Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Venti centimetri per ventisette, diverse copertine monocromatiche e un numero variabile di pagine compreso tra 60 e 200, prezzo di 50 lire a volume tramite sottoscrizione (40 lire prenotando almeno 10 delle 50 opere previste).
Stampa, tassativamente, su pregiata carta sirio. Tra le rarità dei “Quaderni” della casa editrice Novissima (prima uscita datata 1933, Vita di Arnaldo di Mussolini, seguita all’uscita pilota di Lettera su Eupalino di Rafaele Contu), c’è anche l’opera del nostro Corrado Alvaro, quinto autore – dopo Benito Mussolini, Carlo C. Visconti Venosta, Giuseppe Ungaretti e Giovanni Gentile, a essere pubblicato nella celeberrima collana letteraria ideata e diretta da Contu per l’editore Edoardo Camis de Fonseca, già fondatore all’inizio del secolo della rivista Novissima - Albo d’Arti e Lettere. Itinerario italiano è l’opera alvariana dei “Quaderni” che, all’epoca, rientravano in un mercato editoriale elitario per costi elevati, bassa tiratura ma soprattutto per l’impeccabile arte tipografica con cui erano stati creati.
Pino Colosimo, collezionista ed esperto di Alvaro, dopo tanto peregrinare è riuscito a impossessarsi di una copia di Itinerario italiano della Novissima. La comunicazione ufficiale arriva dal suo profilo Facebook: «Cari amici ed estimatori di Corrado Alvaro, desidero condividere con voi un'autentica rarità, che da oggi fa parte della mia bella collezione "alvariana". Corrado Alvaro - Itinerario italiano - casa editrice Novissima - prima edizione assoluta del 1933. Copia n° 38 di 110 esemplari. Libro stampato su carta sirio. Con questo libro, la Collezione Colosimo di Torino, vanta tutte le edizioni di Itinerario italiano uscite fino ad oggi. L'ultima, è quella edita da Bompiani nel 2014 con la prefazione di Carmine Abate. È stata dura ma ce l'ho fatta. Il mio amico collezionista, Angelo Bastone, dice che sono i libri a scegliersi la persona. Grazie libro. Un abbraccio a tutti. Pino Colosimo». L’instancabile attività di ricerca ha premiato nuovamente Colosimo, che ha chiarito che il libro è apparso nei circuiti di vendita solo nel 2010. Dal 1933, i detentori dell’opera l’hanno custodita gelosamente: «Nel 2015 – ha dichiarato Colosimo – ho fatto in modo che si riparlasse di questo libro». A cedere alle lusinghe del collezionista il libraio romano Ardengo Andrea, che si è dunque liberato di una rarità.
STORIA DI UN PROGETTO EDITORIALE UNICO
Novissima - Albo d’Arti e Lettere è l’inizio della storia di Edoardo Camis de Fonseca, espressione del Liberty nell’editoria, vetrina per opere inedite di artisti come Balla, Casorati, De Karolis, Sartorio, Cambellotti, Dudovich. «Repertorio di raffinatezze, adeguatamente presentate dall’involucro esclusivo in cartonatura figurata e dorso in tela editoriale», si legge su blog.maremagnum. Simbolo sin dagli albori di una linea tipografico-editoriale di sublime qualità, 32 delle 56 pagine erano dedicate alle illustrazioni inedite degli artisti dell’epoca. Queste le parole di de Fonseca al riguardo: «Noi, Novissima, sorgiamo col nuovo secolo (1900 ndr). Di questo, anno per anno, vogliamo essere l’illustrazione, il commento. Non cattedra, non tribuna. Genialità ci accompagni. Il nostro intento fu quello di far opera alta e degna. Così ci associammo i maggiori artisti, di cui diamo “cose nuove”, inedite, in relazione al neutro latino che abbiamo scelto per titolo. Così volemmo che tutta l’edizione avesse un decoro grafico insolito. Illustrare l’annata in tutte le opere migliori; guardare con occhio intento al presente; intuire quanto di grande ci prepari il domani; cogliere i più bei fiori dell’arte; affermare con garbo e senza pretensione il gusto delle genti, ecco il compito nostro».
Per i “Quaderni”, Novissima non avrebbe fatto di meno nel confezionare un prodotto a tiratura limitata, semplice e curato nei minimi particolari. Racconta Giuseppe Jannaccone su blog.maremagnum che la formula, riguardante le caratteristiche della tiratura, era di norma sempre la stessa: 110 esemplari (diversi l’uno dall’altro), numerati dall’1 al 100 per i sottoscrittori e 26 esemplari numerati dall’A alla Z per i servizi editoriali, su carta Sirio; 12 esemplari numerati dall’I al XII per l’autore e i sottoscrittori dell’intera serie, su carta Umbria. In tutto, dunque, 148 copie per ogni volume. Moltissimi furono quelli annunciati e mai usciti per le più svariate ragioni. Alcuni rimasero solo alla fase dei primi contatti tra curatori e autori, come nel caso di Umberto Saba, Aldo Palazzeschi, Eugenio Montale. Come si legge su un articolo a firma di Chiara Boschetti sul sito della fondazione Mondadori, altri si spinsero fino alla correzione di bozze come nei casi di Viaggio in Sardegna di Elio Vittorini o di Nascita dei personaggi di Luigi Pirandello.
In un certo senso il “fallimento” del progetto, nel 1937, impreziosisce ancora di più l’ultimo ritrovamento di Colosimo, libro tra i primi a far parte dei “Quaderni”, ricercati lungo lo Stivale dai “fanatici” del libro che bramano tutta la celebre collezione Novissima. Itinerario italiano, ora parte della collezione Colosimo, era già stato adocchiato da qualche appassionato, purtroppo per lui, evidentemente, meno abile nell’arte del persuadere.
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