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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Correva l'anno 1915. In Europa infuriava la “Grande Guerra”, lo scrittore boemo Franz Kafka pubblicava il suo racconto più famoso, “La metamorfosi”. Albert Einstein, a Berlino, elaborava la teoria della relatività generale.
In Francia veniva brevettata la prima lampada al neon ed il Genoa Cricket and Football Club vinceva a tavolino il suo settimo campionato di calcio. Nascevano Frank Sinatra ed Augusto Pinochet, ma anche Anthony Quinn e Mario Monicelli. Un anno importante il 1915 anche per una famiglia di Spadola, dove i coniugi Bruno Tassone e Carmela Bertucci, il 25 gennaio, mettevano alla luce la loro primogenita Maria Rosa.
Circondata dall’immenso affetto di tutta la comunità spadolese, dai figli, ma soprattutto dai suoi 17 nipoti e 22 pronipoti, ieri nonna Maria Rosa Tassone ha spento le cento candeline della sua torta di compleanno. Una domenica particolare, dunque, soprattutto per la grande festa organizzata dalla famiglia che ha brindato con lei in onore del gioioso centenario. Ma a stringersi attorno a Maria Rosa è stata tutta la cittadinanza spadolese, che già nel corso della mattinata si è raccolta nella chiesa della Minerva, dove per l’occasione il parroco Don Bruno La Rizza ha celebrato la Santa Messa. Numerosi gli omaggi arrivati a giusta commemorazione dell’illustre traguardo. Nonna Maria Rosa, consorella della locale Confraternita, ha ricevuto dal seggio priorale una targa ricordo, mentre il primo cittadino Giuseppe Barbara – dopo aver espresso gli auguri a rappresentanza di tutta la comunità – ha consegnato alla nonnina centenaria un quadro celebrativo della prestigiosa meta, così come lo stesso parroco Don Bruno che a conclusione della funzione religiosa ha omaggiato Maria Rosa Tassone con l’effigie sacra raffigurante il Santo protettore di Spadola, San Nicola. Subito dopo, i familiari hanno accolto tutta la comunità presso l’abitazione della simpatica nonnina, dove – fra l’entusiasmo dei presenti ed al cospetto di un ricco buffet di dolci – sono stati celebrati i doverosi festeggiamenti per un così eccezionale traguardo.
Maria Rosa Tassone è nata, dunque, a Spadola il 25 gennaio 1915. Prima di sei figli, di cui però attualmente sono in vita solo le sorelle Maria Stella, di 97 anni, e Brunina, di 75enne che vive a New York. Nel 1931 sposa, all'età di 16 anni, Vitantonio Tassone – bovaro del luogo – figlio di Bruno e Michela Papa. Dalla loro unione nascono cinque figli: Bruno (scomparso di recente), Maria Rosaria, Nicola, Stella, che vive in Canada, e Giuseppantonio (scomparso prematuramente nel 2006). Maria Rosa è stata moglie, e continua ad essere madre e donna esemplare. Ha sempre vissuto a Spadola, dove insieme con il marito si è occupata della coltivazione delle terre e della vendita porta a porta del latte prodotto dalle mucche di loro proprietà, contribuendo così al sostentamento della famiglia. Erano quelli, nel pieno svolgimento del secondo conflitto mondiale, anni duri e difficili per tutti. Tuttavia, a differenza di altri casi, la sua famiglia non ha mai sofferto quella povertà tipica del momento storico che tanto attanagliava gran parte della popolazione.
Dal marito non si è mai separata per lunghi periodi, coppia molto unita e affiatata che condivideva quotidianamente focolare e lavoro. L'unica volta che si allontana, nel marzo 1979, lo fa per recarsi in Canada, per stare vicina alla figlia partoriente, e dove il marito l'avrebbe dovuta raggiungere qualche settimana dopo, ma muore a pochi giorni dalla partenza della moglie, a seguito di un tragico incidente stradale, avvenuto il giorno successivo ad un altro incidente occorso al nipotino Vitantonio. Maria Rosa, dunque, per tutto il corso di questi suoi cento anni si è dovuta dividere tra episodi dolorosi, come appunto la perdita del caro marito avvenuta nell'unico momento della loro unione coniugale in cui si erano separati, ma anche quella dei figli Giuseppantonio, che viveva in Canada, e del primogenito Bruno che, invece, era residente a Serra San Bruno e già in adolescenza aveva vissuto il dramma della perdita anatomica della mano destra. Numerose, d’altro canto, sono state le gioie e le soddisfazioni, come i matrimoni dei figli che le hanno regalato tanti affettuosi nipoti e pronipoti.
Grandi festeggiamenti quindi ieri in casa Tassone, per il centenario della simpatica nonna Maria Rosa, che, con il sorriso sulle labbra, ha tagliato il prestigioso traguardo del secolo di vita, attorniata dall’affetto dei figli, dei parenti e degli amici. Un momento eccezionale suggellato dal tradizionale taglio della torta, una giornata che resterà per lungo tempo impressa nella memoria di tutta la comunità spadolese.
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