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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo
«È una situazione del tutto anomala, in merito alla quale mi piacerebbe avere delle risposte, dovute, a mio avviso, non solo al personale che si trova in serie difficoltà perché costretto ad operare in presenza di gravi carenze negli organici, ma soprattutto al cittadino, ancora privato di un’assistenza efficiente. Quanto si sta verificando a Vibo merita certamente l’attenzione del commissario alla Sanità Scura e del vice Urbani, ai quali chiedo un incontro, per meglio capire cosa impedisca all’Azienda sanitaria di attivare le procedure per il reclutamento del personale, cui si è acconsentito a seguito dello sblocco del turnover».
Una richiesta firmata Alfonso Grillo, coordinatore provinciale del Nuovo centrodestra, e presto presentata al tavolo di Scura, che lo scorso agosto ha provveduto ad autorizzare il turnover sanitario, il cui blocco per lungo tempo ha impedito qualsiasi assunzione.
«All’Asp di Vibo – sottolinea Grillo – viene data la possibilità di procedere all’assunzione di 49 figure professionali. Un risultato – precisa – conquistato a fatica, con l’impegno del partito, che è riuscito a fare incontrare la sanità vibonese e il suo massimo referente istituzionale, il ministro Lorenzin, dal quale si è ottenuta la promessa, poi mantenuta, del superamento dell’empasse. Formulati e rinnovati in questa sede i ringraziamenti sentiti al ministro e pure al commissario per l’importante lavoro fatto e che si sta continuando a fare, si registra però a livello aziendale un inspiegabile immobilismo. Perché, ad oggi, la dirigenza dell’Azienda sanitaria sembra essersi preoccupata poco, se non affatto, del reclutamento di questo nuovo personale. E se qualcosa si è mosso alla ricerca di nuove figure infermieristiche, praticamente nulla si è fatto per il reclutamento di nuovo personale Oss. Ricordo – prosegue – che l’Oss è una figura molto importante, prevista al fine di poter garantire un’assistenza qualificata. Guardando poi con attenzione la tabella, allegata al DCA n. 87, in cui si riportano le professionalità richieste dall’Asp, in termini di fabbisogno, non posso fare a meno di riscontrare alcune evidenti anomalie. Mi chiedo, infatti, come mai fra questi 49 da reclutare ve ne siano 2 con funzioni dirigenziali amministrative quando, in realtà, le vere carenze si rilevano tra i cosiddetti camici bianchi (medici, infermieri, fisioterapisti, tecnici di radiologia e di laboratorio, Oss, ect.). A turnover sbloccato, l’Asp palesa una simile necessità francamente poco giustificabile, vista la situazione. Non sarebbe stato più opportuno preferire – chiede Grillo – la via della valorizzazione di professionalità amministrative interne già presenti in Azienda? Le risorse economiche destinate a coprire questi 2 posti non sarebbe stato meglio investirle in funzione di personale sanitario? Ho l’impressione, e spero di sbagliarmi, che negli ultimi tempi il livello di “attenzione” del management aziendale sulle questioni prioritarie, sia calato di parecchio. Penso, per esempio, al progetto avviato con Miur e Mise per l’implementazione del sistema di assistenza dei malati oncologici. I ministeri competenti chiesero a suo tempo, nel 2014, all’Asp di proporre idee per una successiva manifestazione di interesse. L’Azienda avanzò la sua, ottenendo per questo un finanziamento di oltre un milione di euro che, però, ora si rischia di perdere, perché nessuno ha pensato ancora di inviare a Roma il documento di sintesi che serve per realizzare il progetto».
«Per tutte queste ragioni – chiosa –, ritengo importante incontrare personalmente il commissario Scura, con il quale intendo approfondire tutta una serie di questioni legate all’attività dell’Asp di Vibo che credo meritino chiarimenti urgenti».
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