni della popolazione’. Così molte strutture ospedaliere abruzzesi sono state tagliate. Tra queste quella di Tagliacozzo, in provincia di L’Aquila, che serve un bacino di 30 mila abitanti. Le similitudini con il caso dell’ex-ospedale ‘San Bruno’, sono tantissime, se si pensa che la struttura di Tagliacozzo sorge in una zona montana mal collegata

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