Negli ultimi mesi, però, la società di proprietà della famiglia Poletto è balzata agli onori della cronaca per un'altra questione, riguardante il futuro di alcuni lavoratori che operano all'interno dell'azienda.

Una vicenda complessa, iniziata precisamente a fine luglio, quando la società – nella quale operano più di 30 lavoratori - ha notificato alla Flai Cgil, guidata da Battista Platì e Bruno Costa – rispettivamente segretario provinciale e regionale dell'organizzazione sindacale – una lettera nella quale, in sostanza, si annunciava l'avvio delle procedure per un licenziamento collettivo di 8 lavoratori a tempo indeterminato. La Flai Cgil, considerata la gravità della situazione, ha quindi chiesto un incontro, svoltosi poi ad agosto, per capire le ragioni di questo licenziamento e, da parte sua, l'azienda ha spiegato che ci sarebbe un esubero all'interno della segheria di 8 elementi, di cui 2 operanti all'interno della centrale a biomassa e 1 impiegato. L'organizzazione sindacale si è messa all'opera, attivando tutte le procedure possibili previste dalla normativa vigente, al fine di scongiurare questa ipotesi. Si è, poi, svolto un altro incontro, nel corso del quale la Flai ha proposto alla “Foresta” una sorta di riorganizzazione interna ed, in particolare, è stata avanzata la possibilità di utilizzare alcuni ammortizzatori sociali riguardanti l'agricoltura. Possibilità, questa, subito accantonata dal proprietari per i quali, invece, l'unica soluzione era quella di ridurre il contratto e far passare questi 8 lavoratori a tempo determinato, attuando così una sorta di flessibilità. Alla fine, però, dopo aver espletato tutte le formalità e dopo aver interpellato anche i lavoratori, la Flai Cgil non ha ritenuto opportuno accettare tali richieste.

Negli ultimi giorni, inoltre, ci sarebbero state anche altre riunioni con l'azienda che, comunque sia, si sono concluse con un nulla di fatto.

La vertenza, quindi, adesso si sposterà alla Regione Calabria, presso l'assessorato al Lavoro, dove la speranza è che si possa scrivere una pagina positiva per il futuro di questi padri di famiglia che, da un giorno all'altro, rischiano seriamente di rimanere senza un posto di lavoro.