mini funerale_filippoSORIANO CALABRO - Una vittima innocente. Una delle tante. Un destino crudele ha voluto che Filippo Ceravolo fosse spazzato via. Lui, però, non c'entrava nulla con la guerra di mafia che sta insanguinando il Vibonese. Era incensurato. Non ha mai avuto problemi con la giustizia. Ma questo, a volte, non conta. L' unica colpa di Filippo sarebbe stata quella di trovarsi nel posto sbagliato con la persona sbagliata. L'obiettivo dei killer, infatti, non era il diciannovenne figlio di commercianti ambulanti, ma Domenico Tassone, 27 anni, sorianese come Filippo. Era lui l'obiettivo dei sicari. Non è certo, però, che Tassone fosse in compagnia di Filippo al momento dell'agguato. Né se il ventisettenne gli avesse prestato la Fiat Punto. Le parole, però, in questo caso non contano. Bisogna reagire. E' assurdo continuare a piangere giovani vittime innocenti.
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mini san_girolamoRiceviamo e pubblichiamo:

Domenica 21 ottobre  si sono svolti nel rione Terravecchia i solenni festeggiamenti in onore di San Girolamo, che chiudono il ciclo delle feste liturgiche della nostra comunità serrese. I festeggiamenti, che si sono tenuti nel quartiere più antico di Serra (la chiesa di san Girolamo sorge, infatti, nei pressi della scomparsa chiesa di San Lorenzo, la più antica di Serra insieme a quella di San Giovanni Battista), hanno visto una cospicua partecipazione di bambini già dalle prime ore del pomeriggio, quando si sono svolti i giochi popolari. Pignate, sacchi e "nucidhi" si svolgevano mentre la piazza riecheggiava le allegre note della "pipita" e della zampogna del maestro Leonardo Tassone e del suo allievo. Dopo i giochi, tutti si sono riversati nella piazza antistante la chiesa Matrice per prendere parte alla processione del Santo, anche quest'anno seguita da molti fedeli. Questa processione si distingue dalle altre perchè, oltre ad essere accompagnata dal gioioso suono "di li ceramidhari", percorre tutte le stradine e i vichi più stretti del rione di San Giluormu: è una sensazione unica vedere questo rione in festa. In tutte le case si accendono le luci e si spalancano le porte per l'unico Santo che attraversa quelle viuzze. Dopo il  panegirico tenutosi nella chiesa Matrice, il Santo è stato riaccompagnato nella sua chiesetta. Il suo rientro è stato preceduto dal canto delle Litanie e dalla solenne benedizione impartita dal parroco don Gerardo Letizia, che ha invitato i numerosi presenti a ricordare il quartiere tutto nelle preghiere di ognuno. La serata è andata avanti con la tradizionale gara della "spaghettata" alla quale hanno preso parte anche i nostri amici studenti egiziani. Insieme alla TFR Band,  questi hanno trasformato la festa di San Girolamo in un intenso momento di aggregazione. Dopo la riffa, la festa si è conclusa con il ballo del "ciuccio" e i fuochi artificiali.

LA COMMISSIONE DI SAN GIROLAMO

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mini 5ottobrePer ben 2 giorni Serra è stato l’ombelico del mondo. Un mondo controcorrente. Un mondo giusto. Dove ragazzi musulmani e cattolici hanno camminato insieme, fianco a fianco in processione, seguendo il busto di Brunone di Colonia, con in mano una candela. Una luce di pace e speranza. Un esempio per tutto il resto dell’umanità, soprattutto per quegli Stati dove le ‘guerre di religione’ continuano ogni giorno a mietere migliaia di vittime.

‘Notte di luce’, l’evento organizzato dall’associazione ‘L’anima verde nel mondo’ di Luciano Pisani, è stato un trionfo. A culmine della Santa Processione che ha condotto San Bruno, dalla Certosa di Santo Stefano fino alla Chiesa Matrice, lo scenario di Piazza Mons. Barillari è stato superbamente arricchito dall’incantevole bagliore di 700 ceri votivi. La partecipazione alla funzione di circa 50 giovani studenti egiziani è stata resa possibile da un nullaosta accordato dall’ambasciata egiziana dopo la richiesta inoltrata dal Presidente Luciano Pisani. Un’autorizzazione che ha permesso la partecipazione ad un rito liturgico cattolico, nonché l’ingresso in Chiesa, da parte dei ragazzi di fede musulmana. Un evento tanto raro quanto straordinario. Emblema di un’eccezionale concordia fra popoli e culture diverse.

Inoltre 25 disabili provenienti da Nicotera e da altri paesi vicini, venuti a conoscenza dell’iniziativa, hanno partecipato questa mattina alla funzione religiosa che si è tenuta all’interno della stessa Chiesa Matrice. L’iniziativa - sottolinea Luciano Pisani – “è stata resa possibile anche e soprattutto dal sostegno di molti cittadini, che hanno collaborato non solo con una corposa e passionale partecipazione alla processione, ma anche con un obolo volontario di pochi euro”. Un  contributo utile a finanziare, in maniera del tutto spontanea, un evento che ha dato immenso lustro, oltre che alla figura del Santo Patrono d’Europa, anche a tutta Serra San Bruno.

Altri fedeli, venuti a conoscenza dell’evento proprio tramite il nostro giornale online, hanno addirittura inviato una piccola offerta per l’acquisto di ceri votivi da accendere in devozione al Santo. Quindi anche dalla lontana Lombardia, dall’hinterland di Milano, alcuni serresi hanno voluto partecipare all’evento dando ulteriore sostegno all’iniziativa di ‘L’anima verde nel mondo’.

Ma nonostante il successo, rimangono comunque delle preoccupanti note di demerito, dei nei, che non hanno offuscato l’evento ma che avrebbero potuto ostacolarne la buona riuscita. Infatti l’amministrazione comunale serrese, che inizialmente avrebbe dato il proprio assenso a promuovere l’iniziativa, in realtà ha negligentemente omesso l’affissione dei manifesti giganti, che avrebbero contribuito a promuovere l’evento. Un’ulteriore gaffe che si aggiunge alle ormai cospicue disavventure accumulate dall’amministrazione Rosi nel corso di soli 17 mesi di vita. 

(foto Salvatore Federico)

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mini nottediluce
Venerdì 5 ottobre il cielo di Serra splenderà più del consueto, esaltato dall’aura luminosa di 500 candele. 500 luci simbolo di vita, fede e speranza. Si tratta dell’iniziativa ‘Notte di Luce’, promossa dall’associazione ‘L’anima verde del mondo’ di Luciano Pisani in occasione della solenne processione che anche quest’anno, seguito da una copiosa schiera di fedeli, condurrà San Bruno dal Santuario di Santo Stefano fino alla Chiesa di San Biagio. Una volta giunto ai piedi della chiesa principale del paese, in piazza Mons. Barillari, il busto del Santo patrono d’Europa sarà quindi accolto da uno scenario meraviglioso, arricchito dalla fiamma sottile di 500 luci. Un evento inedito, in onore di Brunone di Colonia che condusse una vita ‘illuminata’ dalla preghiera e dalla clausura. Chiunque voglia contribuire all’iniziativa potrà, lungo tutto C.so Umberto I, esporre dalle finestre e dai balconi altre luci, esaltando il passaggio del busto argenteo di San Bruno con il suggestivo riverbero dei ceri votivi. 
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Lunedì, 24 Settembre 2012 23:08

Simu vinuti di tantu luntanu

mini bruno_santu_cuosmu“Simu vinuti di tantu luntanu, San Cuosmu e e San Dumianu, purgitindi la manu, simu vinuti cantandu e prigandu lu Patri lu Figghjiu e lu Spiritu Santu”. Con queste frasi, si conclude il pellegrinaggio a Riace, meta di un lungo cammino fatto per rendere omaggio ai Santi Cosma e Damiano, noti anche come i santi medici, ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba della città siriana di Cirro, medici in Siria. Martirizzati, poi, dai romani sotto l'impero di Diocleziano. Le loro origini, sono comunque avvolte da un alone di mistero, troviamo infatti, una tradizione "Asiatica" nella città di Costantinopoli, capitale dell'impero bizantino; una tradizione "Romana" affermatasi in Siria; una tradizione "Arabica" diffusa in Occidente, precisamente a Roma. Altri, come l’artista Nick Spatari, o  Sharo Gambino, li accostano addirittura ai famosi Bronzi

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mini bouquetSERRA SAN BRUNO – Si è conclusa anche quest’anno la festa di Maria Santissima dei Sette Dolori a cui nella cittadina della Certosa è dedicata una splendida chiesa in stile barocco, costruita in granito locale. Era il 1694 quando il cappuccino Padre Antonio da Olivadi, come testimonia la lapide che si trova all’interno della stessa chiesa, a fondò a Serra San Bruno l’Arconfraternita di Maria SS. dei Sette Dolori. Successivamente, in onore della Madonna dal manto nero che ne indica la vedovanza, venne costruita la splendida chiesa dell’Addolorata, un tempio in granito grigio locale, a croce latina e mononavata, in stile barocco e dal frontespizio a forma semiellittica, costruito dopo il 1775 su progetto dell’architetto serrese Biagio Scaramuzzino. Ma quest’anno le cose non sono andate per il verso giusto e la festa si è conclusa con alcuni strascichi polemici.

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mini convento_cappuccini_chiaravalleRiceviamo e pubblichiamo:

C’è attesa  in vista della solenne cerimonia, nel corso della quale giovedì 26 luglio alle ore 18, saranno celebrati i cento anni della ricostruzione e dedicazione  della Chiesa del Convento dei Cappuccini di Chiaravalle Centrale (Cz).  Un'istituzione religiosa presente nella cittadina  delle Preserre, sin dalla fine del Cinquecento e che come centro spirituale, culturale e di formazione per numerose generazioni ha lasciato una traccia indelebile nella  storia della nostra regione e tutt'ora con la sua attività pastorale e come  casa di accoglienza vocazionale è di riferimento per un vasto comprensorio.
Alla cerimonia, presieduta da Monsignor Staglianò, Vescovo di Noto e cittadino onorario di Chiaravalle,  saranno presenti diverse autorità istituzionali e religiose.
Seguirà alla ore 21.30  il concerto, nel giardino del Convento, degli Ama  Jazz Combo.

In occasione della giornata di festa sarà possibile visitare vari luoghi del Convento, come la sua antica biblioteca.

(foto Pasquale Romano)

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mini chiesa cardinale

 Riceviamo e pubblichiamo

Lettera aperta: A Sua Eccellenza Mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo  dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro - Squillace. A Sua Santità, Papa Benedetto XVI - Nelle ultime settimane, nel piccolo borgo di Cardinale (CZ), paese delle Preserre Calabresi, moltissimi parrocchiani, che da sempre sostengono il loro sacerdote, Don Alvaro Galeano Amariles, sono alla ricerca di risposte concrete sui motivi del trasferimento del predetto oblato ad altra comunità e su specifiche domande avanzate dai medesimi.

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chiesa assunta terravecchia

Riceviamo e pubblichiamo

Dal 1694 l'Arciconfraternita di Maria SS. Assunta in Cielo di Terravecchia  "promuove e zela il culto e la devozione per la Vergine Santa". Da allora, ogni domenica e in ogni festa, ci riuniamo per cantare l'Ufficio e celebrare nel canto le meraviglie che il Signore ha operato per mezzo della sua Santissima Madre. La Messa domenicale (meglio nota come "Curunedha") dell'Assunta, così come per gli altri due sodalizi, rappresenta un intenso momento di aggregazione per i confratelli, i quali
si  riuniscono a volte per discutere con passione delle problematiche riguardanti il sodalizio. Il Seggio Priorale per il biennio 2012/2013 ha tuttavia deciso di dedicare attenzione anche a chi alla "Curunedha" non può prendere parte in quanto anziano o ammalato. Pertanto, i membri del Seggio sono lieti di poter trascorrere il "dopo-messa" domenicale  in compagnia di quei confratelli che in loro sentono vicina a essi tutta la congrega. Visitando gli ammalati, non portiamo solo in dono un ricordino o qualcosa da consumare allegramente: vogliamo far sentire che la congrega è vicina, che il canto del nostro Ufficio si eleva anche per i nostri confratelli anziani e ammalati che tanto vorrebbero prendere parte alle nostre funzioni. Il calore delle persone che ci accolgono ogni domenica è qualcosa di indescrivibile, usciamo da ogni casa ricolmi di gioia, consapevoli che non siamo stati noi a dare qualcosa all'ammalato o all'anziano, ma è stato lui a dare molto di più a noi.
Noi abbiamo cominciato a stilare un "elenco delle visite"; tuttavia, qualche confratello potrebbe sfuggire, ma non vogliamo assolutamente che venga dimenticato: pertanto, saremmo ben lieti se ci venisse indicata dalle famiglie la presenza di iscritti al nostro sodalizio, anziani o ammalati ai quali poter dimostrare il nostro affetto e la nostra vicinanza. Ci si può rivolgere a qualsiasi membro del seggio priorale. Vogliamo dare un segno concreto che la nostra congrega non è solo un'agenzia funebre, o un sodalizio litigioso come è potuto apparire dopo le passate elezioni priorali. Vogliamo far respirare nella nostra chiesa dell'Assunta la stessa aria che si respirava nel XII secolo, quando la chiesa era dedicata a San Giovanni Battista ma soprattutto era adibita alla distribuzione del pane ai poveri da parte dei padre Certosini, tanto da essere chiamata "chiesa di la panedha". E a proposito di
San Giovanni Battista, quest'anno saremo ben lieti di cantare l'Ufficio del Santo, essendo la sua festività di domenica. Questa tradizione era venuta meno da circa 50 anni, ma grazie all’interessamento del dott. Primerano, "l'Ufficiu di San Gianni" è stato ripristinato nel 2007 e recentemente inserito nel nuovo "ufficiolo".
L’Arcicongrega dell’Assunta è dotata di sito web www.assuntaterravecchia.org e di gruppo su Facebook per facilitare le comunicazioni anche con i confratelli più distanti. Presso l'ufficio della arciconfraternita è, inoltre, in vendita il volume "Assumpta est" sull'arte, la storia e le tradizioni del nostro sodalizio. A proposito di sito web, sulla home abbiamo pensato di fare un piccolo omaggio a Mastro Bruno Pelaggi nel I Centenario della sua morte; come ben sai, il poeta scalpellino è stato confratello nell'Assunta, per la quale ha ricoperto i ruoli di Segretario e II Consultore. Sulla home del sito, il visitatore potrà pregare con la poesia "Alla Vergini Maria".
Ringrazio a nome mio e di tutto il Seggio Priorale nelle persone del
Priore Antonio Errigo; I Consultore Vincenzo Cunsolo; II Consultore Assunta Iorfida; Tesoriere Francesco Iennarella; Vice Tesoriere Alessandro Bonazza;Segretario Marco Primerano; Vice Segretario Carmina Tassone.

Marco Primerano

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Lunedì, 23 Aprile 2012 18:18

Chi non ha peccato paghi la prima Imu

mini imu-toreFra i tanti scarabocchi ideati da Monti c’è l’Imu, imposta pronipote dell’Ici ma molto più robusta ed odiosa, che grava sulle proprietà immobiliari di tutti i cittadini. Tutti, senza alcuna eccezione. Compresi i più poveri, gli anziani ricoverati negli ospizi (che pagheranno l’Imu come seconda casa) e quelli che ancora per la casa pagano il mutuo (e quindi si troveranno a pagare una tassa su un bene di cui non sono ancora proprietari). Notizia nella notizia è che a pagare l’imposta dovrebbe essere anche Sacra Romana Chiesa. Ma solo per gli immobili a scopo di lucro e non per i luoghi di culto. Da qui il via alle strategie elusive della “Benedetto XVI Spa”.

In men che non si dica è tutto un fiorire di cappelle. In particolare a Roma, dove si sta diffondendo l’innovativo fenomeno delle Chiese aperte. Esatto: aperte. Anche e soprattutto di quelle fino ad ora accessibili ai fedeli solo durante l’orario delle messe. Improvvisamente acquasantiere, navate ed altari sono messi a disposizione, 24ore su 24, dei flash fotografici di frotte di turisti poco devoti e tanto rumorosi. I visitatori entusiasti applaudono la scelta innovativa del Vaticano, ma ne ignorano le ragioni meramente pragmatiche. La genialità della chiesa sta nell’aver trasformato decine di immobili in luogo di culto, semplicemente aprendo le porte al pubblico. Ma la cosa che fa più rabbia è l’artificio ingegnato per esentare le scuole cattoliche dal pagamento dell’Imu: le rette salatissime sarebbero in realtà semplici finanziamenti alla comunità religiosa che manda avanti la scuola. Come se ogni studente facesse una donazione spontanea.

La corsa frenetica dei soldati di Dio a cercare alibi per non pagare le tasse è un insulto alla dignità di tutti gli italiani. Un pugno dritto allo stomaco a quei padri di famiglia che non hanno scorciatoie da battere per sottrarsi a questa scellerata Imu. Non è concepibile che sia proprio un’istituzione spirituale ad elucubrare escamotage utili a bypassare le restrizioni che i cittadini, anche i meno abbienti, invece sono costretti a subire. Ne otteniamo che chi dovrebbe prendersi cura delle anime della gente, si rifiuta di contribuire alle loro necessità per preservare i propri privilegi, mentre i cittadini rimangono costretti ad un grigiore medievale perpetuo, schiacciati dall’avidità di papi, porporati, chiese e cattedrali. Consacrate al culto del Dio denaro. 

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