mini CAPOMOLLA_DOMENICOSERRA SAN BRUNO - I Carabinieri di Serra San Bruno hanno tratto in arresto il 19enne Domenico Capomolla (foto), ritenuto uno dei responsabili degli innumerevoli furti avvenuti nella cittadina montana negli ultimi mesi. Capomolla è accusato di essere l'autore del furto in casa di un'anziana signora residente nel centro storico di Serra, che fu legata e immobilizzata ad una sedia. Per l'arresto di Capomolla i carabinieri si sono serviti anche della collaborazione dei R.i.s. di Messina. Ora si cercano i complici del 19enne. Di seguito la nota stampa diffusa dal capitano Stefano Esposito Vangone, Comandante della Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno.

I militari del Comando Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno (VV), nella nottata odierna, ad esito di un’articolata e complessa attività investigativa, dipanatasi in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto CAPOMOLLA Domenico nato a Serra San Bruno (VV) il 19.03.1993, ivi residente in via Matteotti nr.26, celibe, nullafacente, con precedenti di polizia.

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mini Bivongi_e_fiumaraGiuseppe Gerace, 30 anni, è stato ucciso in un agguato avvenuto stamattina nelle montagne tra Bivongi e le Serre, al confine tra le province di Reggio, Vibo e Catanzaro. La vittima era alla guida di una jeep su una strada sterrata, quando l'auto è stata raggiunta da diversi colpi di fucile. Insieme a Gerace in auto c'era Giuseppe Geracitano, 19 anni, che è rimasto ferito. Secondo le prime ricostruzioni, pare che i due siano scesi dall'auto e abbiano tentato la fuga: il 30enne non c'è riuscito ed è stato freddato, mentre il 19enne, dopo essere fuggito attraverso un bosco, è stato visto e soccorso da alcuni operai forestali. Geracitano sarà sottoposto ad intervento chirurgico presso l'ospedale di Locri. Pare che a sparare siano stati almeno due sicari. Sull'agguato indagano i carabinieri.

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mini carabinieriI carabinieri della compagnia di Vibo Valentia, coadiuvati dai colleghi del nucleo Elicotteri e dello Squadrone Eliportato Cacciatori, hanno scoperto una piantagione di cannabis nelle campagne di Filandari, piccolo centro del Vibonese. I militari, in particolare, durante un sopralluogo, hanno notato delle strane piante messe a dimora su un terreno demaniale ubicato in località Spana. Una volta giunti sul posto, i carabinieri hanno rinvenuto 300 piante di cannabis, irrigate da un sistema che attingeva acqua direttamente da un piccolo ruscello presente nell'area. Gli uomini dell'Arma, in oltre 3 ore di lavoro, hanno rimosso tutta la piantagione, in cui alcuni esemplari erano gia' arrivati alla ragguardevole altezza di 2 metri. Tutta la coltivazione, d'intesa con la Procura della Repubblica del capoluogo, e' stata quindi immediatamente distrutta  dopo gli accertamenti del caso.

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mini ccDINAMI - Arrestato dai carabinieri di Dinami il presunto responsabile del tentato omicidio di Pietro Schinello, 35enne raggiunto da un colpo d'arma da fuoco alle gambe oggi pomeriggio, mentre giocava a carte in un bar del piccolo centro dell'Alto Mesima. A sparare contro Schinello sarebbe stato proprio il titolare del bar, Antonino Cavallaro, che dopo una lite per futili motivi, avrebbe esploso un colpo contro Schinello con una pistola detenuta legalmente. Di seguito la nota diffusa dal capitano Stefano Esposito Vangone, comandante della Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno.

Nel tardo pomeriggio di oggi, 20.06.2012, i Carabinieri del Comando Stazione di Dinami hanno tratto in arresto CAVALLARO Antonino, nato a Dinami (VV) il 10.10.1955, ivi residente via Giacomo Matteotti nr. 1, coniugato, commerciante, incensurato, per il reato di tentato omicidio in danno di SCHINELLO Pietro

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Mercoledì, 20 Giugno 2012 19:40

Dinami, 35enne gambizzato mentre gioca a carte

mini dinamiLo hanno gambizzato mentre giocava a carte, in un bar di Dinami. Il fatto è avvenuto oggi pomeriggio nel piccolo centro dell'Alto Mesima, dove S.P., 35 anni, è stato colpito alle gambe da un colpo d'arma da fuoco. Il 35enne è stato immediatamente trasportato da un'ambulanza del 118 al pronto soccorso dell'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia, dove sono tuttora in corso le prime cure da parte dei sanitari e gli accertamenti del caso. Sull'episodio, l'ennesimo verificatosi nel Vibonese negli ultimi mesi, indagano i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e del Comando provinciale di Vibo Valentia.

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mini vigili fuoco1 ufs--400x300SERRA SAN BRUNO - Due episodi che potrebbero essere di origine dolosa, probabilmente collegabili tra loro, si sono verificati questa notte tra Serra e Spadola. Due automezzi, due camion carichi di legname, sono andati in fumo tra l'una e le tre di stamattina. Il primo camion, di proprietà di S.P., imprenditore serrese, è stato avvolto dalle fiamme presumibilmente tra l'una e le due. La cabina di guida del mezzo, che era parcheggiato in località San Rocco, alle porte del paese, è andata quasi completamente distrutta, mentre il carico di legname è stato salvato dalle fiamme. Analoga dinamica si è verificata a Spadola, dove ad andare in fumo è stato un camion di proprietà di D.I., imprenditore del legno di Elce della Vecchia

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mini ccarabinieriSAN NICOLA DA CRISSA – Si è tenuta ieri l’udienza a carico dei tre fratelli di San Nicola da Crissa, Giuseppe, Nicola e Rosaria Pileggi, rispettivamente di 79, 72 e 65 anni, già  noti alle forze dell’ordine perchè imputati di tentato omicidio ai danni di una vicina di casa, che nel novembre scorso si erano resi responsabili, asce in pugno, di aggressione nei confronti dei carabinieri della locale stazione. I tre, sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari, avevano violato tale restrizione per uscire, asce in pugno, a tagliare legna da ardere. Una volta fuori di casa, i tre anziani si sarebbero messi ad inveire nuovamente contro la vicina di casa, già loro vittima di tentato omicidio, la quale spaventata si sarebbe barricata in casa. Sul luogo dell’accaduto sono giunti i Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e della locale Stazione, coordinati dal capitano Esposito Vangone, che una volta accertatisi di quanto stesse succedendo, avrebbero cercato di far desistere i tre fratelli

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mini gdfBeni per un valore di 4,5 milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri e dai finanzieri di Vibo Valentia ai coniugi Giovanni Battista Tassone, di 57 anni, e Teresa Mancuso, 42 anni, coinvolti nell'operazione 'Business Cars' per i reati di usura ed estorsione. I beni sequestrati sono 2 appartamenti, 7 magazzini commerciali, un terreno, un supermercato e un ingrosso alimentari, tutti a Soriano Calabro. Nell'operazione "Business Cars" erano stati tratti in arresto 10 persone e, contestualmente, ai coniugi Tassone-Mancuso erano stati sequestrati quattro autovetture, di cui due di lusso, un appartamento e denaro contante per un valore di oltre 400.000 euro. Oltre a quello che ha riguardato Tassone, nell'ambito dell'inchiesta era già scattato un altro sequestro di 1,2 milioni di euro di beni all'imprenditore lametino Adriano Sesto.

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mini CAGLIOTI_DAMIANOSERRA SAN BRUNO - Aveva le armi addosso. Pronte a sparare, a rispondere colpo su colpo al fuoco delle cosche nemiche. I carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Serra, guidata dal capitano Stefano Esposito Vangone, ne sono convinti. Nuovi delitti di 'ndrangheta stavano per consumarsi nell'hinterland Vibonese. Nel territorio tra Sant'Angelo di Gerocarne, Stefanaconi e Piscopio la faida si era già palesata con l'omicidio di Fortunato Patania, 61enne con precedenti penali, titolare di un distributore di carburante, freddato nel settembre scorso mentre giocava a carte. Suoi parenti diretti sono Antonio e Cosimo Caglioti, padre e figlio, arrestati il 9 gennaio con armi pronte a colpire e con materiale in uso alle forze dell'ordine. E parente di Patania è anche Damiano Caglioti (foto), 23enne fratello di Cosimo, arrestato ieri mattina. In seguito ad una perquisizione, i carabinieri gli hanno trovato addosso una pistola con 12 cartucce nel caricatore, pronta a sparare. Inoltre, nella sua abitazione di Sant'Angelo di Gerocarne, in un'intercapedine del camino, il giovane tratto in arresto aveva nascosto un revolver calibro 38 privo di marca e matricola. Insieme a Damiano, ora detenuto nel carcere di Vibo, gli uomini dell'Arma hanno deferito in stato di libertà anche un suo dipendente, F.A., 48 anni.
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mini SoveratoQuindici custodie cautelari nei confronti di altrettanti presunti affiliati alle cosche Sia-Procopio-Tripodi operanti nel Soveratese, accusati a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, sequestro di persona, occultamento di cadavere, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Tra gli arrestati c'è anche Vincenzo Alcaro, brigadiere dei carabinieri in servizio al reparto operativo del comando provinciale di Catanzaro, mentre l'ex vicesindaco di Soverato, Teodoro Sinopoli, è indagato in libertà: entrambi sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa. L'operazione, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e dai carabinieri del Ros, del comando provinciale di Catanzaro e della compagnia di Soverato, mira a fare luce sulla faida

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