Importante operazione della Guardia di Finanza di Vibo Valentia che, nel corso di una serie di attività investigative di natura economico-finanziaria svolte nei confronti di una società vibonese operante nel settore della lavorazione del ferro, ha recupero a tassazione oltre 30 milioni di euro di ricavi non dichiarati.
L’attività si è concretizzata in un’articolata verifica fiscale che ha abbracciato un lungo arco temporale ed ha consentito di individuare delle anomalie nella contabilità tenuta
dall’azienda tanto gravi e ripetute da rendere tutto l’impianto contabile inattendibile e permettere ai militari di ricorre alla ricostruzione induttiva del reale reddito conseguito.
L’investigazione della Guardia di Finanza, che si è sviluppata attraverso i controlli materiali ed i riscontri di carattere indiretto presuntivo di documentazione extra contabile acquisita nel corso delle attività ispettive, ha permesso di individuare una reale capacità contributiva dell’impresa attenzionata pari ad almeno due volte rispetto a quella dichiarata. Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Vibo Valentia, in particolare, avvalendosi degli ampi poteri conferiti dalle leggi tributarie hanno controllato un arco temporale che va dal 2009 al 2014 recuperando a tassazione € 31.000.000,00 circa di elementi positivi di reddito non dichiarati, constatando, altresì, € 11.500.000,00 di elementi positivi di reddito non contabilizzati, € 8.700.000,00 circa di I.V.A. relativa, € 2.000.000,00 circa di I.V.A. dovuta ed € 31.000.000,00 di IRAP. La specifica attività di servizio svolta, che rientra nei compiti istituzionali del Corpo, si inquadra nell’indirizzo politico di Governo che mira a contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale e quello del sommerso d’azienda.