Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Tra i miei tanti bei ricordi di bambino, tra i più belli, ci sono certamente quelli passati nel gruppo scout. La formazione politica negli anni mi ha portato a frequentare altre associazioni, con indirizzo diverso, ma la formazione mia personale, sul volontariato, sul servizio, sulla “buona azione quotidiana”, è certamente anche nata dalla grossa influenza avuta dal mio essere scout. Se mio figlio facesse lo scout ne sarei felice. Tra le piazze di Spinetto, l’altra sera, appunto per seguire Sharo jr (che a sua volta ha avuto una “soffiata” da Erica), sono capitato in una manifestazione scout. Un fuoco di bivacco. Mi avvicino quasi col magone, ricordando tanti fuochi e tante serate, accovacciati con quei bambini miei amici, che ora sono capi ed educatori. Era il gruppo Scout Serra San Bruno 2 della Parrocchia di Spinetto a festeggiare il suo secondo anniversario. Lo stesso entusiasmo negli occhi dei bambini al riflesso del grande fuoco fatto con maestria da Mella, Pino e Bruno, che poi hanno fatto cantare e giocare i loro piccoli amici. E poi lo schermo con i vari momenti immortalati delle attività del gruppo, dalla nascita alle “trasferte”, fino ad Assisi. E poi lui, Don Ferdy, come affettuosamente viene chiamato nella sua parrocchia. Un uomo di Chiesa, ma anche un ragazzo simpatico e giovane, che riesce ad aggregare intorno alla sua Parrocchia un sacco di giovani con attività varie. Poi, dopo la solennità del momento di preghiera alla presenza dell’Assistente Ecclesiastico, dolci e ancora risate e gioia. Di queste cose ha bisogno Serra. Di momenti di aggregazione, di condivisione di valori e di civiltà. Dell’aiuto al "prossimo tuo” e a chi ha bisogno di aiuto. Il gruppo Scout Serra 2 lo fa egregiamente, come tutti gli scout del mondo. Cosa dire più? Scout una volta, scout per sempre. Ad maiora.
SERRA SAN BRUNO - Aveva deciso di trascorre qualche giorno in compagnia per scoprire le bellezze dell’entroterra vibonese. Una volta giunto nella cittadina della Certosa, però, la vacanza di un turista originario del Trentino si è rivelata uno spiacevole inconveniente. Tra sabato e domenica, infatti, alcuni malviventi, approfittando del buio della notte, hanno agito nel centro storico del popoloso centro montano, rubando la moto – una Honda VRF – di proprietà di C.V., approdato a Serra assieme a degli amici romani. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere direttamente dal turista vittima del furto, il fatto sarebbe accaduto intorno alle 00:35 e, presumibilmente, i ladri hanno utilizzato un furgone rubato per mettere a segno il colpo. Nell’intento di rubare la moto, infatti, l’antifurto del camion era attivo.
''Il testimone di giustizia Pino Masciari e' in grave pericolo di vita. Alle ore 8 di oggi e' stato lasciato senza scorta a Cosenza''. E' quanto afferma, in una nota, il comitato costituito dagli amici di Pino Masciari, noto testimone di giustizia antindrangheta originario di Serra San Bruno, dove aveva sede la sua attività imprenditoriale che, negli anni '80 e '90, è stata oggetto delle "attenzioni" della malavita, che Masciari ha denunciato. ''Siamo stati testimoni oculari - aggiungono gli amici di Pino Masciari - di un atto gravissimo. Adesso non sappiamo dov'e' Pino e temiamo per la sua vita''.
Riceviamo e pubblichiamo:
Un nuovo interessante spettacolo nel cartellone dell’Associazione culturale “Tempo nuovo”. Sul palcoscenico del teatro “Impero”, a Chiaravalle (Cz), sabato 14 aprile, alle ore 21, approda “Appuntamento a Londra”, una pièce della quale è autore Mario Vargas Llosa (foto), uno dei più apprezzati scrittori di fama mondiale, Premio Nobel per la Letteratura nel 2010. La traduzione è di Ernesto Franco, la regia di Maurizio Panici. La rappresentazione è l’occasione anche di un duplice felice ritorno. Ne sono interpreti, infatti, Pamela Villoresi e David Sebasti, due artisti di spessore che il pubblico di “Tempo nuovo” ha avuto modo di apprezzare ed applaudire in precedenti stagioni. Novità assoluta per il teatro, in “Appuntamento a Londra” Mario Vargas Llosa propone alcune delle suggestioni a lui più care.
La storia che racconta è un’acuta e profonda riflessione sul tema dell’identità e sulla vita segreta delle persone.
Lo spettacolo è anche un’indagine sui valori dell’amicizia e dei sentimenti, su quel sottile filo che ci lega come esseri umani, come attrazione profonda dell’uomo per l’altro da sé.
Due amici d’infanzia e gioventù, entrambi peruviani, si ritrovano a Londra dopo molti anni durante i quali non avevano avuto più contatti.
Nel loro incontro rivivono il passato, mescolando bei ricordi con brutte storie che credevano oramai sotterrate o delle quali, forse, ignoravano l’esistenza.
Un teatro fortemente ispirato dalla letteratura in uno scambio fertile tra i diversi linguaggi espressivi.
Per info sull’attività di “Tempo nuovo” si può chiamare al numero 0967/92186, consultare il profilo facebook, scrivere all’indirizzo associazionetempoQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o visitare il sito www.teatrotemponuovo.it.
Queste sono le parole segrete che il Colonnello Giardina ha detto e il Presidente del Tribunale ha trascritto:
1) Egli disse: "Chiunque trova la spiegazione di queste parole gusterà il 41 bis".
2) Il colonnello disse: "Coloro che cercano cerchino finché troveranno. Quando troveranno, resteranno commossi. Quando saranno turbati si stupiranno, e regneranno su Reggio".
3) Il colonnello disse: "Se i vostri capi vi diranno, 'Vedete, l'Altissimo è nei cieli', allora gli uccelli dei cieli vi precederanno. Se vi diranno, 'È nei mari', allora i pesci vi precederanno. Invece, la 'ndrangheta è dentro di lui e fuori di lui. Quando li conoscerete sarete riconosciuti, e comprenderete di essere figli del Boss vivente. Ma se non li conoscerete, vi romperete il culo di lavoro, allora vivrete in miseria, e sarete la miseria stessa".
4) Il Colonnello disse: "L'Altissimo non esiterà a chiedere a un bambino di sette giorni dov'è il suo biberon, e glielo fotterà. Perché molti dei primi saranno ultimi, e diventeranno tutt'uno".
5) Il Colonnello disse: "Sappiate cosa vi sta davanti agli occhi, e quello che vi è nascosto vi sarà rivelato.
Perché nulla di quanto è nascosto non sarà rivelato".
6) Gli amici degli amici gli chiesero e dissero: "Vuoi che digiuniamo? Come dobbiamo rubare? Dobbiamo estorcere? Quale dieta dobbiamo osservare?"
7) Il Colonnello disse: "Non mentite, e non fate ciò che odiate, perché ogni cosa è manifesta in Procura. Alla fine, nulla di quanto è nascosto non sarà rivelato, e nulla di quanto è celato resterà nascosto".
8) Il Colonnello disse: "L'uomo è come un Procuratore saggio che gettò la rete in mare e la ritirò piena di piccoli pesci. Tra quelli il pescatore saggio scoprì un ottimo pesce grosso. Rigettò tutti gli altri pesci in mare, e poté scegliere il pesce grosso con facilità. Chiunque qui abbia due buone orecchie ascolti!"
9) Giardina disse: "Vedete, l'Altissimo uscì, prese una manciata di voti e uscì. Alcuni voti li prese dalla 'ndrangheta, e gli uccellini vennero a registrarli. Altri vennero dalla massoneria, e misero radici e produssero euri. Altri vennero dai coglioni che ancora credono nel Berlusca, e brutti coglioni soffocarono e furono mangiati dai vermi. E altri caddero sul lido dell'Oasi, e produssero un buon raccolto, che diede il sessanta per uno e il centoventi per uno".
10) Nino Fiume disse: "Ha appiccato fuoco al mondo, e guardate, lo cura finché attecchisce".
11) Il Nazzareno disse: "Questo ospedale scomparirà, e quello sopra pure scomparirà. I morti non sono vivi, e i vivi non morranno. Nei giorni in cui votaste ciò che era morto lo rendeste vivo. Quando sarete nella luce dell'ambulanza che vi porta a Germaneto, cosa farete? Un giorno l'avevate a Serra e non capivate. Ma quando capiterà a voi, cosa farete?"
12) I coglioni dissero al Nazzareno: "Sappiamo che tu ci lascerai. Chi sarà la nostra guida?" Il Nazzareno disse loro: "Dovunque voi siate dovete andare da Umile da Acqua Marcia, per amore del quale arriva nei rubinetti merda e terra".
13) Umile disse ai suoi discepoli: "Paragonatemi a qualcuno e ditemi come sono". Il feroce Salatino gli disse: "Sei come un Umile messaggero". Penzo De Caria pensò: "Sei come un filosofo sapiente". Bracaluni gli disse: "Maestro, la mia bocca è totalmente incapace di esprimere a cosa somigli". Umile disse: "Non sono il tuo maestro. Hai bevuto, e ti sei ubriacato dell'acqua di merda che ti ho offerto". E lo prese con sé, e gli disse tre cose. Quando Bracaluni tornò dai suoi amici questi gli chiesero: "Cosa ti ha detto Umile?" Bracaluni disse loro: "Se vi dicessi una sola delle cose che mi ha detto voi raccogliereste delle pietre e mi lapidereste, e del fuoco verrebbe fuori dalle rocce e vi divorerebbe".
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