Commentando l’esito del primo turno delle elezioni di Catanzaro, a proposito di alleanze e intramontabili trasversalismi, Antonio Ricchio ha scritto sulla Gazzetta del Sud che il capoluogo resta la città «dove tutto si tiene». È anche il luogo in cui si esaltano allo stesso modo e con gli stessi toni Mimmo Rotella, Palanca e il “morzello”. E dove un fotografo come Angelo Maggio, a differenza dell'artista che creava i suoi famosissimi décollage, osserva e immortala, come in questo scatto (paragonabile a un editoriale), ciò che il caso e le intemperie generino su un muro con dei manifesti elettorali sovrapposti e lacerati.

"Fotologhie" è una rubrica settimanale curata da Salvatore Federico e Angelo Maggio. Il primo vive e lavora a Serra San Bruno (qui i suoi reportage), il secondo a Catanzaro (qui il sito dedicato ai suoi scatti sul "non finito calabrese"). Il titolo della rubrica parte dal termine "logos" (in greco antico: λόγος, lógos, corrispondente al latino verbum e all'ebraico דבר davar), deriva dal greco légο (λέγω), che significa scegliere, raccontare, enumerare, parlare, pensare. Maggio e Federico non sono fotografi da cartolina. Una foto, secondo loro, deve far nascere qualcosa in chi la osserva.

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