Giovedì, 19 Aprile 2012 18:42

Imu, i GC a Rosi: 'Prenda esempio dal sindaco di Polistena'

Scritto da Redazione
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mini giovani_comunistiRiceviamo e pubblichiamo:
In un periodo di crisi economica come quello attuale, il governo Monti, piuttosto che combattere la recessione incentivando pensioni, salari e stipendi, mette le mani in tasca degli italiani con l’applicazione di una ulteriore imposta che, come di consueto, graverà sulle spalle di milioni e milioni di famiglie, lavoratori e pensionati, la stragrande maggioranza dei quali stenta ad arrivare alla fine del mese. Ebbene, il governo tecnico, sostenuto a spada tratta da Pd, Pdl, Udc, ha introdotto di recente la cosiddetta Imu, che in realtà non fa altro che sostituire la precedente imposta comunale sugli immobili, l’ ICI. L’Imu si pagherà in tre rate: 18 giugno, 17 settembre e 17 dicembre. Anche i serresi, dunque, dovranno sopportare il peso derivante dall’applicazione di questa nuova imposta. Una vera e propria rivoluzione, però, arriva da Polistena, dove il primo cittadino Michele Tripodi, del Partito dei Comunisti italiani, ha stabilito un principio di equità e giustizia sociale: l’assise cittadina del comune reggino, infatti, ha approvato l’applicazione delle nuove aliquote per l’ Imu, stabilendo altresì che la maggior parte dei polistenesi non pagherà, di fatto, l' imposta sulla prima casa. Ciò è stato possibile grazie alla decisione assunta dall’ Amministrazione comunale di Polistena di abbattere l’Imu sulla prima casa allo 0,2%. A questo punto, lanciamo un appello al primo cittadino di Serra San Bruno, Bruno Rosi, affinchè prenda esempio dal collega Tripodi, con l’auspicio che il capo dell’esecutivo si dimostri sensibile alle problematiche dei nostri concittadini. A tal proposito, vorrei ricordare, inoltre, che la Federazione provinciale del Partito della Rifondazione Comunista, guidata dal nostro segretario, Nicola Arcella, ha già provveduto ad inviare una lettera a tutti i sindaci del Vibonese invitandoli ad adottare per l'Imu la percentuale più bassa prevista dalla legge, prendendo in considerazione, ovviamente, il fatto che, in Calabria, come nel resto del Paese d'altronde, c'è una situazione di estrema difficoltà, con lavoratori che minacciano di suicidarsi perchè non percepiscono lo stipendio; o per le giovani generazioni che non riescono ad avere alcuna prospettiva occupazionale. 
Alessandro De Padova
Coordinatore Provinciale Giovani Comunisti - Prc Vibo Valentia

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