Nel pomeriggio di oggi, infatti, i lavoratori in servizio presso l'ente di contrada Bitonto sono passati dalle parole ai fatti, presentandosi presso l'Ufficio territoriale del Governo con l'intento di consegnare dunque le rispettive tessere elettorali, ma, una volta giunti in Prefettura, secondo quanto riferito dagli stessi dipendenti, i funzionari prefettizi, dopo venti minuti di anticamera, si sarebbero rifiutati di prendere in consegna le tessere elettorali restituite per protesta oltre che dai dipendenti anche dai rispettivi familiari, «in quanto ci è stato detto che avremmo dovuto consegnarle singolarmente».

Tra le centinaia di lavoratori che hanno aderito all'iniziativa di oggi pomeriggio, anche numerosi dipendenti del Centro per l'impiego di Serra San Bruno. Ma anche questi, loro malgrado, hanno visto respinta la richiesta di consegna dei certificati elettorali. «Si tratta dell'ennesimo schiaffo in faccia – hanno affermato i lavoratori –. Questo atteggiamento è la conferma che il Governo non ha occhi per vedere la situazione grave di questa amministrazione provinciale, di questo territorio, e non ha orecchi per sentire la richiesta di aiuto, sempre civile, di cittadini della Repubblica italiana, che ormai non possono che ritenersi dimenticati e abbandonati. Non ci fermeremo, nonostante questa ennesima umiliazione, non ce lo possiamo permettere e non se lo possono permettere le nostre famiglie. Non ce lo consente la nostra dignità!».

Alla luce di queste considerazioni emerse a margine dell'iniziativa di oggi, è lecito dunque aspettarsi nuove future forme di protesta da parte dei circa 380 dipendenti in forza alla Provincia di Vibo Valentia.