Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo
Nella giornata di venerdì nella frazione Cassari di Nardodipace come negli altri paesi delle Serre, si è abbattuta una bufera di neve che ha raggiunto oltre quota 50 cm, ed è da venerdì che la frazione Cassari è isolata. I cittadini rammentano la totale assenza delle istituzioni, un ritorno a trenta anni fa, quando ai cittadini del nostro piccolo centro venivano portati i viveri con l’elicottero, ma visto come siamo messi, all’epoca dobbiamo dire che le cose funzionavano meglio. Oggi i cittadini di questa frazione vengono riconosciuti solo per le tasse e tra le vie del paese già si sentono tante lamentele e c'è chi già sta pensando a disertare le urne per le prossime elezioni. Non vogliamo pensare a qualche emergenza, perché altrimenti dovremmo già rivolgerci al creatore. Eppure la frazione Cassari è la più popolata con un alto numero di bambini e di anziani. Siamo al primo assaggio dell’inverno e ci troviamo così, tra qualche giorno visto che il bollettino meteorologico porta un aggravamento delle temperature a chi ci rivolgeremo?
NARDODIPACE - È trascorso circa un anno da quando si è proceduto allo scioglimento del Comune di Nardodipace per presunte ingerenze della criminalità organizzata nell'attività amministrativa dell' ente. Ancora oggi, le sorti del palazzo municipale, sono in mano alla terna di commissari inviata dal Prefetto di Vibo Valentia, composta dal dottor Leonardo Guerrieri, viceprefetto aggiunto, dal dottor Carmelo Marcello Musolino e dal dottor Gino Rotella, direttore amministrativo contabile. Proprio in occasione del primo anniversario dall'insediamento, la commissione prefettizia ha voluto fare un bilancio dei risultati raggiunti in questi mesi - assente Musolino -, organizzando un incontro con la stampa tenutosi nella mattinata di ieri presso i locali del palazzo municipale. 'Al nostro insediamento - ha esordito Guerrieri - abbiamo subito convocato il tesoriere del Comune per cercare di capire quale fosse la situazione economico - finanziaria dell' ente. Già in passato le casse comunali non godevano di una condizione tale da consentirne un minimo di governabilità'. Per questo, 'si è resa necessaria la dichiarazione di dissesto e la conseguente rideterminazione della pianta organica'. È stato, inoltre, nominato il funzionario straordinario di liquidazione, nella persona della dottoressa Rosella Feroleto, per l' 'amministrazione della gestione' e 'dell'indebitamento pregresso', nonchè per 'l'adozione di tutti i provvedimenti per l' estinzione dei debiti dell'ente'. Secondo quanto previsto dalla normativa vigente, in particolare, si procede alla dichiarazione di dissesto nel caso in cui il Comune 'non è più in grado di far fronte agli stipendi ed a garantire servizi indispensabili', ma anche in tutta quella serie di situazioni per le quali 'l' ente è debitore nei confronti di terzi', per cui 'non si riescono a reperire questi mezzi'. Altri interventi riguardano, invece, le case popolari, l' agibilità degli edifici scolastici - strutture che da anni sono in uno stato alquanto 'fatiscente' - ed il potenziamento dell' ufficio tecnico e di ragioneria.
Una intera collina coltivata con canapa indiana sulle montagne tra le Serre e la vallata dello Stilaro, tra i comuni di Caulonia (Reggio Calabria) e Nardodipace (Vibo Valentia), e' stata scoperta l'altro ieri dal Corpo forestale dello stato. Durante l'operazione sono state sequestrate 5.400 piante. La piantagione era irrigata con un sofisticatissimo sistema di tubi lungo addirittura 2 km che permetteva una distribuzione a goccia dell'acqua prelevata da una sorgente naturale. Le piante, alte fino a 3 metri, sono state estirpate e distrutte, tranne un campione su cui effettuare le analisi. Intanto, sono state avviate le indagini per individuare coloro che hanno realizzato la piantagione.
Si consuma proprio nella bocca maledetta di una capra il sacrilegio che potrebbe causare la dannazione dell’anima del povero Gesuino. Detta così sembrerà improbabile, invece quanti hanno letto o leggeranno “Sole Nero a Malifà” – il primo romanzo di Sharo Gambino ristampato da Rubbettino – avranno ben presente come quell’inenarrabile “mal’azione”, quell’empietà cui il piccolo pastore malifioto timoratissimo di Dio è stato costretto, sia all’origine di un crescendo di follia mistica che alla fine porterà il protagonista a cercare la definitiva purificazione nella sua personale, grottesca, tragica via crucis. Già il suo nome, Gesuino, è una chiara metafora del destino cui vanno incontro il piccolo pastore e la sua gente, sopravvivendo tra miseria, arretratezza e superstizione in un villaggio arroccato sulle montagne dell’altopiano delle Serre, nella valle del fiume Allaro.
Riceviamo e pubblichiamo: Ancora neve e disagi si registrano sui rilievi montuosi delle Serre Vibonesi. A soffrire di più sono le popolazioni di quei comuni e di quelle frazioni che non riescono ad uscire dall’emergenza a causa delle copiose nevicate che ormai da dieci giorni si rinnovano incessantemente sui rilievi posti anche a bassa quota. “Il disagio maggiore – ha sostenuto con preoccupazione il coordinatore del Pd di Cassari, Nazzareno Salvatore Franzè – è quello relativo alle condizioni in cui versano le strade di collegamento tra i Comuni di Nardodipace, Fabrizia e Mongiana che non consentono una agevole circolazione di veicoli e mezzi neanche verso Serra San Bruno, sede dell’ospedale, e verso le molte frazioni e contrade che sono quasi completamente isolate. I contadini stanno vivendo la terribile angoscia di non poter soccorrere il bestiame che da parecchi giorni è chiuso nelle stalle senza possibilità di avere foraggio o altri alimenti. Il rischio maggiore è che le conseguenze di queste abbondanti nevicate – ha detto Franzè - si ripercuotano pesantemente su quelle famiglie che vivono già situazioni economiche precarie e fanno affidamento sull’allevamento di pochi capi per il mantenimento delle proprie famiglie. Allo stesso tempo, occorre che si intervenga al più presto per liberare i tetti delle case dal peso della neve che non accenna minimamente a sciogliersi e che rischia di compromettere irrimediabilmente la stabilità delle abitazioni. Anche l’approviggionamento dei viveri nei paesi comincia a scarseggiare a causa della difficoltà che incontrano i fornitori per raggiungere i comuni posti a quota più elevata. L’intera economia di questi comuni è bloccata e una delle cose più gravi è che non si intravedono vie d’uscita prima dei prossimi giorni, quando le condizioni climatiche dovrebbero cambiare”. L’allarme lanciato da Franzè, insomma, è rappresentativo di una situazione che ormai appare veramente al collasso e che necessita di un intervento che vada oltre gli sforzi e le risorse delle amministrazioni locali. “Faccio appello alla sensibilità di tutte le autorità e del signor Prefetto - ha detto il coordinatore del Pd delle Serre – affinché sia dichiarato lo stato di calamità naturale anche per i comuni come Nardodipace, Fabrizia e Mongiana dove una prima conta dei danni ha già raggiunto cifre elevate, nonostante siano ancora tante le abitazioni in cui la stima è difficile a farsi. Riprendere la vita di sempre – ha concluso Franzè - appare veramente difficile senza l’aiuto delle istituzioni che possano risollevare le tante comunità pesantemente provate dalla calamità di questi giorni”.
Nazzareno Salvatore Franzè
Coordinatore Pd di Cassari
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