A chiederselo, in una nota, è il rappresentante locale, nonché componente dell'assemblea nazionale del Nuovo Centro Destra, Vincenzo Sabatino, il quale si rivolge al primo cittadino di Gerocarne, Vitaliano Papillo, per sapere «se e quali principi fissati dalla convenzione con la cooperativa, nel chiudere bottega, sono stati rispettati. Nello specifico - prosegue Sabatino - ciò che ci sta a cuore è la questione lavorativa: molti ragazzi, lo ribadiamo, che hanno collaborato con l’associazione chiamata a gestire il centro denunciano di non aver ricevuto fin qui alcun compenso per l’attività prestata. Si tratterebbe, se la cosa venisse confermata, di un fatto estremamente grave sul quale, non avendo ricevuto notizie dall’amministrazione Papillo, vorremmo intervenisse il prefetto. In paese addirittura si ipotizza che il trasferimento del centro sia imputabile alla non agibilità della struttura, un altro fatto, questo, sul quale esigiamo delle risposte chiare, perché se la struttura non è agibile significa che nessuno deve poterla utilizzare. Per tutte queste ragioni - conclude il rappresentante di Ndc - ci troviamo costretti ancora una volta ad invocare l’azione del massimo rappresentante di Governo, a cui chiediamo, per il bene dei cittadini, di fare luce su quanto accaduto e di ripristinare a Gerocarne il rispetto dei diritti, del lavoro, da quel che sembra, non retribuito di giovani ancora pieni di speranze».