Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Anche questo ricordo di un personaggio di Serra, che probabilmente ai molti sarà sconosciuto, Fernando Barillari (“settimisi”), vuole essere il prosieguo intellettuale di un percorso che si sviluppa nel ricordo di ciò che era la Maestranza serrese. E, naturalmente, la voce di mio Padre ritorna nei miei pensieri. Questa grande eredità di racconti che mi ha lasciato. Le case del centro storico di Serra, come ancora si può ben notare, hanno quasi sempre la stessa disposizione dei locali. Nella parte bassa la bottega, con le tipiche porte a bandiera, e nella parte superiore le abitazioni. Appunto sotto l’abitazione di mio Nonno Antonio, dunque quella di Sharo dodicenne, vi era la bottega di un artigiano serrese, un grande maestro ebanista, che a bottega teneva, come tutti, dei ragazzi.
Dalla Chiesa dell’Addolorata a San Giluormu. Salendo dapprima dallo “stradone” di Via Sette Dolori, dove sulla destra trovo la casa dell’infanzia di mio Padre, la famosa casa dal pavimento di tavole tra le quali fessure Mastru Biasi accendeva la sua pipa, segno del via libera al dopocena, e Sharo giovanotto, scendeva con i suoi fratelli ad ascoltare li “stuori” che il loro ospite dispensava intorno al braciere ardente. Guardo la stanza e mi sembra, tale l’enfasi con la quale questi fatti mi sono stati raccontati, di rivivere quei momenti nell’immaginazione di un bimbo preso per mano a cui queste cose venivano raccontate con la poesia delle parole che solo il Sharo papà sapeva esprimere.
Riceviamo e pubblichiamo:
Il circolo del partito democratico di Serra San Bruno ed il movimento giovanile, esprimono soddisfazione e apprezzamento per l’elezione del giovane democrat Luigi Tassone alla carica di segretario provinciale dei GD. Questa elezione sintetizza l’esigenza di unità voluta dall’intero gruppo dei giovani democratici della provincia di Vibo Valentia.
Siamo orgogliosi di avere all’interno del nostro circolo il nuovo segretario giovanile che da sempre si è contraddistinto per l’impegno politico e per la costanza con la quale ha portato avanti i valori democratici. Auguriamo al neo eletto segretario e al presidente dell’assemblea, Antonio Carchedi, di svolgere buon lavoro, con la speranza che si possa ripartire immediatamente dalla riapertura dei circoli sul territorio dove coinvolgere le nuove generazioni in un percorso di crescita politica.
Il congresso appena celebrato ha visto la partecipazione di tanti giovani, si è contraddistinto per l’elevato livello del dibattito politico e per l’ importanza dei temi trattati. La sala della federazione provinciale vibonese, che ha visto anche la partecipazione di un nutrita delegazione serrese, era carica di entusiasmo, di passione e di una grande voglia di fare, di mettersi al servizio del partito e della gente di Calabria.
I GD, senza dubbio alcuno, hanno dimostrato grande senso di responsabilità attraverso la costruzione di un percorso unitario e condiviso, leitmotiv dell’intera serata, che dovrebbe essere d’esempio e d’ispirazione anche per il partito dei “grandi”. Per questo il clima che si respirava ieri sera presso la federazione provinciale del PD fa ben sperare, nella piena consapevolezza che solo attraverso un’azione unitaria si possono raggiungere importanti traguardi come quello di diventare forza di governo.
In questo momento particolare per il Paese, caratterizzato da una profonda crisi politica, economica e sociale, è importante che un partito popolare come il nostro si organizzi e si strutturi su tutto il territorio per prestare ascolto alle istanze della popolazione e per cercare di creare una valida e seria alternativa alla destra e alla sua politica fallimentare portata avanti a tutti i livelli.
Come circolo, inoltre, rinnoviamo l’augurio a tutta la federazione giovanile provinciale invitandoli a proseguire sulla strada che in maniera egregia da ieri sera hanno iniziato a tracciare.
Pd Serra San Bruno
Nota stampa della Giunta regionale:
Sono stati presentati dall’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri i progetti per la “qualificazione e la valorizzazione del Sistema Museale Regionale” calabrese. Si tratta di 18 progetti di grande valenza culturale con un investimento di circa 4 milioni di euro che puntano ad offrire maggiore rilevanza ai musei calabresi, sostenendo una più efficace politica di attrazione per turisti e visitatori, elevare gli standard qualitativi delle strutture rendendo, inoltre, una più concreta capacità di sostenibilità finanziaria.
Le tipologie delle azioni messe in campo dalla Regione riguardano interventi strutturali, tecnologici e organizzativi per conseguire gli standard del codice deontologico ICOM; interventi per l’acquisto di collezioni per qualificare e completare la dotazione di beni culturali delle strutture museali e la loro attrattività ed azioni per la realizzazione ed il potenziamento di reti museali di carattere sovra-comunale. Alla presentazione dei progetti erano presenti, inoltre, il Direttore Generale del Dipartimento Cultura Massimiliano Ferrara, il Presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro ed il Direttore regionale dei beni culturali Francesco Prosperetti ed i rappresentanti istituzionali pubblici e privati coinvolti nel sistema museale regionale.
“È un grande salto di qualità per la nostra regione ma complessivamente per l’Italia –ha dichiarato l’Assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri - nel momento in cui, nel nostro Paese si sta parlando di valorizzare la cultura dal punto di vista economico, la Calabria offre dimostrazione pratica che questo si può fare. Il Presidente Scopelliti fin dal primo momento ha investito consistenti risorse sul terreno della cultura. In questo caso abbiamo investito 4 milioni di euro per finanziare 18 progetti con i piani di gestione ed è la prima volta che finanziamo dei progetti che contengono anche la possibilità di acquistare delle opere. È un’iniziativa importante che serve per qualificare l’intera offerta culturale della Calabria che non è seconda a nessuno, anche per quanto riguarda la cultura. Investire in cultura significa realizzare interventi ad alto reddito – ha aggiunto l’Assessore Caligiuri - è dimostrato che investendo un euro in cultura se ne possono produrre tre, quattro, anche dieci. In Calabria stiamo investendo in maniera decisa sui musei, sull’arte contemporanea, sugli eventi, sulle minoranze linguistiche, sui teatri, quindi con interventi a 360 gradi in modo tale da vitalizzare un settore molto importante. Adesso basta solo assegnare le risorse. Questo lo abbiamo fatto, lo facciamo e lo continueremo a fare, ma i destinatari degli investimenti li devono far fruttare nell’interesse generale. Perché la cultura appartiene a tutti e attraverso la cultura possiamo costruire un grande futuro”. m.v.
Gli interventi finanziati nei 18 progetti riguardano:
Comune di Taverna: Museo Civico Arte Moderna e Contemporanea (250.000 €).
Comune di Altomonte: Museo Civico Arte Sacra (182.000 €).
Comune di Rende: Museo del Presente (250.000 €).
Comune di Cosenza: Museo Civico dei Brettii e degli Enotri (250.000 €).
Comune di Reggio Calabria: Pinacoteca Civica (250.000 €).
MAON - Museo d'Arte dell'Otto e Novecento - Rende (250.000 €).
Comune di Tarsia: Museo della Memoria del Campo Ferramonti (178.000 €).
Comuni di Palmi Seminara: Museo Etnografico e Folkloristico (156.000 €).
Casa religiosa Certosa Serra San Bruno: Museo della Certosa, Museo Ecclesiastico.
Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace: museo Diocesano di Squillace (178.000 €).
Arcidiocesi di Crotone-S.Severina: Museo Diocesano di Arte Sacra (225.000 €).
Comune di Catanzaro: Complesso monumentale San Giovanni (225.000 €).
Comune di Acri: MACA (250.000 €).
Fondazione Piccolo Museo S.Paolo RC: Piccolo Museo San Paolo (250.000 €).
Comune di Cetraro: Museo dei Brettii e del Mare (176.400 €).
Provincia Catanzaro: MARCA (250.000 €).
Fondazione Napoli Novantanove: Museo narrante dell’emigrazione (225.000 €).
Comuni di Squillace Stalettì Montauro: Museo Civico Squillace, Museo Archeologico Vivarium Stalettì, Museo della Grangia Montauro (360.000 €).
ARENA - Un appello al paese. Rivolto "in particolar modo" a chi "è ormai stufo di guadare a passato", a chi intende "volgere lo sguardo al futuro" e a chi vuole "bandire inutili personalismi che non giovano alla crescita della comunità". A lanciarlo una dozzina di giovani del luogo, riunitisi in un comitato civico spontaneo che da un mese a questa parte continua ad organizzare incontri-dibattiti con la cittadinanza con l’intento di promuovere - in vista delle prossime elezioni comunali - un modello democratico che parta dal basso, attraverso la costruzione di una "grande piattaforma programmatica aperta al contributo di tutti".
Il loro obiettivo? Diciamolo subito: "Favorire, anzitutto, la formazione di laboratorio di idee, da cui possano emergere proposte e soluzioni condivise. Un processo che, possibilmente, possa poi condurre alla presentazione, per le prossime elezioni, di un’unica lista", in modo tale da accantonare "rancori passati" e per "raccogliere le migliori energie sia del mondo politico sia della società civile arenese", spiegano i portavoce del comitato.
Il loro obiettivo, in un luogo in cui i fantasmi del passato continuano ad aleggiare imperterriti, si preannuncia arduo. Ma i promotori di questa idea ambiziosa ma meritoria di attenzione si dicono fiduciosi. "Capita d’altronde - proseguono - di incontrare anche qui ad Arena persone di grande competenza, di grande forza di volontà e di dedizione. Persone che non hanno rinunciato a impegnarsi nel lavoro, nell’associazionismo o nel volontariato. Abbiamo realtà associative che rappresentano un fiore all’occhiello per l’intero Vibonese. Quindi, siamo speranzosi: gli arenesi hanno nelle loro mani la risorsa principale, ossia la capacità di costruire sinergie e strategie per indicare obiettivi, priorità e direttrici per lo sviluppo del nostro territorio".
La sfida, comunque, resta difficile e irta di ostacoli. Ma non impossibile. "La complessità della sfida che abbiamo di fronte, frutto della difficile situazione che stanno affrontando gli enti locali, richiede un impegno straordinario, senso di responsabilità e concretezza nell’amministrazione della nostra comunità". Per questa e altre ragioni ancora, come poc’anzi detto, l’intento piuttosto esplicito è quello di costituire un’unica lista, un passo "indispensabile per voltare pagina. Come giovani, come cittadini che hanno deciso di investire il loro futuro ad Arena, auspichiamo - proseguono - che il nostro appello sia accolto da un numero sempre maggiore di arenesi. Crediamo, al contempo, che sia giusto essere chiari e trasparenti sin da subito nei confronti dei cittadini. Per questo, ribadiamo che non abbiamo né un candidato a sindaco né una lista pronta. Il nostro unico intento, lo ripetiamo, per il momento è e resta l’apertura di un tavolo di confronto sulle proposte e non sui nomi, in modo tale da disegnare Arena nei prossimi anni. Priorità - quali lavoro, politiche sociali e giovanili, cultura, ambiente, sviluppo sostenibile, servizi, agricoltura rurale, artigianato, commercio, turismo, centro storico e infrastrutture - sono i temi principali sui quali poggiare un percorso a servizio di una comunità ricca di risorse e di talenti come quella arenese. I nomi, quello del candidato a sindaco e degli aspiranti consiglieri, verranno dopo. Qualora si ritenessero indispensabili, ben vengano anche le primarie per l’individuazione del candidato a sindaco che chiunque deciderà di sposare il progetto riterrà più idoneo a portare avanti il programma e quell’idea di futuro credibile e ambizioso del quale tutti gli arenesi devono sentirsi parte, se davvero vogliono che col passare del tempo non si facciano sempre più strada la sfiducia e la rassegnazione all’oblio".
Grande attesa per lo spettacolo che stasera sancirà l’apertura della stagione Teatrale 2012 per il Comune di Vibo Valentia. Un inizio affidato ad una grande protagonista della scena italiana, l’attrice Annamaria Guarnieri (foto), che interpreterà il ruolo di Eleonora Duse nello spettacolo di Ghigo de Chiara “Eleonora ultima notte a Pittsburgh” diretto dal regista Maurizio Scaparro, in cui la diva e divina rievoca la sua straordinaria e leggendaria esistenza. Prima dello spettacolo serale, che avrà inizio alle ore 21.00, e per cui sarà ancora possibile acquistare, al botteghino del cinema Teatro Moderno, gli ultimi biglietti al costo di 10 euro (fino ad esaurimento posti), la giornata all’insegna del Teatro inizierà alle 11 stamattina, con l'incontro dell’attrice Annamaria Guarnieri con i ragazzi rappresentanti dei Licei coinvolti nel progetto, voluto dal Sindaco Nicola D’Agostino, che attenderanno l’attrice presso il Liceo Classico “M.Morelli”.
Sola, stanca, disincantata. E’così che si presenterà la “divina” Duse ritratta in Eleonora, ultima notte a Pittsburgh di Ghigo De Chiara. Un appuntamento, il primo di una ricca stagione, che non è solo spettacolo, ma si trasforma in rendez-vous con la storia.
Il 15 gennaio 2004, dopo alcuni mesi di sofferenze fisiche, nella Casa Santa Rita di Mesoraca, si è spento Padre Modesto Calabretta francescano dell’Ordine dei Minori. Se ne è andato pian piano ed in silenzio così come aveva vissuto per poco meno di un secolo sempre al servizio della Chiesa e soprattutto degli umili e degli ammalati e dovunque in ogni contrada della Calabria.
Padre Modesto, al secolo Bruno, Calabretta, era nato il 26 novembre 1919 a Serra San Bruno (VV), nel “deserto” della contemplazione scelto nel 1091 da Brunone di Colonia per fondare la sua prima Certosa in Italia. Nel 1932 era entrato nel Collegio Serafico di Pietrafitta (CS) e nel 1935 aveva intrapreso il noviziato nel convento del SS. Ecce Homo di Mesoraca. Compiuti gli studi liceali tra Cosenza e Reggio C., aveva frequentato il Corso di Teologia a Tropea e qui nel 1946, per l’imposizione delle mani di Mons. Felice Cribellati era stato ordinato sacerdote. Negli anni successivi aveva operato come vicerettore, rettore e quindi padre spirituale dei seminaristi nei vari Collegi della Calabria. Per 25 anni era stato Superiore a Bisognano (CS) dove ha restaurato l’antico convento e propagato il culto del Beato Umile della stessa città. La tappa precedente del suo cammino di apostolato era stata Cutro dove vi era rimasto per otto anni amato e stimato e anche qui aveva rinverdito la fede verso il Crocifisso e fatto restaurare il chiostro e buona parte dell’intero complesso conventuale. Ma soprattutto era stato sempre in mezzo alla gente e agli ammalati che visitava con continuità portando la parola di Cristo e conforto alle famiglie. Sempre a Cutro, dopo gli anni di Bisignano, era stato di nuovo destinato e P. Modesto nonostante la sua avanzata età aveva accettato con francescana obbedienza. Qui, nella città del Crocifisso, il 6 ottobre 1996 aveva celebrato il suo giubileo sacerdotale. In quella circostanza, l’allora Arcivescovo di Crotone Mons. Giuseppe Agostino nel ricordare le tappe significative della missione pastorale di P. Calabretta, si era soffermato sull’importanza del nome “Modesto” assunto al momento di diventare frate francescano. E parafrasando il titolo provocatorio di un film francese “Dio ha bisogno degli uomini”, Mons. Agostino aveva voluto sottolineare come la Chiesa e la Comunità civile abbiano bisogno di uomini buoni e soprattutto di preti buoni e “P. Modesto è sicuramente un prete buono”. Durante questi anni, assieme all’opera di predicatore, aveva operato come visitatore apostolico delle Clarisse di Rossano nominato dalla Santa Sede. Negli ultimi anni era stato nominato vice postulatore della causa di canonizzazione del Beato Umile di Bisignano. Questa è stata la sua ultima grande opera tanto inseguita e portata avanti assieme all’altro vice postulatore Don Luigi Falcone, sacerdote bisignanese e bibliotecario generale della Pontificia Università Lateranense e al Postulatore Generale di tutte le Cause per i Santi francescani P. Luca De Rosa di Napoli.
Questo sogno per P. Modesto si era realizzato il 19 maggio 2002 quando Papa Giovanni Paolo II ha celebrato la santificazione del Beato Umile, un altro Santo per la Calabria, il Santo dei nostri tempi. Quel giorno in Piazza San Pietro P. Modesto era là assieme alla “sua” amata gente di Bisignano.
Un altro desiderio aveva il frate serrese: dare il via al processo di canonizzazione di Fra’ Antonio da Saracena, ma il buon Dio ha deciso diversamente per lui. Poco prima di lasciare questa terra, per desiderio dell’Emerito Arcivescovo Giuseppe Agostino, domenica 13 luglio 2003, nel corso di un solenne pontificale presieduto dal Cardinale Josè Saraiva Martins, Prefetto della Sacra Congregazione per le Cause dei Santi, il nostro “Modesto” era stato insignito della “Croce Pro Ecclesia et Pontifice” per “i meriti acquisiti nel suo ministero svolto per lunghi anni nella Chiesa di Calabria ed in particolare di Bisignano, ma soprattutto, perché, grazie alle sue fatiche, ai suoi pianti, ma anche alla sua tenacia, oggi possiamo onorarci di avere un nuovo Santo calabrese.”
La Comunità francescana di Sant’Umile e tutta la città di Bisignano, con in testa il Sindaco, non hanno dimenticato e riconoscenti lo hanno voluto loro “figlio” per sempre, così come,del resto, P. Modesto aveva sempre desiderato. La sua umilissima esistenza, ora, trova eterno riposo assieme ai “suoi” bisignanesi che, nel giorno delle esequie lo hanno letteralmente pianto. E il P. Maurizio Dodaro, suo superiore, nel dare l’ultimo saluto, ha ringraziato Iddio “per averci dato questo modesto frate che ha tanto dato e al quale da oggi possiamo rivolgerci come il nuovo santo di Bisignano dopo sant’Umile”. Ed ancora, nell’ambito delle celebrazioni religiose per il Santo di Bisignano, l’Amministrazione comunale gli ha intestato la riqualificata piazza antistante il Santuario. Oggi sulla tomba risalta un messaggio anonimo. “A Padre modesto – Padre amabile, Padre ammirabile, te ne sei andato in silenzio lasciando un vuoto incolmabile. Con te se ne va un grande sacerdote, un uomo piccolo nel corpo, ma grande nell’animo e sinceramente rimpianto. Modesto di nome e di fatto, esempio perfetto di umiltà e civiltà, volto pulito, senza macchia, specchio di santità. Grazie per essere esistito, grazie per le benedizioni sulle nostre case, le nostre famiglie, le nostre vite; grazie per il bene immenso e generoso; hai vissuto per il prossimo e sempre nostro nel Signore. Addio, umile fraticello, sei bello nella luce di Dio poiché luce sei stato sulla terra ed in cielo per l’eternità. Parlerò di te e non mi dimenticherò finché avrò vita.”
Son passati pochi anni dalla scomparsa dell’umile “modesto” frate di Serra San Bruno e son tanti e da ogni regione a chiederne la beatificazione. Gli uomini di buona volontà propongono il loro progetto ma solo il buon Dio sa provvedere!
Si parla, tra le ipotesi, di una presunta diagnosi tardiva. Fatto sta che Filippina Barbieri (foto), 58 anni, vedova, è deceduta all'alba di ieri. Ha avuto un’emorragia interna, e in relazione ad un eventuale ritardo nella diagnosi - o ad altre circostanze che possano essere alla base della vicenda - potrebbe profilarsi un nuovo caso di malasanità. Sull’episodio, infatti, è stata avviata un’inchiesta da parte della polizia e coordinata dal pm di turno, Vittorio Gallucci. Filippina Barbieri risiedeva con il figlio ventenne, Francesco Grande, a Mezzocasale, frazione di San Gregorio D’Ippona. E’ morta poco prima di essere sottoposta ad intervento chirurgico per tentare di arrestare l’imponente perdita di sangue, una volta risultate inutili due trasfusioni. L’indagine è partita dopo che ieri mattina Francesco Grande ha presentato denuncia presso la Questura di Vibo. La polizia, quindi, ha subito posto sotto sequestro la cartella clinica e ogni altra idonea documentazione sanitaria. Il figlio della donna, senza accusare pregiudizialmente nessuno, ha invocato quasi con serenità che venga fatta chiarezza. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal giovane al Quotidiano della Calabria. «Chiedo – ha insistito il ragazzo - chiarezza a chi di competenza e se ci sono responsabilità di accertarle e di avere risposte precise sulle cause che hanno provocato la morte di mia madre. Vorrei conoscere se è stato fatto tutto il possibile per salvarla e come mai non è stata fatta prima la tac, che ha rivelato la emorragia quando già era in fase avanzata». Il giovane ha nominato come difensore di fiducia l’avvocato Maria Grazia Pianura, che ha subito contattato come eventuale consulente di parte il medico legale catanzarese Massimiliano Cardamona. «Penso che il magistrato – ha dichiarato il legale – farà effettuare l’autopsia e presto dovremmo essere convocati per l’affidamento dell’incarico». Francesco Grande ha spiegato al Quotidiano che da tre anni la mamma soffriva di pancreatite, ma quando aveva delle crisi bastava che facesse le cure e i valori rientravano nella norma. «Preciso – ha detto – che mia madre era stata ricoverata nel reparto medicina dell’ospedale di Vibo dal 27 dicembre sino al 3 gennaio scorso quando è stata dimessa con una terapia da effettuare a casa. Ieri sera (sabato) ha avvertito dei dolori all’addome e alla schiena. Telefoniamo al 118 e l’ambulanza arriva quasi subito, fatta precedere dal medico di guardia. Al pronto soccorso, anche se in codice verde, mia madre viene visitata subito perché non ci sono pazienti in attesa. Le vengono praticati antidolorifici. Dagli esami risulta che non si tratta di pancreatite. La lastre non rivelano nulla. E’ molto pallida e fredda. I dolori aumentano. Viene trasferita in chirurgia generale. Con un filo di voce mi chiede di aiutarla. La pressione è molto bassa. Arrivano tutti gli specialisti reperibili. Mia madre viene rianimata e la pressione risale. I medici se ne vanno ma la situazione permane grave. La dottoressa di turno del reparto di chirurgia decide per una tac che rivela la emorragia. Ritornano i medici e le vengono trasfuse due sacche di sangue. Ma non si riprende. Si decide per l’operazione e prima di entrare in sala operatoria dico a mia madre: ti aspetto qua.non l’ho più vista viva».
Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Associazione "Il Vizzarro”
via chiesa addolorata, n° 8
89822 - Serra San Bruno