Domenica prossima, alle ore 17, presso la sala consiliare, è in programma la presentazione del libro “Mistero Bizzarro: storia di briganti, tamarri, massoni e cortigiane”, il primo romanzo della trilogia “Calabria Ultra”, che racconta la storia di una fetta della nostra terra attraverso le vicende di una famiglia immaginaria dai primi dell'Ottocento ad oggi. Briganti, cortigiani e tamarri - le persone che in quel periodo lavoravano la terra - sono gli attori del libro di Mimmo Loiero. L'incontro sarà moderato dalla corrispondente del quotidiano “Il Garantista”, Teresa Pittelli.

A partire da lunedì prossimo e fino al 23 febbraio, il sodalizio si renderà promotore di una serie di proiezioni, rientranti nell'ambito della rassegna cinematografica “Sguardi innocenti”, che racconta storie particolari viste, però, con gli occhi dei bambini. Si comincerà lunedì sera alle 21 con “Il ladro di bambini, film del 1992 diretto dal regista calabrese Gianni Amelio, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes. Tutto comincia con un viaggio che, da Nord a Sud, porta i personaggi ad attraversare l'Italia, dalla Sicilia a Milano. Quella del “Ladro dei bambini” è la storia di due fratelli, Luciano di nove e Rosetta di undici anni, costretta dalla madre alla prostituzione, e di un carabiniere, Antonio, che si incontrano per la prima volta alla stazione di Milano centrale per poi, attraverso varie tappe, raggiungere l’estremo Sud della penisola dove, nella cittadina di Gela, Luciano e Rosetta vengono accompagnati presso un istituto per bambini. Al termine del loro viaggio, però, i tre personaggi dovranno fare i conti con l'insensibilità delle istituzioni e con la crudeltà della burocrazia.

Il 9 febbraio, invece, ci sarà la proiezione di Moonrise Kingdom-Una fuga d'amore, un film-commedia del 2012 diretto da Wes Anderson. La storia è ambientata verso la meta degli anni Sessanta a New Penzance, un'isola fittizia del New England dove, per poter vivere liberamente il loro amore, un ragazzo e una ragazza sono costretti a scappare dal luogo dove vivono. Di fronte alla loro fuga, i concittadini adulti si organizzano in vari gruppi per ritrovarli e riportarli all'ordine, ma così facendo sconvolgono l'ordine e la tranquillità cui sono abituati.

Lunedì 16 sarà la volta di “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano”, film di Fraçois Depeyron tratto dall'omonimo romanzo di Eric-Emmanuel Schmitt. Protagonista un sedicenne di origini ebraiche, che vive da solo con il padre, depresso e taciturno. Il ragazzino stringe presto amicizia con Ibrahim, il proprietario arabo della drogheria del quartiere ebraico. Insieme intraprendono un viaggio verso Oriente, lungo un percorso disseminato dei "fiori del Corano", le frasi che l'anziano sufita pronuncia nelle conversazioni con il suo piccolo amico.

La rassegna si concluderà il 23 febbraio quando, sempre alle 21, verrà proiettato “L'estate di Kikujiro”, film scritto e diretto dallo giapponese Takeshi Kitano. Anche in questo, protagonista è un bambino, Masao, che di punta in bianco si mette alla ricerca della madre che non vede da diverso tempo. Ad accompagnarlo in quella che alla fine si rivelerà come una vera e propria impresa uno strano amico di famiglia, che lo aiuterà a dipingere di colori fantastici le cose brutte della vita. Un'opera che sa quasi di poesia, attraverso gli occhi di un bambino innocente abbandonato da piccolo con sua nonna.