Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo:
FABRIZIA - Sabato scorso si è tenuta a Fabrizia una seduta straordinaria del Consiglio Comunale per discutere della precaria e pericolosa situazione in cui versa la viabilità provinciale, definita efficacemente dai rappresentanti istituzionali come un colabrodo; tanto che il Prefetto, recentemente in visita a Nardodipace, ha sentito il dovere di offrire il proprio impegno nel sostenere le ragioni di queste comunità per la messa in sicurezza delle strade. Abbastanza dimenticate. Una precisa stigmatizzazione è stata rivolta al Presidente della Provincia che, a parere del Sindaco Minniti, si è occupato troppo della zona di Filadelfia, abbandonando quella delle serre.
A parere dei cittadini, parecchio indignati ed abbastanza scettici sul probabile ascolto di queste voci della periferia, l’abbandono è evidente. Eppure, questo angolo di Provincia, per quanto periferico, è di notevole interesse paesaggistico, ma anche economico, grazie ai numerosi beni naturali di grande pregio quale la magnifica acqua, ed i lussureggianti boschi di cui è ricco il comprensorio.
L’attualità dell’argomento fa sorgere il dovere di precisare che la perifericità non deve essere un handicap ma, semmai, una riserva di valore. Comunque, le persone, a qualunque paese appartengano, sono cittadini, senza distinzione di serie o di altitudine, con i loro diritti inderogabili. Purtroppo bisogna constatare che siamo governati da una classe dirigente politica poco stimata e di scadente serie, anzi fuori serie minima che, ci si augura, irriproducibile. Qualsiasi altra nazione tiene alto l'onore del paese e, chi sbaglia, se ne va a casa (altrimenti ce lo mandano); in Italia al massimo si rimedia con una sanatoria, economica, politica, contabile e, persino, giudiziaria. Tuttavia, non volevo prenderla troppo alla larga e, quindi, rivolgo un diretto appello a questi politici o, almeno, a quelli con cui abbiamo a che fare. Quando vi si chiede qualcosa, non lanciate subito la patata agli altri, e non vi nascondete dietro scuse banali, ma fate prima voi qualcosa che è nelle vostre disponibilità. Iniziate con l'essere sinceri con i cittadini, a partire dalle occasioni di campagna elettorale. Se non avete la possibilità di fare nulla, perché non vi dimettete? Siete solo un peso per l'erario e per i cittadini che devono rimpinguarlo.
Tanto per citare brevemente qualche criticità, al di là dell'attuale pessima gestione manutentiva delle povere e disastrate strade (qualcuna addirittura degna di essere dismessa), volevo accennare provocatoriamente al fatto che nessun tentativo di sviluppo è stato mai seriamente intrapreso in merito alla famosa questione trasporti della nostra zona. Vi ricordate della ferrovia che, prima che subentraste voi, politici di lungo corso, famosi per le belle idee spendaccione nell'inutile ed avare nelle cose utili e serie, arrivava fino a Chiaravalle Centrale? Ancora, conoscete la ferrovia della costa ionica reggina, risalente ai famosi tempi migliori, quelli della realizzazione delle strade regie? Bene, entrambe le infrastrutture hanno fatto la loro bella figura, finché è durata. La ferrovia chiaravallese è sparita e quella della locrese è ridotta alla miseria. Pare anch'essa di probabile dismissione. Alla fine, poco male. E' vero che potevamo usufruirne con maggior comodità, ma, a parte che i pochi chilometri per raggiungerla scoraggiano anche i più temerari, vi è che viene la tristezza a pensare che in questa bellissima zona, potenzialmente espansiva, la ferrovia sia ridotta a quel solo precario trenino, a proposito del quale, i Fabriziesi che lo utilizzano affermano che per giungere alle stazioni centrali ci si mette mezza giornata!
Non voglio annoiare i lettori, ma sento il dovere prima umano e poi civico di puntualizzare un'altra importantissima questione. Vitale, oserei dire. L'acqua. Cosa sta succedendo a questa preziosa fonte di vita? Punto primo, l'hanno consegnata in mani private poco oneste. Secondo, ma di primaria importanza per la salute pubblica, l'HANNO LASCIATA ALLO SBARAGLIO E AD UN TERRIBILE INQUINAMENTO INVASIVO e, a distanza di 4 mesi dal sequestro dell'Alaco, nessuno ha messo la mano sulla coscienza per salvaguardare la salute delle persone. Anche in questo caso è d'obbligo lanciare un chiaro monito: andatevene a casa. E mi fermo qui.
Chi deve intendere intenda. La protesta deve essere contro di voi politici, da attuare seriamente, innanzitutto con lo strumento elettorale e poi richiamandovi alle precipue e personali responsabilità contabili e forse anche giudiziarie, per gli sprechi e per le distorsioni dei bilanci, manovrati e rivoltati a vostro piacimento, per strappare il consenso elettorale e non per i bisogni veri delle persone che hanno il diritto di usufruire dei servizi e delle innovazioni e non di sole celebrazioni.
Maria Cirillo
Di seguito, pubblichiamo il resoconto dello spettacolo "Volare alto", presentato dalla scuola primaria di Fabrizia a conclusione dell'anno scolastico, redatto da Maria Cirillo
Una vera è propria manifestazione culturale, sceneggiata magistralmente, non solo un semplice spettacolo, è stata oggi rappresentata, in una gremita Piazza Colonnina a Fabrizia. Il fatto che fosse un'elaborazione progettuale di attente istituzioni scolastiche, era già una garanzia, ma si deve prendere atto che vi è stato veramente di più. E' d'obbligo principiare testimoniando che le rappresentazioni svolte dai bimbi, hanno divertito moltissimo e sono state oggetto di ammirazione, ma aggiungiamo subito che il valore sociale del progetto ha avuto la capacità di attrarre il più alto testimonial istituzionale della legalità nella Provincia. La presenza di S.E. il Prefetto, Dott. Michele Di Bari, ha ulteriormente ufficializzato la finalità educativa della manifestazione, rinvigorendone il valore legalitario, secondo un percorso già tracciato anche in sede programmatoria. Infatti, in favore di questa sfida culturale, di un impegno costante per la legalità nelle scuole, spende incoraggiamenti e suggerimenti, anche nei confronti dell'Ufficio scolastico provinciale. Risulta, così, esaltato l'obiettivo educativo, per coniugare gli impegni didattici in favore del perseguimento della legalità, con i fondamentali insegnamenti antimafia. Si è compiaciuto del titolo del programma, “Volare Alto”, perché attraverso "i bambini che sono il nostro futuro", si possono conquistare sempre più vasti spazi del vivere legale. Il Vicepreside Prof. Giuseppe Esposito, ha, coerentemente alle finalità del progetto, dichiarato che questo momento celebrativo è una dimostrazione conclusiva del lavoro svolto durante tutto l'anno scolastico, con la collaborazione dell'Ufficio Scolastico Regionale ed il contributo della Regione. Progetto che si è inteso realizzare come insegnamento per costruire il futuro, nella consapevolezza che la legalità è centrale per avere giustizia e democrazia, uguali diritti e doveri e vivere la modernità, diventando portatori di questa cultura, pur nella consapevolezza che si tratta di un percorso lungo ed irto di difficoltà, che, comunque “non si conclude con oggi”.
Il lavoro appassionato e la notoria sensibilità dei docenti della Scuola primaria di Fabrizia, a cui si è aggiunto il prezioso volontario contributo culturale della mai dimenticata ex Insegnante Amalia Maiolo, hanno sortito un'ottima riuscita del progetto, che sarà stato parecchio impegnativo, ma sicuramente gratificante, stante i risultati, come dicevo, visibilmente ammirabili ed al di sopra delle aspettative. Non si può raccontare lo spettacolo se non aggettivando appassionatamente il piacere di aver assistito ad una manifestazione culturale che, attraverso le coreografie, si è commentata da sola. Tuttavia, accennando ai temi trattati dalle varie scene, salta alla penna la doverosa esaltazione in favore dell'interessante ed attualissimo filo conduttore, la conquistata Unità della nostra Nazione, nonchè quella, ancora incompleta, dell'Unità dei Paesi europei. Sbandieramenti e simbolici saluti tra le belle bandiere d'Europa, con la dovuta centralità di quella italiana, hanno fatto avvertire il rispetto e la solidarietà tra i popoli, con l'idea della globalità che passa che passa attraverso le particolarità regionali e locali. Le danze, preparate e presentate secondo gruppi omogenei di Regioni, sono state carinamente e leggiadramente offerte dai bambini con l'esuberanza e la spontaneità dell'età, risultando di una gradevolezza senza riserve; senza dimenticare i meravigliosi costumi, in perfetto tono col tema puro della fratellanza e con la bellezza sprigionata dall'innocenza dei piccoli interpreti. Pizzica e tarantelle, prettamente meridionali e danze dal sapore svizzero, come quelle della nordica regione trentina, tutte piacevolmente orecchiabili e pervase di allegria. Nell'ideale local-globale, anche le poesie dialettali del nostro conterraneo poeta Vincenzo Mazzeo, egregiamente declamate e fatte assaporare attraverso la divertita recitazione dei bambini, hanno aggiunto quel po' di sale auto-ironico di noi meridionali: l'elogio al vino, emblema di identificazione dell'italo territorio e la poetizzata avventura della calabra soppressata, sempre amata, che ormai tutto il mondo apprezza e che noi non disdegniamo di sfoggiare, con allegria, ma anche con la giusta ironia.La bella manifestazione si è conclusa, sotto il cocente sole di una splendida giornata di quasi estate, con i saluti e ringraziamenti del Preside Prof. Policaro, che ha auspicato il prosieguo di questo afflato, che merita di proiettarsi nel futuro. Anche il Sindaco Antonio Minniti ha ribadito la necessità della collaborazione di tutti, per la legalità e per l'apertura e coesione di tutta comunità di Fabrizia.Siamo convinti che queste forme didattiche, fondate su spontanee e libere espressioni artistiche, simbolicamente pedagogiche, servono ad educare, non solo nella classica forma dell'indottrinamento, ma anche in proiezione della necessaria acquisizione dei valori veri e di quella cultura idonea a stimolare la continua ricerca, in ogni persona, delle indispensabili qualità intrinseche del vivere legale, a cui non è possibile rinunciare senza retrocedere e decadere come persone.
Maria Cirillo
Maria Cirillo
SERRA SAN BRUNO - Ancora un fatto di cronaca nella cittadina della certosa: ieri sera intorno alle 19, su corso Umberto I, una lite tra ragazze si è trasformata in un accoltellamento, un tentato omicidio secondo le forze dell'ordine. A.D., 22enne di Sorianello, avrebbe, al culmine dell'alterco, assestato un fendente alle spalle ad una 19enne di Fabrizia. A quest'ultima, dopo l'intervento del 118, è stata riscontrata una ferita all'emitorace sinistro e un versamento polmonare. Dopo il trasferimento a Catanzaro, la vittima è stata sottoposta, nella tarda serata di ieri, ad intervento chirurgico. Contemporaneamente alla macchina dei soccorsi è scattata quella delle forze dell'ordine, che in breve hanno tratto in arresto la presunta responsabile dell'accoltellamento. I carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, hanno rintracciato la 22enne poco dopo il fatto, arrestandola con l'accusa di tentato omicidio aggravato, e trasferendola nel reparto femminile della casa circondariale di Castrovillari. Alla base dell'insano gesto ci sarebbe stata una qualche forma di rivalità d'amore tra due ex amiche.
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