Giovedì, 23 Aprile 2015 17:21

Rifiuti a Vibo, Codacons e Adoc chiedono agli aspiranti sindaci di prendere posizione

Scritto da Redazione
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VIBO VALENTIA - È iniziato il conto alla rovescia per le amministrative del 31 maggio prossimo, quando i vibonesi saranno chiamati a scegliere il successore di Nicola D'Agostino alla carica di primo cittadino della città capoluogo di provincia.

Proprio in occasione di questo importante appuntamento, il Codacons di Vibo Valentia – per il tramite del referente provinciale, l'avvocato Claudio Cricenti e dall'avvocato Vincenzo Fogliaro – assieme all'ADOC di Vibo, rappresentata invece dall'avvocato Paolo Fuduli, intervengono tramite una nota con l'obiettivo di «sottoporre ai candidati alla carica di sindaco una serie di quesiti in ordine ad aspetti legati a servizi essenziali per la cittadinanza». Tra questi c'è innanzitutto quello relativo ai rifiuti e, nello specifico, alla «sorte della Tari 2014», per i quali le due associazioni, in passato, si sono «già rese protagoniste di diverse azioni giudiziarie volte a denunciare gravissimi disservizi e a sollecitare l'attuale amministrazione comunale a porre rimedio ad una continuativa situazione di grave pregiudizio dei diritti dei cittadini, anche appunto con riferimento alla questione rifiuti». Azioni, queste, che hanno come finalità quella di «indurre l'amministrazione comunale ad assumersi la responsabilità e l'impegno ad assicurare servizi realmente tali». Non solo. Secondo, infatti, a quanto riferito da Codacons e Adoc, infatti, «dopo aver presentato un'analitica e documentata istanza in autotutela, purtroppo rimasta senza riscontro ufficiale, alcuni cittadini sono stati costretti, con il nostro supporto, ad instaurare alcuni ricorsi pendenti dinanzi la Commissione Tributaria Provinciale in ordine alla Tari 2014», i quanto l' amministraziome comunale avrebbe in sostanza «negato le richieste delle associazioni e dei cittadini, ritenendo che manchi una situazione di “anche” solo pericolo sanitario, in ordine al servizio della raccolta dei rifiuti». Ed invero, «in applicazione del regolamento IUC del Comune di Vibo che, all'articolo 37, prevede che il tributo è dovuto dai contribuenti coinvolti in misura massima del 20%, le richieste fino ad oggi pervenute ai cittadini, seppur alla luce di documenti e circostanze specifiche, risulterebbero illegittime».

Alla luce di tale stato di cose, dunque, Codacons e Adoc, nell'offire «disponibilità ad un colloquio e dialogo», chiedono allo stesso tempo di «conoscere la posizione ufficiale e programmatica dei candidati a sindaco in ordine ad un eventuale accoglimento in autotutela delle istanze dei cittadini e delle scriventi associazioni in ordine alla Tari 2014, per come illustrato nell'istanza e nei ricorsi, sia con riferimento alle priorità da attribuire nella gestione del servizio raccolta e smaltimento Rsu, oltre che in merito – si legge nella nota - alle azioni da intraprendersi in relazione all'indubbia situazione di grave disservizio verificatasi negli ultimi anni e perpetratasi nel nostro comune».

L'auspicio delle due associazioni è che «si riesca ad instaurare un dialogo che, per l'interesse della collettività, speriamo possa proseguire anche in futuro».

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