Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
SERRA SAN BRUNO - Ha rubato interamente la scena ai giovani presenti in sala con le sue storie, i suoi racconti di vita, i suoi aneddoti. Mario Tozzi, geologo noto al pubblico della tv, ha partecipato nella mattinata di ieri all' incontro organizzato nell'aula magna dell' Istituto di Istruzione Superiore "Einaudi" di Serra San Bruno, rientrante nell'ampio e articolato progetto del Tropea Festival 'Leggere&Scrivere', la rassegna culturale che, in questi giorni, sta interessando comuni quali Vibo Valentia, Soriano Calabro e - appunto - Serra San Bruno. Il convegno, dal titolo “Dopo il millennio. Natura, ambiente e sviluppo sostenibile” è stato moderato dal dirigente scolastico Tonino Ceravolo. Presenti, oltre a Mario Tozzi, anche Mauro Minervino, antropologo e scrittore e Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario vibonese. Dopo una breve introduzione del dirigente Ceravolo, a prendere la parola è stato Minervino, il quale si è soffermato, in particolare, sulle problematiche della nostra regione, sottolineando come 'il Sud e la Calabria rappresentano l'estrema complessità di questo Mondo. A me piace raccontare la Calabria di oggi. Mettere in luce le contraddizioni ma anche le bellezze di questa terra. Luoghi che bisogna amarli e custodirli, perchè rappresentano un pezzo della nostra storia, delle risorse per la nostra vita. Insomma, ripartire dalla cura dei luoghi. Una sfida - ha aggiunto Minervino - che i giovani devono prendere al volo. Un compito difficile si, ma non impossibile da attuare'. Subito dopo, ad intervenire è stato Mario Tozzi che, in estrema sintesi, ha posto l'attenzione sull' evoluzione dell'uomo e sulla scarsità di risorse presenti sulla Terra. La conclusione dei lavori è toccata a Floriani che, dal canto suo, ha considerato il Festival come 'un'esperienza culturale di particolare rilievo per tutto il Vibonese che, sicuramente, cercheremo di ripetere anche il prossimo anno'.
Riceviamo e pubblichiamo:
A S.E. Signor Prefetto, Vibo Valentia
e p.c. Sindaco Serra San Bruno
Come si suol dire, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Così, presso il Comune di Serra San Bruno abbiamo idea che alcune persone non vogliano sentire o non vogliano capire che i lavoratori non sono oggetti di cui disporre liberamente, senza regole e senza averne alcun riguardo o, ancora peggio, in base alle proprie antipatie o simpatie personali.
Nel caso particolare, ancora una volta, i lavoratori LSU/LPU di quell’ente, hanno ricevuto l’ennesimo ordine di servizio che ne rivede l’utilizzo e ne modifica le mansioni. Ancora una volta, queste scelte dell’amministrazione avvengono senza alcun criterio e senza aver preventivamente convocato i Sindacati con i quali è necessario sottoscrive un apposito accordo.
Difatti, recita in premessa il Disciplinare Regionale che possono essere modificate le mansioni del lavoratore avendo riguardo ai progetti iniziali con cui sono stati avviati e dei requisiti professionali richiesti o acquisiti e previo accordo con le OO.SS. e che detto accordo “deve essere sottoscritto anche dalla O.S. a cui il lavoratore ha dato mandato, nel caso di modifica delle mansioni del singolo lavoratore”.
L’ordine di servizio datato 23/11/2012 ha, quindi, la grave pecca di non essere stato oggetto di discussione con le Segreterie Confederali dei sindacati, cui la materia è demandata, ma è anche viziato da altre irregolarità tra cui, la più grave, la mancata osservanza delle prescrizioni mediche circa l’utilizzo di una delle lavoratrici in questione, che aveva già depositato presso il Comune apposita certificazione.
La lavoratrice interessata è una nostra associata e, visti i trascorsi non sempre pacifici nelle relazioni tra la scrivente O.S. e l’amministrazione, non possiamo non avanzare il dubbio che questa sia l’ennesima ritorsione, venendo essa adibita a mansioni di pulizia interna ed esterna dopo essere stata assegnata per lungo tempo ai servizi sociali.
Il Sindaco Rosi ha, come d’altra parte moltissimi politici nostrani, l’abitudine di propinare belle parole ad ogni occasione, specialmente riguardo ai servizi che la sua amministrazione offre ai cittadini, in particolar modo ai più deboli di essi. Non dice, però, che molti LSU/LPU assegnati a quei servizi sono attualmente confinati in una sede staccata del Comune, senza nessun incarico o mansione operativa, senza mezzi per comunicare con l’esterno quali fax o computer o telefoni, abbandonati a loro stessi e privati della loro dignità di lavoratori.
Non dice, il Sindaco, che una lavoratrice LSU, da anni avente mansione amministrativa nell’ufficio protocollo, per mesi è stata relegata in un corridoio avendo come unico compito quello di rimanere seduta e che ora ha ordine di distribuire le buste per la raccolta differenziata. Ci chiediamo se fattori sindacali o politici hanno suggerito questo provvedimento, essendo anche questa associata alla scrivente organizzazione.
Anche al di là di questo caso particolare, l’estemporaneità delle decisioni dell’amministrazione serrese sono così palesemente campate in aria che, da voci che ci giungono, tutti i lavoratori interessati da questo ultimo ordine di servizio vi si stanno opponendo ed il loro malcontento è tangibile.
Nel complesso, la gestione degli LSU/LPU a Serra San Bruno è, per quanto ne sappiamo, una tra le meno sensibili alle necessità dei lavoratori che mai si sia registrata in un comune della Provincia e forse della Regione: talora segue modalità raffazzonate alla meno peggio, talora è dettata da piccole vendette personali.
Su questa materia già in passato abbiamo chiesto una convocazione in Prefettura del Sindaco Rosi e del Segretario Comunale, responsabile ultimo nella gestione del personale. Il primo ha sempre garantito maggiore attenzione e riguardo rispetto a questi lavoratori, salvo nei giorni seguenti riprendere i consueti toni arroganti; il secondo non è mai comparso ed ora, non firma più nemmeno un ordine di servizio.
Siamo dunque a richiederVi un ulteriore incontro da tenere con il Sindaco ed il Segretario Comunale con l’intento di far revocare l’ordine di servizio del 23/11/2012 e con la speranza che stavolta si possa trovare una soluzione il più possibile definitiva che possa far ritrovare un giusto clima di serenità tra i lavoratori.
Luciano Prestia
Segretario Provinciale Uil
SERRA SAN BRUNO - Risultato plebiscitario per il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, che nelle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato premier alle politiche del 2013, stravice sugli sfidanti Vendola, Tabacci, Renzi e Puppato. Il leader dei democrat - appoggiato dal consigliere regionale Bruno Censore - infatti, ha ottenuto 729 preferenze. Seconda posizione, invece, per l'assessore al Comune di Milano Bruno Tabacci (341), sostenuto dalla componente che fa capo all' ex primo cittadino Raffaele Lo Iacono. Terzo il sindaco di Firenze Matteo Renzi (33) mentre il governatore della Puglia, Nichi Vendola, si è dovuto accontentare delle sole 17 preferenze. Un voto, infine, per la Puppato. Nel dettaglio, i voti complessivi e quelli riportati da ciascun candidato
Totale votanti | 1125 |
Bersani | 729 |
Tabacci | 341 |
Renzi | 33 |
Vendola | 17 |
Puppato | 1 |
Nulle | 4 |
Bianche | 0 |
E’ un calvario senza fine il secondo autunno dell’amministrazione Rosi. Dopo la grana “Saggezza” che condusse in arresto assieme ad altri 38 indagati il consigliere Bruno Zaffino e determinò l’arrivo della Commissione dell’Accesso nel palazzo municipale serrese, ora, per colpe ben più lievi, è la volta del Presidente del Consiglio Comunale di Serra San Bruno, Giuseppe De Raffele.
Già nello scorso aprile vennero resi pubblici i dettagli dell’operazione ‘Resort’, che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati ben 63 persone, per una maxi-truffa all’Unione Europea, i cui reati vanno a vario titolo dalla truffa aggravata per il conseguimento di fondi pubblici, al falso ideologico, fino alla dichiarazione fraudolenta.
Riceviamo e pubblichiamo
Al sig. Sindaco del Comune
di Serra San Bruno
Al sig. Presidente del Consiglio
di Serra San Bruno
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Lavori “Manutenzione straordinaria viali cimiteriali”
Serra San Bruno, 5 novembre 2012
Il sottoscritto consigliere
Premesso che
Con deliberazione n. 80 del 18 maggio 2012 è stata emanata direttiva generale per “l’esecuzione di lavori in economia di manutenzione straordinaria dei viali cimiteriali che costituiscono via di accesso alle varie tombe gentilizie”;
Nella premessa alla richiamata deliberazione “è stato rilevato che la stagione invernale appena passata ha reso difficoltoso l’accesso dei visitatori alle tombe dei loro defunti”
i lavori, allo stato realizzati, non possono essere definiti semplice manutenzione straordinaria, dal momento che i vecchi viali in terra battuta sono stati sostituiti da strade in cemento;
in ragione delle cappelle gentilizie monumentali che sorgono nell’area in sui sono stati realizzati i lavori, il cimitero di Serra San Bruno è sottoposto a vincolo di tutela da parte della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici
L’art. 10 del codice dei beni culturali e del paesaggio definisce “beni culturali” le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle ragioni, agli enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico”;
L’art. 12 del medesimo codice al comma 1 prescrive che: “le cose immobili e mobili indicate all’articolo 10, comma 1, che siano opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre cinquanta anni”, sono sottoposte alle disposizioni della richiamata normativa
Considerato che
I commi 4 e 5, dell’art. 22, del citato “codice” prescrivono, tra l’altro, che: “ l’esecuzione di opere e lavori di qualunque genere su beni culturali è subordinata ad autorizzazione del soprintendente”, che “l’autorizzazione è resa su progetto o, qualora sufficiente, su descrizione tecnica dell’interevento, presentati dal richiedente, e può contenere prescrizioni”;
agli atti, non risulta essere stato redatto alcun progetto per la realizzazione dei lavori in parola;
I lavori sono stati eseguiti in assenza di un direttore dei lavori;
Non è stata richiesta alcuna autorizzazione, tantomeno inviata alcuna comunicazione, alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici;
Allo stato, gli uffici competenti non sono stati in grado di quantificare il costo effettivo dei lavori;
agli atti risulta una sola determinazione ( n. 167 del 4 settembre 2012) con la quale sono stati liquidati € 3614,83 ad una ditta di Cittanova (RC) per la fornitura di materiali di “vario genere per la manutenzione delle strade comunali e viali cimiteriali”
Interroga il Sindaco per sapere
Quali e quante siano le segnalazioni dei cittadini, del custode del cimitero o dei responsabili del servizio competente con i quali sono state segnalate le difficoltà di accesso alle tombe richiamate nella premessa alla deliberazione n. 80 del 18 maggio 2012;
le ragioni per le quali, nelle more della realizzazione dei lavori in oggetto specificati, non si sia provveduto a redigere apposito progetto;
alla luce della presenza di cappelle gentilizie di indubbio pregio artistico, le ragioni per le quali non è stata effettuata alcuna comunicazione alla Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici;
se la realizzazione di viali in cemento sia compatibile con la presenza di cappelle ed opere scultore in marmo e granito realizzate tra il XIX e la prima metà del XX secolo;
se tali lavori siano stati completati o siano ancora in fase di esecuzione;
le ragioni di opportunità ed economicità che hanno indotto l’Ente ad acquistare “materiale di vario genere per la manutenzione” presso una ditta di Cittanova (RC);
se lo stesso materiale non poteva essere fornito da ditte locali;
il costo previsto, impegnato e già sostenuto per l’esecuzione dei lavori in parola;
Il Consigliere comunale
Mirko Tassone
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