Giovedì, 17 Settembre 2015 14:48

Una megadiscarica tra Vallelonga, San Nicola e Vazzano: il 're della monnezza' torna nel Vibonese

Scritto da Redazione
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Il "re della monnezza" Manlio Cerroni, imprenditore che per oltre 30 anni ha avuto in mano la gestione dei rifiuti nella Capitale, pare non abbia alcuna intenzione di fermarsi e, nonostante i guai giudiziari che lo hanno coinvolto nel gennaio 2014, continua a rimanere molto attivo nel settore, tanto che starebbe provando a sbarcare in Calabria. 

Nel Vibonese, in particolare, dove Cerroni aveva già provato a realizzare una discarica da 7,5 ettari a Stefanaconi, piccolo comune alle porte di Vibo, senza però riuscirci. 

L'“ottavo re di Roma”, però, ora ci riprova, sempre in provincia di Vibo: la Formica Ambiente s.r.l., società del gruppo che fa capo all'imprenditore romano, ha infatti depositato un progetto che prevede la realizzazione di una discarica nel territorio del comune di Vallelonga, paesino situato tra le Serre e la valle del Mesima. L'impianto - secondo quanto riportato dal Corriere della Calabria - dovrebbe sorgere in località Cucuzzella, nei pressi di una cava di sabbia, e si collocherebbe a 2,9 km dal centro abitato di Vallelonga, a 2,6 km da San Nicola da Crissa e a 2,2 km da Vazzano. Poco distante dal sito sorge già un impianto di compostaggio della società Eco Call che genera non pochi malumori negli abitanti della zona per gli odori non proprio piacevoli che sprigiona nell'area circostante. Un impianto, quello di Vallelonga, che sarebbe destinato al conferimento di rifiuti speciali non pericolosi e riguarderebbe, nello specifico, un unico lotto di terreno dell'estensione di 61mila metri quadrati, su cui potranno essere abbancati 1.300.000 metri cubi di rifiuti. Nel presentare il progetto, la società romana fa sapere che si punta a «sanare» le carenze del Vibonese rispetto ai dettami del Piano regionale rifiuti – datato 2007 ma tuttora in vigore – che prevede che in provincia ci siano invasi di discarica per una capacità complessiva di 800.000 mc. La zona, come specificato in uno studio di impatto ambientale commissionato dalla stessa società, sarebbe «priva di coltivazioni», ma chi conosce il territorio in questione sa che su quei terreni ci sono degli uliveti e che a qualche centinaio di metri dal luogo in cui dovrebbe sorgere la discarica scorre il fiume Mesima. Il Certificato di destinazione urbanistica emesso nel marzo scorso identifica il sito come Area E "Agricola". Il luogo scelto dalla Formica Ambiente, su cui insistono terreni privati, non ricade nel perimetro del Parco regionale delle Serre i cui confini sono comunque distanti pochi chilometri. Stando alle carte prodotte dalla società sull'area non ci sarebbe alcun vincolo paesaggistico, mentre sulla zona c'è un «vincolo idrogeologico in elaborazione». L'intero territorio di Vallelonga, poi, ricade – come quasi tutta la Calabria centro-meridionale – in zona sismica 1 (alto livello di pericolosità). E non è da trascurare il fatto che nella stessa area, nel giro di pochi chilometri, è già attivo l'impianto di Vazzano (Eco Call) e si sta realizzando la centrale a biomasse di Enel Green Power a San Nicola. 

Da qui, dunque, nascono le forti perplessità dei cittadini dei Vallelonga, già espresse durante un'assemblea pubblica tenutasi il 3 settembre scorso. 

Anche il primo cittadino, Abdon Egidio Servello, non è del tutto convinto dell'ipotesi di realizzare una discarica e, per questo, ha già coinvolto alcuni esperti del settore per indagare rischi e possibili conseguenze della realizzazione dell'impianto.

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