Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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Di seguito, pubblichiamo il resoconto dello spettacolo "Volare alto", presentato dalla scuola primaria di Fabrizia a conclusione dell'anno scolastico, redatto da Maria Cirillo
Una vera è propria manifestazione culturale, sceneggiata magistralmente, non solo un semplice spettacolo, è stata oggi rappresentata, in una gremita Piazza Colonnina a Fabrizia. Il fatto che fosse un'elaborazione progettuale di attente istituzioni scolastiche, era già una garanzia, ma si deve prendere atto che vi è stato veramente di più. E' d'obbligo principiare testimoniando che le rappresentazioni svolte dai bimbi, hanno divertito moltissimo e sono state oggetto di ammirazione, ma aggiungiamo subito che il valore sociale del progetto ha avuto la capacità di attrarre il più alto testimonial istituzionale della legalità nella Provincia. La presenza di S.E. il Prefetto, Dott. Michele Di Bari, ha ulteriormente ufficializzato la finalità educativa della manifestazione, rinvigorendone il valore legalitario, secondo un percorso già tracciato anche in sede programmatoria. Infatti, in favore di questa sfida culturale, di un impegno costante per la legalità nelle scuole, spende incoraggiamenti e suggerimenti, anche nei confronti dell'Ufficio scolastico provinciale. Risulta, così, esaltato l'obiettivo educativo, per coniugare gli impegni didattici in favore del perseguimento della legalità, con i fondamentali insegnamenti antimafia. Si è compiaciuto del titolo del programma, “Volare Alto”, perché attraverso "i bambini che sono il nostro futuro", si possono conquistare sempre più vasti spazi del vivere legale. Il Vicepreside Prof. Giuseppe Esposito, ha, coerentemente alle finalità del progetto, dichiarato che questo momento celebrativo è una dimostrazione conclusiva del lavoro svolto durante tutto l'anno scolastico, con la collaborazione dell'Ufficio Scolastico Regionale ed il contributo della Regione. Progetto che si è inteso realizzare come insegnamento per costruire il futuro, nella consapevolezza che la legalità è centrale per avere giustizia e democrazia, uguali diritti e doveri e vivere la modernità, diventando portatori di questa cultura, pur nella consapevolezza che si tratta di un percorso lungo ed irto di difficoltà, che, comunque “non si conclude con oggi”.
Il lavoro appassionato e la notoria sensibilità dei docenti della Scuola primaria di Fabrizia, a cui si è aggiunto il prezioso volontario contributo culturale della mai dimenticata ex Insegnante Amalia Maiolo, hanno sortito un'ottima riuscita del progetto, che sarà stato parecchio impegnativo, ma sicuramente gratificante, stante i risultati, come dicevo, visibilmente ammirabili ed al di sopra delle aspettative. Non si può raccontare lo spettacolo se non aggettivando appassionatamente il piacere di aver assistito ad una manifestazione culturale che, attraverso le coreografie, si è commentata da sola. Tuttavia, accennando ai temi trattati dalle varie scene, salta alla penna la doverosa esaltazione in favore dell'interessante ed attualissimo filo conduttore, la conquistata Unità della nostra Nazione, nonchè quella, ancora incompleta, dell'Unità dei Paesi europei. Sbandieramenti e simbolici saluti tra le belle bandiere d'Europa, con la dovuta centralità di quella italiana, hanno fatto avvertire il rispetto e la solidarietà tra i popoli, con l'idea della globalità che passa che passa attraverso le particolarità regionali e locali. Le danze, preparate e presentate secondo gruppi omogenei di Regioni, sono state carinamente e leggiadramente offerte dai bambini con l'esuberanza e la spontaneità dell'età, risultando di una gradevolezza senza riserve; senza dimenticare i meravigliosi costumi, in perfetto tono col tema puro della fratellanza e con la bellezza sprigionata dall'innocenza dei piccoli interpreti. Pizzica e tarantelle, prettamente meridionali e danze dal sapore svizzero, come quelle della nordica regione trentina, tutte piacevolmente orecchiabili e pervase di allegria. Nell'ideale local-globale, anche le poesie dialettali del nostro conterraneo poeta Vincenzo Mazzeo, egregiamente declamate e fatte assaporare attraverso la divertita recitazione dei bambini, hanno aggiunto quel po' di sale auto-ironico di noi meridionali: l'elogio al vino, emblema di identificazione dell'italo territorio e la poetizzata avventura della calabra soppressata, sempre amata, che ormai tutto il mondo apprezza e che noi non disdegniamo di sfoggiare, con allegria, ma anche con la giusta ironia.La bella manifestazione si è conclusa, sotto il cocente sole di una splendida giornata di quasi estate, con i saluti e ringraziamenti del Preside Prof. Policaro, che ha auspicato il prosieguo di questo afflato, che merita di proiettarsi nel futuro. Anche il Sindaco Antonio Minniti ha ribadito la necessità della collaborazione di tutti, per la legalità e per l'apertura e coesione di tutta comunità di Fabrizia.Siamo convinti che queste forme didattiche, fondate su spontanee e libere espressioni artistiche, simbolicamente pedagogiche, servono ad educare, non solo nella classica forma dell'indottrinamento, ma anche in proiezione della necessaria acquisizione dei valori veri e di quella cultura idonea a stimolare la continua ricerca, in ogni persona, delle indispensabili qualità intrinseche del vivere legale, a cui non è possibile rinunciare senza retrocedere e decadere come persone.
Maria Cirillo
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