mini Carabinieri-sorianelloNon un furto usuale, considerata la refurtiva. I carabinieri della Stazione di Soriano Calabro, però, diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca e guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, hanno già avviato le indagini per cercare di risalire agli autori del fatto. Nella frazione 'Savini' di Sorianello, teatro in questi mesi di un'autentica carneficina per la guerra di mafia che sta interessando quella porzione di territorio, sono stati rubati quattro fucili, presso l'abitazione di A.B., 30enne muratore del luogo, il quale al momento del furto, pare non si trovasse in casa. I ladri hanno portato via anche la cassaforte, all'interno della quale i fucili erano custoditi.

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mini ordinanza_acqua_non_potabileCon l’ordinanza n.15, emessa questo pomeriggio dal Comune di Serra San Bruno, è stato disposto - con decorrenza immediata e fino a nuove disposizioni - il divieto dell’uso, ai fini del consumo umano, dell’acqua erogata dal serbatoio ‘Castagnari’.
“Dai risultati delle analisi eseguite dalla ditta Esi Lab s.r.l.” – si legge nell’ordinanza sottoscritta dal sindaco Bruno Rosi – “si evince la non conformità dei parametri microbiologici del campione prelevato in data 15/10/2013 in uscita dal serbatoio ‘Castagnari’”. La non conformità interesserebbe quindi dei parametri microbiologici dell’acqua erogata da un serbatoio comunale, lo stesso in cui il 12 agosto scorso fu rilevata dai laboratori ArpaCal una massiccia presenza di Coliformi (sostanza contenuta negli escrementi umani) per un valore di ben 43 MPN/100mL, mentre il decreto legislativo 31/2001 ne indica un valore riscontrabile limite pari a 0.
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mini a522a6005d1cb428ea34ef1769cd7452_XLI frutti della nuova civiltà contadina stanno maturando nella Calabria tirrenica, tra il litorale di Nicotera e i paesi interni della Piana di Gioia Tauro. Sono frutti che crescono tra le maglie di una rete tessuta da tante piccole realtà, sono il risultato di una collaborazione che risulterà anacronistica solo a chi è assuefatto agli standard dell'agricoltura intensiva e della grande distribuzione. E il concime, la linfa che ha dato vita a questa “rinascita” della terra, ha un unico ingrediente: la partecipazione attiva e più condivisa possibile. 
Non si tratta certo della consumata retorica buonista da salotto radical-chic, tutt'altro. “Sos Rosarno” è un'associazione costituita da tanti piccoli produttori, tutti accomunati dalla volontà di sottrarsi alla corsa al ribasso imposta dal mercato e dalla voglia di ritornare alla genuinità della terra. La cooperazione, poi, è il fondamento su cui viene costruita l'intera filiera delle coltivazioni biologiche certificate. 
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mini sagrabuonpescato
Riceviamo e pubblichiamo
 
 
Siamo ben lieti, oggi, di ospitare, nella nostra cittadina, un evento come quello    della sagra del buon pescato. Occasioni come queste, che certamente vedono l'attivo coinvolgimento degli operatori del settore ittico, sono utili e funzionali al nostro territorio. Siamo convinti che tali manifestazioni istituzionalizzate debbano essere  frutto di un lavoro partecipato  fra cittadini, lavoratori ed enti preposti si da far emergere le tanto decantate valorizzazioni del nostro territorio.  Auguriamo, quindi, di ritrovarci presto e tutti insieme, per: 
- la sagra delle bonifiche (ad esempio quella  del Ponte del Varco);
- la sagra dell'acqua pubblica e potabile (un efficiente impianto idrico e che non ci costringa a comprare acqua imbottigliata che aumenta vertiginosamente la quantità di rifiuti nei cassonetti); 
- quella della differenziata porta a porta finalizzata ad un ciclo virtuoso dei rifiuti (Cariati conosce fin troppo ben la drammatica emergenza rifiuti che puntualmente ritorna ogni cambio di stagione);  
-  la sagra dei depuratori recentemente posti sotto sequestro a seguito dell'inchiesta Calipso dalla Procura di Rossano (funzionanti e che restituiscano a cittadini e turisti un mare da vera bandiera blu); 
-  la sagra dei trasporti che siano al passo coi tempi (la statale della morte e i treni da far west sono emblema dell'attuale disastrosa gestione delle politiche in merito ai trasporti e alle infrastrutture);
- quella di un ospedale pubblico che funzioni a regime (il nostro territorio subisce la scelta, del tutto opinabile, da parte del governo regionale che, sulla scorta dei tagli imposti a livello nazionale, ha decretato la morte di tanti ospedali calabresi, come quello di Cariati, in favore di ospedali unici che cozzano con l'attuale sistema della viabilità).
Auspichiamo che sia posta in primo piano la salute dei cittadini e la tutela dei territorio. Richiediamo, pertanto, che la Regione coinvolga attivamente cittadini, associazioni e comitati nella stesura di un piano per la gestione delle acque, nel rispetto della volontà popolare espressasi attraverso il referendum del 2011, che parla chiaramente di un ritorno alla gestione pubblica. Riguardo il ciclo dei rifiuti, speriamo che non si persegua più l'idea di costruire o ampliare impianti d'incenerimento e discariche che altro non fanno che deturpare i nostri territori, minacciare la salute pubblica e sottrarre risorse e lavoro in quanto disconoscono che i rifiuti sono una autentica risorsa economica. I nostri mari, ed è sotto gli occhi di tutti, sono di anno in anno sempre più sporchi e  sottraggono risorse ad importanti settori economici quali pesca e turismo, peculiari caratteristiche del sistema produttivo locale fin troppo spesso marginalizzato. A ciò si aggiunge la minaccia rappresentata dalla Trivellazione dei fondali e dalle esercitazioni militari nel nostro blue sea.  Infine è necessario ricordare che viviamo in una regione dove numerosi sono stati  e sono gli scempi ambientali , pensiamo alla vicenda dell'industria chimica Pertusola, nella vicina Crotone, o ancora alla fabbrica Marlane di Praia. É evidente  come sia necessaria una tutela generale dei nostri territori per poi promuovere  un rinnovamento economico-sociale. Occorre andare al di là della mera immagine dei prodotti, istituzionalizzata dai loghi, a nulla servono momenti di vuota autocelebrazione ante litteram. 
Rivolgiamo un caloroso saluto a tutti i lavoratori del mare perchè un mestiere così duro come questo venga finalmente riconosciuto e valorizzato. Convinti che un pieno sviluppo della società umana si ottenga solo attraverso una società ecologica. 
 
Associazione  Le Lampare
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mini prociv2SERRA SAN BRUNO - «Non è stato un gesto che ci ha prodotto danni economici particolarmente rilevanti, ma sicuramente siamo amareggiati per quanto accaduto». Ha esordito così il coordinatore del gruppo comunale della Protezione civile, Antonio Carnovale, nel corso della conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio di ieri presso la sala giunta del Comune e durante la quale sono stati evidenziati alcuni aspetti relativi al furto che, nei giorni scorsi, ha interessato la sede locale della Prociv. Furto che, secondo lo stesso Carnovale, ha «penalizzato l’intera comunità serrese. Avevamo intenzione di acquistare un defibrillatore automatico, ma non lo possiamo fare, considerato che dovremo quanto prima dotarci di nuove apparecchiature radiofoniche. Il danno economico ammonta a circa trecento euro. Si tratta di strumenti di particolare rilevanza - ha aggiunto il coordinatore della Protezione civile - che vengono utilizzati soprattutto durante le emergenze. Abbiamo provveduto a formalizzare la denuncia alle forze dell’ ordine che ringraziamo per quanto fatto finora, nei confronti delle quali nutriamo profonda stima e fiducia, consapevoli che prima e poi verranno individuati i responsabili». Nei giorni scorsi, in particolare, ignoti hanno fatto irruzione presso la sede locale del gruppo Protezione civile, situato nel centralissimo corso Umberto I. I malviventi hanno rotto i vetri della finestra dello stabile, per poi fare irruzione all’interno, portando via le apparecchiature radiofoniche, utilizzate per affrontare le emergenze. «È un fatto che ci colpisce tanto dal punto di vista morale - precisa Carnovale - ma non saranno sicuramente gesti del genere a fermare la nostra attività. Non ci saremmo mai immaginati che la malvagità umana arrivasse a tanto. Vorremmo, però, porgere un sentito ringraziamento a quanti ci sono stati vicini ed a tutti coloro i quali hanno espresso solidarietà e vicinanza nei nostri confronti». Il gruppo comunale della Protezione civile, che conta all’incirca venti volontari e che opera sul territorio dall’ agosto del 2011, ha ottenuto di recente l’iscrizione all’ albo regionale delle associazioni di Prociv. Questo, ovviamente, consentirà al gruppo di operare su tutto il territorio comunale assieme alla colonna mobile di soccorso regionale. È stata, inoltre, attivata una linea mobile che può essere raggiunta dai cittadini per ogni tipologia di segnalazione, che rientra ovviamente nelle competenze della Protezione civile: 389 - 0506177.

 

(articolo pubblicato su 'Il Quotidiano della Calabria')

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mini 1_1Riceviamo e pubblichiamo
 
Nel corso dei servizi di controllo del territorio mirati alla repressione e alla prevenzione di coltivazione di canapa indiana, predisposti dal Comando Provinciale di Vibo Valentia, in data 12 c.m., gli uomini del Corpo Forestale dello Stato dei Comandi Stazione di Fabrizia, del Posto Fisso di Mongiana e dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Mongiana, hanno individuato una piantagione di canapa indiana. I Forestali, grazie alla conoscenza del territorio, hanno avvistato la piantagione, che ignoti avevano realizzato in località “Occhio” in agro del comune di Mongiana. Da rilievi effettuati mediante strumentazione GPS, è stato accertato che le piante in questione, erano state coltivate su un terreno di proprietà privata in corso di accertamento, in un vasto comprensorio boscato con ceduo di castagno e altre essenze. La piantagione si trovava in una radura tra le piante di castagno, ben occultata tra felci, rovi e piante infestanti, in un terreno paludoso, in una una zona molto impervia e poco accessibile. Su disposizione della competente Autorità Giudiziaria si è proceduto al sequestro di quanto ritenuto utile ai fini investigativi ed a distruggere le piante di canapa, preservandone un campione per le analisi chimico-fisiche di rito. Sono state poste sotto sequestro e distrutte, complessivamente, 262 piante di varia altezza, che sul mercato clandestino avrebbero fruttato diverse migliaia di euro. Gli elementi raccolti sono al vaglio degli investigatori del Corpo forestale al fine di poter risalire agli autori.
 
 
F.to
IL COMANDANTE PROVINCIALE
Lorenzo Lopez
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mini ambulanza
Riceviamo e pubblichiamo: Con la lettera aperta dello scorso 14 giugno indirizzata alla Dott.ssa Maria Pompea Bernardi, Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia, avevamo sollevato per l’ennesima volta la forte necessità di trovare immediato rimedio alla grave condizione di disagio assistenziale in cui verte il territorio delle Serre Calabre. Un territorio disagevole sia per geografia che per viabilità, costituito da 19 Comuni montani ed un’utenza di quasi 40mila cittadini, privato anche, con l’avvento del Piano di Rientro varato dal Commissario ad Acta Giuseppe Scopelliti ed il conseguente corposo ridimensionamento del P.O. “San Bruno”, dei servizi minimi necessari a soddisfare le esigenze sanitarie primarie della popolazione. In particolare, nella missiva in questione, avevamo sottolineato come - alla luce dei numerosi decessi registratisi di recente nel comprensorio ed aggravati dalla costante assenza di mezzi idonei al primo soccorso - fosse necessario, in tempi brevi, assegnare all’ospedale serrese almeno una seconda autoambulanza
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Mercoledì, 19 Giugno 2013 10:46

Il Parco di Pruja accoglie turisti e studenti

 
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Riceviamo e pubblichiamo
 
 
Ieri 16 Giugno al Parco Archeologico di Pruija  si è svolta la prima delle 4 giornate di promozione del nostro territorio, un appuntamento che ha visto anche la preziosa partecipazione di "Dreamingsouth 2" , un interessantissimo progetto di valorizzazione turistica che consente ad appassionati fotografi di tutti i paesi del mondo di visitare, conoscere e con la loro arte far conoscere i luoghi più caratteristici del nostro territorio, e far scoprire come in questo caso una Calabria purtroppo molte volte celata.Nella mattinata si è tenuta la prima giornata ecologica delle 4 in programma (altre due date, 23 e 30 giugno si svolgeranno presso la foce del Nicà. L’evento conclusivo sarà il 7 luglio e si terrà presso la Tomba Brettia a Cariati).Nel pomeriggio invece, i giovani fotografi stranieri, dopo aver degustato un buffet a base ovviamente di prodotti locali, in visita guidata, hanno potuto esplorare meglio la Città Fortificata dei Brezi e immortalare con mille scatti il panorama davvero suggestivo che il parco archeologico offre, ripercorrendo il Passo dei Briganti che collega il Pruja alla Tomba Brettia.Domani, 17 giugno 2013, il Parco di Pruja ospiterà gli studenti della Scuola Superiore “Prometeo” di Rossano.
 
Movimento Le Lampare e Cooperativa Nove Torri
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mini 0La metropoli di vecchia concezione, simbolo della rivoluzione industriale, il luogo della produzione e del commercio, densamente abitata, diventa sempre più il simbolo del fallimento della concezione di modernità. Oggi questo concetto ha cambiato significato: prima era la cementificazione del territorio con i suoi grandi insediamenti, adesso ha significato e funzioni diverse, che si trovano nella qualità della vita che la città può offrire attraverso i suoi servizi e il connubio tra città e campagna sempre più ricercato, attraverso i parchi urbani, gli spazi verdi di quartiere, parchi fluviali, orti urbani etc.

I parchi urbani sono delle aree verdi presenti all'interno del tessuto urbano. Svolgono diverse funzioni, sono progettati utilizzando specie autoctone, facendo un notevole impiego del prato e di alcune specie arbustive ed arboree. Il verde dei parchi, se razionalmente pianificato, può assumere anche un ruolo di sostituzione del sistema agricolo e forestale, diventando un elemento di mitigazione del clima urbano: può consentire l'insediamento e la migrazione della fauna. Assume un ruolo di fondamentale importanza per il giusto equilibrio tra costruito e natura, garantendo la presenza di veri e propri "polmoni" verdi all'interno del tessuto urbano. Nella pianificazione del territorio bisogna dare grande importanza anche alle aree verdi, si tratta di piccoli spazi inseriti nel tessuto urbano che servono i singoli quartieri come luoghi d'incontro, e rappresentano una risorsa fondamentale per la sostenibilità e la qualità della vita in città. Oltre alle note funzioni estetiche e ricreative, possono avere anche funzioni didattiche, contribuiscono a mitigare l’inquinamento delle varie matrici ambientali, migliorano il microclima delle città, mantengono la biodiversità, contribuiscono al benessere dei cittadini e alla qualità estetica dei paesaggi urbani.

Il verde urbano, non può essere considerato come semplice elemento decorativo, in quanto può contribuire a garantire all'interno delle città un'elevata qualità abitativa con diverse funzioni: ecologico-ambientale, protettiva, sociale e ricreativa, culturale e didattica, estetico-architettonica.

E’ però necessaria una valutazione attenta di alcune delle sue caratteristiche al fine di migliorare la sua funzione e di favorire le modalità della sua gestione, oltre che per consentire una razionale pianificazione degli interventi di estensione delle aree verdi. Per questo sarebbe auspicabile che nel maggior numero possibile di Comuni (e non solo in quelli di maggiori dimensioni) al piano urbanistico comunale fosse affiancato funzionalmente anche il piano del verde urbano, un documento progettuale oggi poco utilizzato, la cui assenza produce un rilevante spreco di denaro pubblico e rende di fatto meno fruibile il verde per i cittadini. Oggi di fronte agli attuali squilibri ambientali della città contemporanea sta prendendo corpo l' idea di una "green city", ovvero di una rinaturalizzazione della città attraverso l'integrazione del verde con l'ambiente costruito: orti urbani, aree boschive, habitat per la fauna, specchi d' acqua o zone umide.

Il verde urbano deve essere progettato. Non solo, deve essere progettato in maniera responsabile, perché deve rimanere tale per anni, deve richiedere la minor manutenzione possibile, portare molti benefici al cittadino, deve poter essere vissuto dal cittadino, deve contribuire a migliorare il microclima, l’aria, la vivibilità della città. Particolare attenzione va data ai materiali e le tecniche che si utilizzano per la realizzazione della pavimentazione, ai colori utilizzati nell'area giochi destinata ai bambini, alle sedute, ai contenitori per la raccolta differenziata. Il benessere dei cittadini può essere perseguito non solo attraverso l’erogazione attiva di servizi sempre più efficaci, ma anche attraverso la realizzazione di aree verdi, di nature e tipologie differenti che consentano alle persone di rigenerarsi e di vivere il proprio tempo in maniera indipendente e serena. Non è solo parchi e aiuole, ma anche orti sociali, itinerari naturalistici, percorsi lungo il fiume, alberi isolati, boschi urbani.

Il verde è parte integrante della progettazione sia del singolo manufatto che di quella del territorio a grande scala, ci permette di trovare il giusto equilibrio tra passato e futuro, tra costruito e spazio vuoto, tra i cattivi odori dello smog e quelli piacevoli delle essenze vegetali, garantendoci il giusto equilibrio tra città e natura.

Arch. Raimondo De Raffele

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mini LOGO_COMITATO_ORiceviamo e pubblichiamo:

 

Il comprensorio delle Serre Calabre vive ormai da anni una crisi sanitaria aggravata ulteriormente dal corposo ridimensionamento del P.O. “San Bruno” deciso dal Decreto 18/2010 che lo ha di fatto ridotto ad un ex ospedale con soli circa 25 posti letto del Reparto di Medicina-Lungodegenza ed una sola autoambulanza per le esigenze clinico-sanitarie e per il primo soccorso di ben 39.600 cittadini utenti del Distretto Sanitario di Serra San Bruno costituito da 19 Comuni montani.

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