Il provvedimento e' stato emesso dal Gip su richiesta della Dda di Catanzaro, a conclusione di un’attività investigativa utile ad evidenziare un presunto e consistente squilibrio tra il valore dei beni oggetto di sequestro ed i redditi dichiarati dagli indagati. La requisizione ha infatti interessato proprietà ammontanti a tre milioni di euro. Tra questi figura un market per la rivendita di prodotti alimentari ed una struttura alberghiera di Stefanaconi, con annesso ristorante e distributore di carburante.

Le proprietà sequestrate sarebbero riconducibili a esponenti di spicco della 'ndrina “Patania”, ritenuti responsabili dei reati di associazione mafiosa, omicidi, usura, estorsione e danneggiamento, commessi con l'aggravante dei metodi mafiosi. Il sequestro di questa mattina è frutto, dunque, delle operazioni denominate “Gringia”, “Dietro le quinte” e “Romanzo Criminale”, che già avevano condotto all’esecuzione di 22 decreti di fermo e di 25 ordinanze di custodia cautelare, e grazie alle quali i carabinieri hanno fatto luce su una spietata faida che vede i Patania – appoggiati dalla famiglia egemone dei Mancuso di Limbadi – contrapposti al gruppo emergente della “Società di Piscopio”, intento – secondo gli inquirenti – a stravolgere la gerarchia dei clan del Vibonese. La cruenta faida, ad oggi, è stata contrassegnata da cinque omicidi e sei tentati omicidi.