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Bisognerà agire in fretta, così come negli ultimi otto anni non si è stati in grado di fare, perché questa volta sulla testa della Calabria a pendere è la spada di Damocle del Ministero dell’Economia e delle Finanze, pronto – per conto dell’Unione europea – a esigere il dovuto anche alla nostra Regione, incapace, ad oggi, di provvedere alla bonifica di 43 discariche abusive.
La Calabria sfiora infatti il gradino più alto delle regioni che si sono viste comminare sanzioni da parte dell’Unione europea per il mancato rispetto della direttiva comunitaria in materia di discariche abusive. Ha fatto “meglio” solo la Campania, che “vanta” 48 siti da bonificare. Il provvedimento era già arrivato nel 2007, con una sentenza emessa dalla Corte di Cassazione europea che aveva, in tutto il territorio nazionale, indicato i 218 siti sui quali agire “tempestivamente”. Ben 43 di questi si trovano dunque in Calabria, circa il 20% del totale. Tradotto in soldoni, alla nostra Regione toccherebbe quindi corrispondere una somma di 40milioni di euro. A darne conferma è stato il presidente Mario Oliverio, ma anche il ministro dell'Ambiente Galletti che, in audizione in commissioni congiunte Politiche Ue e Ambiente, ha spiegato: «Le somme delle sanzioni pagate dallo Stato Italiano sono oggetto del diritto di rivalsa da parte del Mef nei confronti delle Regioni, secondo gli importi a ciascuno spettanti computando le discariche di pertinenza secondo quanto disposto dall'art. 43, legge 234 del 2012».
L’Europa chiede, inoltre, un netto cambio di tendenza in tema di gestione dei rifiuti, reso possibile, magari, anche dal corretto utilizzo delle risorse comunitarie dalla nuova programmazione 2014-2020. Per quel che riguarda la disposizione territoriale delle 43 discariche, 3 di queste sono ubicate nel territorio delle Serre: a Gerocarne, ad Acquaro e a Sorianello. Alle quali se ne aggiungono altre quattro in tutta la provincia di Vibo: Joppolo, Pizzo, Ricadi e San Calogero.
Le altre sono, nel cosentino, ad Amantea, Belmonte Calabro (2), Caloveto, Campana, Colosimi, Falconara Albanese, Firmo, Laino Castello, Longobardi, Maierà, Malito, Mendicino, Mormanno, Pietrapaola (2), Sangineto, Tortora, Verbicaro e Villapiana. In provincia di Crotone si conta, invece, una sola discarica, quella di Umbriatico, mentre i siti abusivi nel Catanzarese si trovano nei territori comunali di Badolato, Davoli, Gizzeria, Isca sullo Jonio, Magisano, Maida, Martirano, Martirano Lombardo, Petronà, San Floro, Sellia e Soveria Simeri (2). Per il reggino l’unica discarica abusiva individuata è situata invece nel capoluogo di provincia Reggio Calabria.
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