NARDODIPACE – Una dipendente del Comune di Nardodipace, Loredana Tassone, avrebbe subito degli atti discriminatori sul posto di lavoro a seguito della propria candidatura nelle liste UGL per il rinnovo della RSU. A denunciarlo è Domenico Russo, segretario provinciale del sindacato, che in una nota rileva come “recentemente e senza alcun provvedimento formale” la candidata Ugl sia stata “verbalmente destinata dal responsabile del servizio amministrativo comunale, Salvatore Martino, presso un nuovo ufficio privo delle necessarie strumentazioni informatiche”.
La dipendente, spiega Russo, “svolgeva da anni, e sino a qualche giorno fa, l’incarico di Responsabile dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, di Messo Comunale, di Responsabile delle Pubblicazioni, di collaboratrice dell’Ufficio di Segreteria Comunale e del Servizio Amministrativo, e numerose altre attività indispensabili per la piena efficienza dei servizi offerti dal Comune ai cittadini”, mentre con le nuove disposizioni avrebbe subito “non solo uno spostamento d’ufficio ma addirittura una sostanziale modifica delle mansioni precedentemente assegnatale, con conseguente riverbero negativo nei confronti della propria attività professionale”. Questa decisione quindi secondo l’Ugl costituisce un “atto repressivo” dell’attività sindacale dei lavoratori. “Forse il sig. Salvatore Martino – aggiunge Russo – pensa di poter espletare le funzioni connesse al suo incarico in pieno arbitrio, ignorando le più elementari normative poste a tutela dei candidati RSU, nonché le regole disciplinanti il procedimento amministrativo ed i diritti dei lavoratori”. Il Comune di Nardodipace, recentemente commissariato per motivi che “sfuggono” all’Ugl, dovrebbe “essere guidato all’insegna della trasparenza e della legalità più diffusa, guarda caso, però, per qualcuno non è così”. Quindi la domanda: “Ma a cosa serve lottare, manifestare, predicare contro la criminalità ed il malaffare quando le istituzioni, che dovrebbero essere trasparenti come vetri di cristallo, sono le prime a non osservare leggi e regolamenti? Come bisognerebbe chiamarle queste istituzioni, allora, la casta dei poteri oscuri?”.
Russo fa inoltre presente “a chi ha avallato quella strampalata disposizione” che la candidata Ugl “ha il sacrosanto diritto di associarsi in piena libertà con qualsiasi OO.SS.! E ci chiediamo se sia solamente un caso che lo stesso Sig. Martino sia candidato per la imminente elezione per il rinnovo della RSU nella lista di un’altra OO.SS.! Riteniamo, quindi, che con il provvedimento in questione – è la conclusione di Russo – sia stato palesemente leso da parte del Sig. Martino il diritto di esercizio democratico della libertà di svolgimento dell’attività sindacale sui luoghi di lavoro, addirittura presso una Pubblica Amministrazione! Il trasferimento della lavoratrice è chiaramente un atto psicologicamente repressivo e distruttivo, che tenderebbe anche ad incidere sulla salute della stessa, nonché a colpire l'O.S. Ugl. Invitiamo, pertanto, la Commissione Straordinaria presso il ad attivarsi con la massima tempestività al fine di ripristinare i diritti lesi alla sig.ra Tassone, nonché a vigilare con la massima attenzione affinché tali deprecabili condotte non debbano più ripetersi presso un’Amministrazione Pubblica. L’U.G.L., quindi, a seguito di quanto accaduto, si riserva fin d'ora ad adire tutte le tutele consentite dalla legge per la salvaguardia dei diritti sindacali della O.S. e della lavoratrice direttamente colpita”.