Con un decreto varato nei giorni scorsi dal direttore centrale del dipartimento per gli affari Interni e Territoriali, Giancarlo Verde, infatti, il Viminale ha comminato una sanzione pari a 92.747 euro all'ente di contrada Bitonto, per aver sforato il patto di stabilità del 2014. Non è la prima volta che la Provincia di Vibo viene sanzionata in materia finanziaria: nel marzo scorso, infatti, il dicastero guidato dal ministro Angelino Alfano, emanò un'altra sanzione, ben più consistente, nei confronti di palazzo ex Enel, sempre per aver sforato il patto di stabilità interno nell'anno 2010.

Oltre alla Provincia di Vibo Valentia, sono state sanzionate anche quelle di Ascoli Piceno, Bergamo, Biella, Brindisi, Catania, Chieti, Massa Carrara, Medio Campidano, Milano, Salerno, Savona, Siracusa, Torino, Varese e Verbano-Cusio-Ossola.

La sanzione - che, secondo quanto si legge nel decreto, è determinata «in misura pari al 20 per cento della differenza tra saldo obiettivo del 2014 e il saldo finanziario conseguito nello stesso anno e comunque in misura non superiore al 2 per cento delle entrate correnti registrate nell’ultimo consuntivo disponibile» - comporta per le Province e le Città metropolitane la «riduzione delle risorse spettanti, per l’anno 2015, a titolo di fondo sperimentale di riequilibrio previsto dall’articolo 21 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68 e per le province della Regione siciliana e della Regione Sardegna, a titolo di trasferimenti erariali».

La Provincia di Vibo, comunque, aveva già messo in conto il provvedimento del Viminale, inserendo in bilancio una somma di poco inferiore ai 500mila euro e, quindi, una cifra ben al di sopra dell'entità della sanzione comminata dal ministero dell'Interno.