Martedì, 07 Aprile 2015 19:18

Simbario, Tassone ricoverato all’ospedale di Soverato. I parenti: ‘Grazie a tutti per il sostegno’

Scritto da Salvatore Albanese
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Contrariamente rispetto a quanto inizialmente riportato, a dimostrarsi fondamentali per il buon esito delle ricerche di Bruno Tassone, il 51enne residente a Simbario che nella giornata di ieri si era addentrato nelle montagne di località “Lacina” perdendo l’orientamento, sarebbero stati Domenico Lacaria (di Spadola) e Vincenzo Romano (di Simbario).

I due, di buonora, si erano recati sul punto della scomparsa proprio per dare il loro apporto alle ricerche in corso, che intanto i militari della Stazione dei Carabinieri di Serra San Bruno, del Commissariato di Polizia, quelli del distaccamento dei Vigili del Fuoco e della Guardia Forestale, così come molti altri semplici cittadini volontari, stavano praticando incessantemente, e dalle prime ore di questa mattina anche con l’ausilio di un elicottero e di alcuni cani dell’unità cinofila. Ma sarebbe stata, quindi, l’esperienza di Romano e Lacaria e la loro conoscenza dei labirintici sentieri del bosco della Lacina, a giocare un ruolo fondamentale per il ritrovamento di Tassone, rinvenuto ancora in stato confusionale, con alcune ferite sul corpo, scalzo e con pochi vestiti addosso.

L’uomo, che da tempo soffre di una forte depressione, ieri, giorno di “Pasquetta”, pochi minuti dopo essersi accorto di aver perso la strada che lo avrebbe dovuto ricondurre al punto di partenza, in aperta boscaglia, aveva tentato di contattare alcuni parenti per avvertirli dell’emergenza di cui stava, suo malgrado, trovandosi protagonista. Particolare questo che aveva quindi scongiurato fin da subito ogni potenziale ipotesi di allontanamento volontario. Ma a rispondere reiteratamente era stata la segreteria telefonica e, di conseguenza, Tassone aveva deciso di contattare il 112, ricevendo la risposta della Stazione dei Carabinieri di Soverato, proprio perché finito ormai nella zona in cui si estende la boscaglia che dalle Serre conduce verso la jonica catanzarese.

Telefonicamente Tassone aveva raccontato agli uomini dell’Arma di riuscire a scorgere un solo particolare significativo tra il fitto verde degli alberi: una delle tante pale generatrici di energia eolica presenti nel territorio montano del comune di Brognaturo. Ciò nonostante le ricerche si erano dimostrate vane per tutto il corso della notte, già avviate dai parenti dell'uomo, ma anche da diversi amici e concittadini organizzati in diverse squadre di volontari e da una nutrita schiera di forze dell’ordine. Alle 5 del mattino, ormai rassegnato, il cugino Luigi Barbara aveva deciso di sporgere denuncia per scomparsa, ma fortunatamente lo stesso parente dopo qualche ora, nella tarda mattinata di oggi, lo aveva potuto finalmente riabbracciare.

«Sono scoppiato in lacrime per la gioia, temevo di non ritrovarlo più vivo. Un grande ringraziamento va a tutti quelli che si sono adoperati per le ricerche, in primis ai due amici che lo hanno ritrovato Lacaria e Romano, ma anche agli altri numerosi volontari, alle forze dell’ordine, al sindaco Ovidio Romano e a tutti quelli che ci hanno dato una mano» ha fatto sapere, ancora commosso, il cugino Luigi Barbara.

Intanto, Bruno Tassone, è stato ascoltato in caserma qualche minuto dopo il ritrovamento e poi condotto subito all’ospedale di Soverato, dove è al momento ricoverato nonostante le sue condizioni di salute non sembrano destare particolari preoccupazioni.

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