mini auto_incendiata_peugeotPer come si è sviluppato il rogo è quasi certa l'origine dolosa del gesto. Sull'accaduto, però, stanno indagando i carabinieri della locale Compagnia, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone. Nella tarda serata di ieri, intorno alle 23 e 30, in pieno centro storico a Serra San Bruno, in prossimità di piazza Scaramozzino, sono state date alle fiamme tre autovetture: una Peugeot 307 - che ha subito i danni maggiori - di proprietà di D.P., operario; un fuoristrada Toyota di proprietà di G.A., operaio ed una Fiat Punto di proprietà di A.C., lavoratore di pubblica utilità. 

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pendolariÈ risaputo da tempo quanto già fosse complicato per molti studenti delle Serre alzarsi alle prime luci dell’alba, per correre in fretta e furia verso la fermata dell’autobus più vicina ed attendere - alla mercé delle intemperie meteorologiche - l’arrivo di un pullman utile a condurli verso le scuole site a Vibo Valentia. Ogni mattina costretti ad affrontare decine e decine di minuti di viaggio, in abitacoli “disumani”, quasi mai di ultima generazione e quasi sempre strapieni di passeggeri. Per poi precipitarsi, trascorse le sei canoniche ore di lezione, ancora di corsa verso l’autostazione più vicina per risalire a bordo dello stesso autobus disponibile, questa volta per il viaggio di ritorno, a trasportare gli studenti in direzione opposta, verso - finalmente - un lauto e meritato pranzo caldo.

È la storia che accomuna la maggior parte degli studenti pendolari residenti nei più disparati angoli del Vibonese – molti dei quali stanziati nella zona montana delle Serre - che, con cadenza quotidiana, si dirigono appunto dai paesi interni verso il capoluogo di provincia per prendere parte alle lezioni scolastiche in svariati istituti d’istruzione secondaria. Una missione resa oggi ancora più dura dal corposo rincaro apportato di recente dalla Regione Calabria sui prezzi dei biglietti per il viaggio. «Se in tempi celeri la Regione non ci verrà incontro - hanno dichiarato gli studenti – molti, che appartengono a famiglie che si trovano in particolari difficoltà economiche, potrebbero addirittura essere costretti presto a lasciare gli studi».

La vita degli alunni fuorisede si scandisce in modo molto diverso da quella dei coetanei che invece vivono nella stessa città in cui sono presenti gli edifici scolastici, ma tutti assieme hanno protestato ieri mattina in una manifestazione pubblica organizzata proprio a Vibo per reclamare contro il caro-ticket posto in essere da qualche settimana dalla Regione. La manifestazione sembrava avesse sortito le prime conseguenze sperate, tanto che questa mattina il Commissario straordinario della Provincia di Vibo Valentia, Mario Ciclosi, aveva ufficialmente accolto una delegazione degli studenti vibonesi pendolari, provenienti dai 49 comuni della provincia. L’incontro, alla fine, si è effettuato però solo a titolo informativo, proprio perché in realtà l’ente provinciale non ha alcuna competenza in merito. Piuttosto, per far fronte alle legittime istanze sollevate dagli studenti, il pallino – si spera – possa già nei prossimi giorni passare in mano direttamente ai dipartimenti competenti della Regione Calabria.

 

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mini SSL20424SERRA SAN BRUNO - Avrebbe più volte minacciato la vicina di casa e, dopo reiterati atteggiamenti, è stato tratto in arresto per il reato di stalking dai carabinieri della locale Compagnia, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone. A finire in manette è stato Leonardo Politi, 37enne di Serra, reo di aver perseguitato una donna, R.B., 31 anni del luogo. Politi è già noto alle forze dell'ordine, perchè tratto già in arresto nove anni fa per danneggiamenti a colpi di arma da fuoco nei confronti di alcuni distributori. Non solo: oltre alle minacce, infatti, avrebbe anche provocato l'incendio dell'autovettura della vicina di casa, una Fiat Punto, verificatosi la sera di lunedì 15 luglio. La macchina, andata completamente distrutta, era parcheggiata proprio nei pressi dell'abitazione della donna.
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mini simbario_rapprteatraleL’attesa è fervente ma siamo ormai agli sgoccioli. Lunedì prossimo, dalle ore 21.00 in Piazza Vittorio Veneto, il buonumore è pronto a ritornare in scena a Simbario grazie al “Laboratorio Teatrale della Parrocchia della Trasfigurazione di N.S.G.C.” con la commedia dialettale in due atti "Mortu chi Parra".
 
Scritta e diretta da Pina Tassone e liberamente ispirata ad un’opera del reatino Alessio Angelucci, la rappresentazione  in vernacolo simbariano narra delle tragicomiche vicende di tre nipoti non proprio dal cuore di leone - interpretati da Basilio Roti (nei panni di Totò), Raffaele Timpano (Franciscu) e Paolo Timpano (Luzzu) - creduloni e timorati, tormentati dall’incubo angosciante della temuta morte. Una trama brillante e intricata, quindi, che ruota attorno a scomode eredità, alla superstizione e alla gretta scaramanzia. I tre beneficiano di un lascito in seguito alla scomparsa di una cara parente, ma tra i beni da spartire compare anche un cane che - forse per un fatale disegno del destino, forse per ben altro motivo - ha visto nel tempo morire tutti i padroni che lo hanno posseduto. 
 
Il pasciuto cast abbraccia ben 13 interpreti: oltre ai già citati “nipoti”, calcheranno il palco di Piazza Vittorio Veneto, Gina Tassone (nel ruolo della vedova ‘Ntonuzza Cascetta); nei panni di sua sorella, Jole Corsaro (‘Ngilina); Valentina Ierace (Peppina la servitura); Nicola Ciconte (Pascali lu zitu di Peppina); Chiara Roti (Vicenzina la vicina di ruga); Monica Fraietta (Tresina la vicina di ruga); Saverio Bertucci (Lu medicu); Enza Figliuzzi (la vicina di casa); Manuel Tassone (Lu chirichettu) ed il metticcio Fuffy. Fondamentale anche l’ausilio da dietro le quinte di Angela Casini, Vincenzo Battaglia, Fede Molinari e Salvatore Nardi.
 
Procede pertanto l’operazione culturale in favore della cittadinanza, portata avanti dal sodalizio simbariano che in soli tre anni è già alla sua quinta rappresentazione teatrale.  
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mini ccarabinieriSAN NICOLA DA CRISSA – Si è tenuta ieri l’udienza a carico dei tre fratelli di San Nicola da Crissa, Giuseppe, Nicola e Rosaria Pileggi, rispettivamente di 79, 72 e 65 anni, già  noti alle forze dell’ordine perchè imputati di tentato omicidio ai danni di una vicina di casa, che nel novembre scorso si erano resi responsabili, asce in pugno, di aggressione nei confronti dei carabinieri della locale stazione. I tre, sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari, avevano violato tale restrizione per uscire, asce in pugno, a tagliare legna da ardere. Una volta fuori di casa, i tre anziani si sarebbero messi ad inveire nuovamente contro la vicina di casa, già loro vittima di tentato omicidio, la quale spaventata si sarebbe barricata in casa. Sul luogo dell’accaduto sono giunti i Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e della locale Stazione, coordinati dal capitano Esposito Vangone, che una volta accertatisi di quanto stesse succedendo, avrebbero cercato di far desistere i tre fratelli

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Sabato, 21 Gennaio 2012 10:17

Vibo, furto e rapina: 4 arresti

 

mini furto_casa_1I carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno arrestato 4 persone per rapina, furto aggravato, danneggiamento e violazione di domicilio.Si tratta di Stefano Farfaglia, 29 anni, Francesco Daniele (26), Angelo David (29) e Maurizio Ruffa (31), che, secondo l'accusa, sarebbero gli autori di una rapina compiuta, nel giugno scorso, in una casa di San Gregorio d'Ippona ai danni di due romeni e di un furto in una casa vicina. Sono stati identificati grazie ad un sistema di video sorveglianza

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mini Pileggi-fratelli-aggressione-ViboneseTre fratelli di San Nicola da Crissa, Giuseppe, Nicola e Rosaria Pileggi, rispettivamente di 79, 72 e 65 anni, già noti alle forze dell’ordine perché imputati di tentato omicidio ai danni di una vicina di casa, si sono resi protagonisti dell’ennesimo episodio di cronaca. I tre, sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari, hanno violato tale restrizione della libertà personale per uscire, asce in pugno, a tagliare legna da ardere. Una volta fuori di casa, i tre anziani si sarebbero messi ad inveire nuovamente contro la vicina di casa, già loro vittima di tentato omicidio, la quale spaventata si sarebbe barricata in casa. Sul luogo dell’accaduto sono giunti i Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e della locale Stazione, coordinati dal capitano Esposito Vangone, che una volta accertatisi di quanto stesse succedendo, avrebbero cercato di far desistere i tre fratelli per farli tornare in se e rispettare gli obblighi previsti dalla legge. I tre anziani, per tutta risposta, avrebbero opposto resistenza e usato violenza contro i militari che nella bagarre, nata appunto per tentare di convincere i recidivi a lasciare le asce e a tornare in casa, avrebbero riportato alcune escoriazioni e lacerazioni alla divisa. I tre sono stati nuovamente arrestati e tradotti agli arresti domiciliari con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Nel luglio scorso i tre fratelli erano finiti in manette per aver attentato alla vita della loro vicina di casa, una cinquantenne del luogo, accoltellata per due volte alla schiena. Mentre nel novembre scorso erano stati sorpresi dai carabinieri su un autobus ed arrestati in quanto avrebbero dovuto trovarsi ai domiciliari appunto per l’accusa di tentato omicidio. I tre erano saliti su un pullman diretto a Vibo Valentia, confondendosi tra gli studenti presenti, ma riconosciuti dai militari dell’Arma, dopo le formalità di rito, sono stati rispediti nuovamente ai domiciliari.

 

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