mini zaffinoealbanoIl Futsal Serra prosegue nella lunga striscia di vittorie consecutive, vincendo in casa contro la Silver City, squadra ben organizzata che ha dimostrato di non meritare il posto che occupa in classifica. I ragazzi di mister Pisani, però, non hanno alcuna intenzione di vedersi soffiare il primo posto e sabato prossimo i biancoverdi osserveranno il turno di riposo, con la certezza che – anche in caso di successo del Five Falerna – riuscirebbe a mantenere comunque il primato solitario.

Il tecnico di casa decide di schierare in campo dal primo minuto Carrera tra i pali, poi Albano centrale di difesa, Domenico Zaffino e Ciconte laterali, mentre Franzè è l’unico giocatore in avanti.

Pronti, via, ed il Futsal Serra sblocca il risultato dopo appena quattro minuti: calcio d’angolo dalla destra di Ciconte, palla in mezzo e Domenico Zaffino (foto sotto) si fa trovare pronto spedendo il pallone in rete. Giusto due minuti ed arriva anche il raddoppio: questa volta, però, ad andare in gol è Franzè, che ripaga dunque la fiducia del mister sfruttando nel migliore dei modi un assist di Zaffino, dopo una ripartenza del numero 2 del Futsal Serra dalle proprie retrovie. All’11? la Silver City si fa sotto ed accorcia momentaneamente le distanze con Argento che approfitta di una respinta corta di Carrera e ribatte in porta per il 2 a 1. Dal 28? al 30?, però, la forza incontrastabile della capolista si abbatte come un ciclone sugli ospiti: praticamente, nel giro di un minuto e mezzo i padroni di casa vanno in rete prima con Carchidi, poi con Domenico Zaffino e, a tempo quasi scaduto, con Ciconte. Il primo tempo, dunque, si chiude sul risultato di 5 a 1.

Ad inizio ripresa, Pisani conferma 4/5 della formazione scesa in campo dall’inizio, con la sola eccezione di Franzè. Al suo posto il tecnico si affida a Carchidi, che ha ben figurato nelle partite precedenti.

Al 6? il direttore di gara concede un calcio di rigore alla Silver per atterramento in area di Carrera su Molinaro. Della battuta si incarica De Luca che non sbaglia (5 a 2).

La gioia del gol per i catanzaresi dura pochissimo: all’8?, infatti, Carchidi batte per la seconda volta il portiere ospite.
Prima del triplice fischio finale, Franzè serve a Domenico Zaffino la palla del 7 a 2. Nei minuti di recupero, a nulla è servito per il risultato il gol della Silver, utile soltanto a rendere meno amara la sconfitta.
Nonostante i due legni colpiti nella ripresa, gli ospiti non hanno mai dimostrato di poter impensierire più di tanto la capolista. Il risultato, in sostanza, non è mai stato in discussione.

Sabato prossimo, il Futsal Serra osserverà il turno di riposo. Già mercoledì, però, i biancoverdi si alleneranno nella struttura di via San Brunone.

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mini carchidiIl Futsal Serra, ormai, ci ha preso gusto. Vince la settima vittoria di fila e archivia il 2013 con sette successi, zero pareggi e zero sconfitte. Di tutto rispetto anche il numero delle reti messe a segno (47), così come quelle subite (10). Sabato la squadra di mister Gerardo Pisani ha affrontato tra le mura amiche la Tegola Canadese, nella sfida valida per il recupero della quarta giornata di campionato, che era stata rinviata a fine novembre dal Comitato regionale Calabria della Lnd per l'allerta meteo che colpì qualche settimana fa l'intera regione. L'incontro ha visto i padroni di casa imporsi sugli ospiti con il risultato finale di 7 a 1. 
 
Contro i catanzaresi, Pisani si affida ancora una volta al modulo a rombo, con Carrera tra i pali; poi Albano centrale di difesa; i due esterni Ciconte e Domenico Zaffino, mentre Franzè viene schierato in avanti.
 
Il risultato si sblocca soltanto all'11' del primo tempo, quando il neo entrato Carchidi è bravo a superare Frustaci con un potente diagonale sul secondo palo. Intorno al quarto d’ora il Futsal Serra raddoppia: Ciconte si invola verso la porta, lascia sul posto il portiere e sigla il momentaneo 2 a 0. Dopo circa tre minuti, è sempre Carchidi a rendersi protagonista. Questa volta il numero 9 biancoverde concretizza di testa un assist di Ciconte a porta sguarnita.
 
Le squadre, dunque, vanno a riposo con il Futsal Serra in vantaggio per 3 a 0. 
 
Ad inizio ripresa, la Tegola Canadese accorcia le distante con Scarfone su assist di Grande. Nell’azione dal quale è scaturito il gol, però, era alquanto evidente il fallo del numero dieci ospite su capitan Albano. L’arbitro non è stato dello stesso parere ed ha lasciato proseguire consentendo dunque a Canino e compagni di rifarsi sotto.
Le speranze degli ospiti di ribaltare lo svantaggio, si infrangono al 7? della ripresa: lancio lungo di Carrera con le mani; la palla viene toccata dal portiere della Tegola per poi finire in rete.
 
Al 23? arriva anche il quinto gol ed a firmarlo ci pensa sempre il solito Carchidi, che si ripete poco prima del termine (quattro gol dunque per il giovane classe ’95, a dimostrazione anche dell’ottimo periodo di forma che stra attraversando). In mezzo la rete di Domenico Zaffino con un tiro da fuori area.
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mini lupoFrancesco Gerace, 48 anni originario di Arena, ma da tempo residente in Emilia, è rimasto tragicamente vittima di un incidente stradale - verificatosi ieri sera alle porte di Bologna - dalla dinamica a dir poco paradossale. È accaduto attorno alle 22, quando l’uomo ha impattato, con il paraurti anteriore della sua auto, un lupo che aveva inaspettatamente attraversato la carreggiata dell’autostrada A1 Milano-Napoli, all’altezza di Sasso Marconi. La vittima era alla guida della sua Fiat Punto, quando, in seguito all’urto con l’animale, è sceso dall’auto per sincerarsi dell’accaduto. Ma l’uomo, una volta uscito dal mezzo, è stato travolto da un’altra auto, una Volkswagen Polo, il cui conducente ha riportato ferite di entità media e risulta attualmente ricoverato in ospedale. Sul posto si sono precipitati gli agenti della Polstrada ed il personale del 118.

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mini assedio_bimbi10xvizzarroI numeri e la qualità della partecipazione alla giornata di mobilitazione del 19 ottobre mostrano, senza ombra di dubbio, che le strategie di panico messe in atto dai mass media nei giorni precedenti non hanno funzionato. Il messaggio del terrore non ha tenuto la gente a casa. “Roma blindata, zona rossa per i cortei della paura”; “I black block invadono Roma”. Questo è quanto si leggeva su alcune prime pagine di giornali nazionali. Un giorno prima addirittura l'arresto di 5 “professionisti del terrore”. In realtà le strade di Roma sono state invase da un multiculturalismo mai visto prima. C'erano anche tanti cittadini di etnia rom, con tanto di famiglia al seguito.

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mini mediciNon c’è la disponibilità di un posto letto. Non c’è quasi mai la disponibilità dell’autoambulanza per soccorrere il paziente o trasferirlo in un altro ospedale. Non c’è neanche un adeguato livello di professionalità, in grado di dare indicazioni appropriate sullo stato di salute di chi si rivolge al presidio, vista la precarietà in cui oggi lo stesso personale sanitario è costretto a lavorare. Non c’è una diagnostica accurata. C’è solo la morte. Questa volta è toccato a una donna serrese di 55 anni, madre di due figli, che purtroppo - dalle prime ore dell’alba di ieri - non c’è più.

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SERRA SAN BRUNO - Avrebbe avvertito dei forti dolori addominali e, una volta giunta al Pronto Soccorso, i medici gli hanno inizialmente somministrato una flebo e, dopo una serie di accertamenti, è stata rimandata a casa. Alle prime luci dell'alba, però, è deceduta. Vittima di un presunto caso di malasanità è una donna di 55 anni, S.R., di Serra. I familiari, ieri sera, hanno lanciato l'allarme chiamando il 118, ma l'ambulanza in dotazione all'ospedale 'San Bruno', in quel momento non era disponibile, perchè impegnata in un'altra emergenza. 

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mini ospedale_serraSERRA SAN BRUNO - Proprio mentre impazza la bagarre mediatica per i paventati tagli al Sistema Sanitario Nazionale - operati nell’ambito dell’imminente “legge di stabilità” varata dal governo Letta - nel territorio delle Serre calabre si registra l’ennesimo caso che mette in evidenza tutti i limiti di un comparto ormai al collasso. Infatti dopo il fatto emblematico dello scorso giugno – quando Bruno Pelaggi, pensionato 80enne serrese, morì nel cortile di un supermercato a soli 100 metri di distanza dal locale nosocomio attendendo i soccorsi per oltre 40 minuti – questa volta si è registrato un nuovo episodio con un seguito per fortuna non altrettanto tragico ma comunque anche questo frutto di dinamiche a dir poco ambigue.

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mini francescomaioloSi è spento ieri sera, dopo una lunga malattia Francesco Maiolo, uno degli artisti contemporanei più noti ed apprezzati dalla critica artistica internazionale. Nato a Nardodipace, fra le due guerre, nella Calabria marginale e difficile degli anni ‘40, trascorse proprio nell’ormai spopolato centro montano delle Serre, i primi diciassette anni della sua vita. Poi, nel dicembre del 1957, si vide costretto a lasciare le amate montagne calabre per inseguire diverse occasioni di lavoro, ma senza mai trascurare – nel tempo libero – la sua grande passione per la pittura. Fin da giovanissimo continua a coltivare il suo estro da autodidatta, mentre la vita lo porta prima a Roma e poi, nel 1963, a Torino. 
 
Dopo soli tre anni, una volta ambientatosi nel capoluogo piemontese, inizia l’attività espositiva con la prima mostra alla galleria Robert Philip di Parigi e successivamente proprio alla galleria Viotti di Torino. Dieci anni dopo Maiolo è già per la critica un professionista, tanto che nel ’74 viene selezionato dalla Publinter di Milano per curare e realizzare la campagna pubblicitaria della Motta e nel ‘76 inizia a collaborare con la casa editrice Salani di Firenze per l'illustrazione de "I Vangeli". Nello stesso anno viene invitato per la prima volta in Jugoslavia dove esegue un’opera per il Museo di Slatar. Esperienza che ripeterà nel ’79 sempre in terra slava, ma questa volta presso il Museo di Trebnje. 
 
Le sue opere verranno scelte poi nel corso degli anni dalla Fabbri Editori, per le illustrazioni dei racconti di Gianni Rodari e Corrado Alvaro, in alcuni testi didattici per i ragazzi delle scuole elementari, nonché per la prima pagina della raccolta "Storia degli Italiani".
 
Maiolo si è spento dopo una lunga malattia lasciando però una traccia indelebile nella storia dell’arte moderna internazionale. Una carriera di altissimo livello arricchita da numerosissime personali sia in Italia che all'estero, che lo hanno visto raccogliere apprezzamenti nelle più rinomate fiere d'arte, come quelle di Bologna, Firenze, Padova e Ginevra. La sua vita, così come le sue straordinarie opere, sono state più volte oggetto di documentari e servizi curati dalla Rai o da altre emittenti televisione nazionali, che hanno dedicato, in più occasioni, ampio spazio ai suoi capolavori, molti dei quali oggi sono divenuti proprietà dei migliori collezionisti privati di tutto il mondo: in Italia, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Australia, Stati Uniti, Giappone e Canada.
 
Eraldo Di Vita, per la sua cultura artistica “istintiva”, paragonava Francesco Maiolo a Ligabue, Metelli e Gauguin, mentre Tonino Rivolo lo considerava un artista capace di “cogliere la mappa interiore dell’anima e delle emozioni”. In molte delle sue opere emerge soprattutto un forte attaccamento ai luoghi d’origine: “L'artista riveste la sua terra natia di una ricchezza accentuata, quasi  fantastica, per coprire il dolore del distacco di coloro che se ne vanno, la solitudine di quelli che rimangono” diceva di lui Gartnar.
Francesco Maiolo verrà quindi ricordato per uno stile unico nella gestione del colore e delle mescole, che in continua evoluzione da oltre quarant'anni, lo rende uno degli artisti più apprezzati dei nostri tempi. Capace di dare sempre un tocco fiabesco ai suoi capolavori armoniosi, puri e sciolti. 
 
 
 
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mini le_ali_dipinteContinua il cammino culturale dell’associazione ‘il Brigante’ che dopo gli appuntamenti della primavera scorsa, nella propria sede a Serra San Bruno, riprende il percorso dedicato alle opere letterarie. 
 
Alle 18.30, il prossimo venerdì 11 ottobre, sarà la volta della scrittrice Simona Musolino e del suo primo libro ‘Le ali dipinte’. Il volume, edito da ‘Sensibili alle Foglie’, racconta una storia di riscatto che vede protagonista una donna ribelle per natura, incapace di conformarsi agli stereotipi, di arrendersi agli abusi, alle ingiustizie e alla violenza, ma che – soprattutto - non accetta di appartenere ad altri se non a sé stessa. In un percorso di vita difficile che parte dall’infanzia in una terra di periferia, in Sicilia - con una madre indolente e rancorosa ed una sorella vittima di violenza – fino alla “nuova” vita che la vede divisa tra le esperienze di Milano e Roma. Fra il Leoncavallo ed il freddo dell’indifferenza capitolina, ma sempre in un percorso tormentato, condito di sconfitte e delusioni ma anche e soprattutto dalla tenacia e dalla incontenibile voglia di non arrendersi, di non smettere di lottare. Una donna, prima di tutto, con un destino segnato da aborti, violenze, fallimenti matrimoniali, un figlio tanto amato quanto inatteso, lavori difficili e case da occupare. Una donna emigrante, emarginata e ribelle capace ogni volta di rialzarsi.  
 
Alle 20 e 30, seguirà la consueta cena sociale organizzata come ogni venerdì dal sodalizio. 
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mini enzovelloneDai personaggi che hanno fatto la storia della politica italiana, a quelli simbolo nella lotta alla mafia, passando anche da chi, come Del Piero e Maradona hanno, seppur con sfumature diverse rappresentato il calcio italiano. Sono tanti i volti rappresentati nella mostra di pittura di Nazzareno Vellone, inaugurata lunedì scorso presso la biblioteca comunale e aperta fino al prossimo 31 agosto. Presenti anche volti dello spettacolo e della Chiesa. Ma non poteva mancare sicuramente quello di Enzo Vellone, fratello dell' artista  penna storica de 'Il Quotidiano della Calabria', scomparso qualche anno addietro. 'Nel bene e nel male' è stato il titolo scelto da Nazzareno Vellone, per inaugurare una delle sue tante personali di pittura, dedicata al compianto fratello. Un titolo scelto non a caso, in quanto i personaggi rappresentati hanno caratterizzato sia nel bene che nel male la vita dell' artista, che ha preso spunto anche da una celebre canzone di Cristiano De Andrè. La tecnica utilizzata è quella della pitscultura, ovvero pittura e scultura allo stesso tempo. Ancora una volta, dunque, Vellone sfoggia tutta la sua professionalità e creatività. Ma quella che sarà aperta fino a fine agosto, però, non è soltanto l'unica mostra dell' artista che, in questi anni, ha avuto l'onore di ricevere apprezzamenti dai maggiori critici italiani. Primo fra tutti Vittorio Sgarbi, il quale in occasione della personale di pittura organizzata dal Comune di Zavattarello, in provincia di Pavia, nel 2009, ha deciso di essere presente e ammirare le opere dell' artista serrese.

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