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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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È un bicchiere mezzo pieno o forse mezzo vuoto quello da cui avrà modo di dissetarsi la sanità calabrese nel corso delle prossime settimane. Una soddisfazione a metà che comunque vale la sufficienza in pagella al neo commissario ad acta Massimo Scura che, per la prima volta, ha avuto modo di incontrare ieri il tavolo interministeriale ex Massicci per discutere dello stato dell’arte del Piano di rientro dal deficit sanitario in Calabria.
Soddisfazione a metà, quindi, legata principalmente allo sblocco di una premialità ammontante a 100milioni di euro relativa al lustro 2004-2009, ma con la possibilità di ottenerne una ulteriore per altri 100milioni relativa agli anni successivi. «Soldi sbloccati come premialità, quindi erogati non a copertura del debito ma da spendere per migliorare la sanità calabrese» ha spiegato Scura a margine dell’incontro di ieri, dopo aver immediatamente informato dagli sviluppi il governatore Mario Oliverio.
L’ex Massicci, che avrebbe espresso apprezzamenti sia sul lavoro realizzata dalla gestione commissariale attuale che da quella precedente, non ha risparmiato però sonore “bacchettate” rispetto alla spesa farmaceutica «sfuggita di mano» in particolare in provincia di Reggio – dove si conterebbe una mole consistente di forniture non pagate – e sull’attività di prevenzione «quasi inesistente perché gli screening restano inattuati».
A seguito dell’incontro, Scura ha varato il decreto che di fatto sancisce il passaggio delle attuali unità operative della Fondazione Campanella di Catanzaro al policlinico Mater Domini, eccetto per due di loro che passeranno all’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio.
Ma la vera “rivoluzione” del nuovo corso riguarda la riorganizzazione della rete ospedaliera, oncologica e dell’emergenza-urgenza, oltre che del programma operativo 2013-2015, mai concretizzatosi fino ad oggi.
Alla base delle riordino le osservazione apportate dal presidente Oliverio nell’incontro avuto con Scura nei giorni scorsi e che apporta novità con l’introduzione di capitoli ad hoc per la creazione di un centro di raccordo con l’Inail e per la gestione degli ospedali di confine. Altra importante novità quella che dovrebbe portare all’incremento dei posti letto: «La dotazione regionale programmata dalla riorganizzazione è pari a 6.494 posti letto per acuti a fronte di 5.891 attualmente attivi nei presidi ospedalieri. L’attuazione della riorganizzazione della rete ospedaliera determina pertanto un investimento in termini di maggiore offerta pari a 663 posti letto, il cui utilizzo consentirà di affrontare le attuali criticità del sistema in termini di maggiore risposta ai bisogni delle cittadine e dei cittadini calabresi». Intervento questo che, di conseguenza, dovrebbe alleviare anche i costi inerenti alla mobilità passiva, in maniera da consentire, già nel breve periodo, «di ridurre la migrazione dei cittadini calabresi in altre aree geografiche per farsi curare».
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