Cinque i destinatari dei provvedimenti restrittivi emessi dal gip di Catanzaro. Tra questi ci sono anche Rosario Battaglia, Rosario Fiorillo e Raffaele Moscato, presunti responsabili dell'omicidio del presunto boss Fortunato Patania, ucciso nel settembre di di quattro anni fa a Vibo e che, di fatto, ha aperto la guerra in atto tra le due famiglie. Per gli altri due, invece (Annunziato Patania e Michele Fiorillo), il gip ha disposto l'obbligo di firma. Gli indagati dovranno adesso rispondere a vario titolo dei reati di omicidio, porto abusivo di armi, favoreggiamento e rapina, aggravati del metodo mafioso. Nello specifico, Battaglia è accusato di essere il mandante dell'omicidio, Moscato l'esecutore materiale mentre Fiorillo avrebbe in sostanza agevolato la fuga dei killer dopo l'agguato. E' di favoreggiamento, invece, l'accusa che grava nei confronti di Michele Fiorillo e Annunziato Patania. 

Tutto, dunque, è iniziato nel 2011, quando Patania fu freddato in un distributore di benzina alle porte di Piscopio con 14 colpi d'arma da fuoco. E, di fatto, è stata proprio l'uccisione del capo indiscusso dell'omonimo clan a scatenare la faida in atto tra le famiglie dei Patania e quella dei Piscopisani. Faida che, in poco più di dieci mesi, ha provocato cinque omicidi e sei tentati omicidi.

I dettagli dell’operazione portata a termine stamane saranno resi noti nel corso di un'apposita conferenza stampa, in programma per le 11.30, presso la Questura di Vibo.