ballogiganti

SERRA SAN BRUNO – Una due giorni di festa e di lotta per la difesa dei territori contro devastazione, speculazione e razzismo, si terrà a partire da questo pomeriggio, presso la sede del Centro occupato autogestito T28, in via dei transiti a Milano, ed al quale parteciperanno anche i componenti dell’associazione culturale “Il Brigante”. “L’ Italia – si legge in una nota del C.o.a. – è un paese in piena crisi economica. Ed è chiaro a tutti quali interessi vengono tutelati: quelli delle banche e dei grandi gruppi finanziari, non certo le pensioni, i diritti sul lavoro, il diritto ad avere un permesso di soggiorno con cui potersi garantire perlomeno la possibilità di sentirsi tutelati di fronte alla legge. Alla gente che chiede lavoro e stato sociale, viene risposto con licenziamenti e austerità. Noi rifiutiamo tutto questo.

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Mercoledì, 06 Giugno 2012 14:50

Mongiana, le attività della Pro-Loco

mini Mongiana__FerriereMONGIANA – Una regione dalle mille sfaccettature. Una terra, la Calabria, caratterizzata da un lato, dalle tante – sin troppe – negatività che la circondano; dall’altro lato, però, c’è una Calabria migliore, che intende reagire ai problemi di un territorio molto spesso sopraffatto da una certa arretratezza, soprattutto dal punto di vista culturale. La Pro Loco di Mongiana, ad esempio, ha sempre cercato di promuovere iniziative in tal senso, soprattutto negli ultimi tempi, sotto la presidenza di Francesco Aloi. "Il nostro obiettivo – si legge in una nota del gruppo - è stato sin dall'inizio quello di coinvolgere ragazzi e studenti, di ogni ordine e grado, non solo della nostra provincia, ma anche del resto d’ Italia, realizzando una serie di progetti Pon, grazie soprattutto al prezioso contributo dell’ufficio territoriale per la biodiversità ed il centro di educazione ambientale del corpo Forestale dello Stato. Ultimo in ordine di tempo, quello attuato con l’ Istituto comprensivo di Nocera Torinese per otto giorni, con il solo scopo di promuovere le peculiarità storiche ed ambientali del territorio, anche perché solo diffondendo la cultura si può sviluppare il nostro territorio". Relativamente al coinvolgimento delle scuole, il 29 e 30 maggio scorsi, grazie anche alla collaborazione del professore Lombardi dell’ istituto comprensivo di Nardodipace, i ragazzi della prima e seconda media hanno potuto conoscere meglio il proprio paese, facendo un viaggio nella storia di Mongiana. Gli studenti hanno dimostrato grande interesse e attenzione, che si è concretizzata con un lavoro di approfondimento. Oltre a ciò, sono in via di realizzazione tutta una serie di iniziative culturali, come seminari e convegni di altissimo spessore, incentrati perlopiù sulla storia di Mongiana e del Meridione d’ Italia, trattando anche questioni mediche e di attualità. La prestigiosa sede della Pro Loco, inoltre, ha ospitato una mostra fotografica sull’ Unità d’Italia, caratterizzata  da un elevato numero di presenze. Sempre nel 2011, si è registrata l’importante visita di una delegazione di cittadini della Valle d’ Aosta, guidata dal presidente del consiglio regionale valdostano. "Nell’ottica della promozione culturale del territorio, dunque – prosegue la nota -  la Pro Loco riveste un ruolo primario, in quanto meta di migliaia di visitatori. Basti pensare che solo nei primi cinque mesi del 2012 si sono registrate circa 1500 presenze, che da un paio d’anni a questa parte viene accolto e guidato dal team dell’associazione, con a capo il responsabile delle visite guidate, Bruno Iorfida". Da ricordare, inoltre, che la sede del gruppo ospita, in modo permanente, una copia dell’ Ecomuseo delle Ferriere, realizzato dal professor Danilo Franc, ed una serie di reperti storici, come la copia della lettera che Garibaldi indirizzo ad Achille Fazzari e diverse scorie di fusione della Fonderia. Numerose sono, dunque, le attività portate avanti e che, sicuramente, verranno promosse nel corso degli anni, affinchè "questi eventi siano un volano di sviluppo per l’intero comprensorio".

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mini municipio_serraSERRA SAN BRUNO – Come se non bastasse tutta la preoccupazione sorta nei cittadini dopo il sequestro dell’invaso dell’Alaco, l’amministrazione Rosi aggiunge ulteriori tasselli al già confusionario quadro riguardante la potabilità dell’acqua sul territorio comunale. Dopo l’ordinanza emanata in fretta e in furia sabato sera, che vietava il consumo umano dell’acqua in seguito alle comunicazioni telefoniche ricevute da EsiLab, una nuova ordinanza del sindaco, alquanto caotica, conferma che l’acqua non è potabile, ma con delle precisazioni. Innanzitutto l’ordinanza di Rosi dice che l’acqua erogata da Sorical non è potabile, e Sorical, dice sempre l’ordinanza, serve quasi tutto il territorio comunale.

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mini il_sindaco_di_Serra_San_Bruno_Bruno_RosiSERRA SAN BRUNO – Dopo dieci giorni dallo scoppio della "bomba Alaco" con l'operazione "Acqua sporca" condotta dalla procura, dai Nas e dal Cfs, il sindaco Bruno Rosi emana l'ordinanza di non potabilità dell'acqua sul territorio comunale. Dopo aver ricevuto la comunicazione telefonica da parte della Esi Lab, incaricata di effettuare le analisi dell’acqua, circa «la possibilità che i risultati delle analisi effettuate sui campioni di acqua prelevati, in data 21 maggio, nei punti di prelievo di piazza San Giovanni, piazza monsignor Barillari, via Monte Calvario angolo via Volta, potrebbero non rientrare nei limiti previsti dal decreto legislativo n. 31/01». Considerato che «l’acqua proveniente dal serbatoio Sorical  viene erogata in quasi tutto il territorio comunale» e vista «l’urgente e non procrastinabile necessità di intervenire a tutela della salute pubblica fino a quando non sarà accertata la conformità dell’acqua erogata alle vigenti disposizioni di legge», il sindaco di Serra San Bruno ha emesso una ordinanza  «con decorrenza immediata» per vietare «l’uso dell’acqua potabile ai fini del consumo umano

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mini PRO_LOCO_MONGIANADa oggi fino al 3 giugno. Una settimana per fare il punto sull’impegno della ricerca scientifica, sullo stato dei servizi sanitari e sociali sul territorio e, soprattutto, per ribadire l’impegno contro la sclerosi multipla, una delle malattie più diffuse, non sono in Italia ma anche nel resto del Mondo, che colpisce il sistema nervoso centrale. Durante la settimana della SM, verranno messe in campo tutta una serie di iniziative, convegni e dibattiti in tutto il territorio nazionale ed anche a Mongiana, la sezione provinciale dell’ Aism Vibo Valentia “Michele Iannello”, organizza un incontro informativo che si terrà domani, presso i locali della Pro Loco, con inizio fissato alle ore 16. Nel corso dell’evento, interverranno il  presidente della Pro Loco di Mongiana, Francesco Aloi; il responsabile Visite guidate, Bruno Iorfida; il presidente provinciale dell’ Aism VV, Salvatore Lico; la vicepresidente, Francesca Martorana e la referente dei volontari di sezione e presidente Fish (Federazione italiana superamento handicap), Angela Martino.

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mini manifestazione16aQuesta mattina alle ore 11.00 su convocazione di S.E. il Prefetto Michele Di Bari, si è tenuto nella sala riunioni della Prefettura di Vibo Valentia, un incontro a cui hanno preso parte una delegazione del comitato “Pro Serre” ed il sindaco di Serra San Bruno, Bruno Rosi, tra l’altro capofila della conferenza dei primi cittadini del distretto sanitario. L’incontro durato quasi un’ora e mezza ha rappresentato l’occasione concreta per ribadire, a scanso ormai di qualsiasi ultimo equivoco, come il territorio dell’entroterra vibonese sia ormai nei piani istituzionali, politici, sanitari e non solo, abbandonato a se stesso. La prova del nove arriva proprio dalla voce del Prefetto che nell’ambito dell’incontro di questa mattina ha comunicato ufficialmente la ferma intenzione del Presidente Scopelliti, Commissario ad Acta della sanità calabrese, di non voler ricevere il comitato in un ipotetico tavolo in cui evidenziare quella che è la drammatica situazione di crisi sanitaria

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mini zenzeroSERRA SAN BRUNO - Il ristorante "Zenzero" di Bruno De Francesco entra a pieno titolo nei circuiti d'eccellenza della ristorazione calabrese. Il suggello al crescente interesse che il giovane chef serrese suscita già da qualche tempo è arrivato con l'entrata di Zenzero nel Consorzio Assapori. Altra new entry, oltre a quella del locale di De Francesco, per il Ristorante Abbruzzino di Catanzaro. "Si tratta di due appassionati testimoni della cucina del territorio - ha dichiarato all'Ansa la Presidente di Assapori Concetta Greco - che contribuiscono a rendere più autorevole la rete del Consorzio ed allargano l'offerta e la capacità di valorizzare le nostre migliori produzioni, facendole conoscere ad un numero sempre maggiore di appassionati della buona cucina. Siamo convinti che dal confronto e dalla capacità di fare rete si giochi una partita importante per le aziende e, soprattutto, per il territorio che rappresentiamo". Con l'adesione al Consorzio di qualità della Ristorazione calabrese gli chef ed imprenditori Abbruzzino e De Francesco ne sposano le finalità: valorizzare attraverso la gastronomia le produzioni tipiche, promuovere l'enologia del territorio e contribuire a migliorare la cultura dell'accoglienza della filiera turistica regionale. Recenti studi dimostrano che la ristorazione, fino a qualche tempo fa percepita come una componente indiretta dell'offerta turistica, viene sempre più caratterizzandosi come una nuova ed emergente forma di turismo culturale, basata sull'autenticità, in grado di rendere memorabile ed unica un'esperienza di svago. "Il turismo enogastronomico sta continuando a crescere - spiega ancora la Presidente del Consorzio - e ad interessare target di viaggiatori sempre più esigenti e ben disposti a muoversi per trovare ottima accoglienza e per vivere esperienze suggestive. Se vogliamo essere competitivi nell'attrarre questi turisti abbiamo l'obbligo di investire nel settore, a partire dalla formazione del personale. In quest'ottica stiamo lavorando insieme all'Assessorato alla Cultura ed Istruzione della Regione Calabria guidato da Mario Caligiuri, ad un progetto che coinvolge gli studenti degli Istituti alberghieri calabresi con l'obiettivo di favorire l'incontro tra la conoscenza che si matura nelle aule scolastiche e l'esperienza acquisita sul campo". 

Zenzero - Il ritrovo del gusto

via Roma 12, Serra San Bruno (Vv)

tel: 0963.70466

email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

sito web: www.zenzeroweb.it  

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Venerdì, 18 Maggio 2012 10:35

Mpa: 'Al bando inciuci o trasversalismi'

mini mpa serraRiceviamo e pubblichiamo: "Le generazioni future non siano vittima della politica attuale. Una politica quella attuale che per accaparrarsi qualche poltrona, rischia di perdere l'ideologia di un tempo che distingueva, ad esempio, un democristiano da un comunista, che cerca disperatamente il potere per essere qualcuno o che è disposta a tutto per acquistare potere, anche a prostituirsi politicamente. Si rimpiange cosi la politica di una volta che utilizzava il partito politico come una vera e propria associazione di persone accomunate da una comune visione sulle questioni fondamentali della gestione delle Stato e della società o anche solo su temi specifici e particolari, mentre, oggi, specie nella concezione di molti individui, appartenere ad un partito politico significa identificarsi in un gruppo di persone che fa riferimento ad un “capo”. Si assiste cosi ad una mutazione della politica. Niente di più sbagliato, venendosi molto spesso a confondere la politica con il personalismo che racchiude molto spesso sentimenti negativi come l'odio, il tradimento, la malvagità, la malafede, che nulla hanno a che fare con la politica. Il personalismo rischia di condizionare gli accoliti ed offre un cattivo esempio alle generazioni future che intendono fare una politica basata sulla comunanza di idee e valori, su un progetto di tutela, salvaguardia e rilancio del territorio. In tale contesto, in un clima di bene per Serra San Bruno, in un momento dove la politica deve dimostrare di essere pilastro di democrazia, difesa del territorio, il dialogo con altre coalizioni politiche è davvero possibile, eliminando non l'albero e la mela marcia, ma solo la mela marcia. Al bando dunque inciuci o trasversalismi ed apertura ad intese che poggiano sulla ideologia politica. Sono convinto che chi vuol far politica, debba essere fermamente contrario ai personalismi i quali trasformano l'avversario nel nemico che, trasformano i dialoghi politici, in scontri personali e costituiscono una cattiva educazione per i giovani che vogliono avvicinarsi alla politica con pienezza di speranza e di entusiasmo".

Vincenzo Albanese

Coordinatore Comprensorio delle Serre MPA-AD

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cartellaMentre camminavo tra le ceneri del C.s.o.a. “Cartella” di Reggio, ieri, l’odore delle travi bruciate, delle cucine andate in fumo e della cenere e di tutto il resto, mi dava la nausea. Non era solo un fatto fisico, l’ho capito appena mi sono allontanato: ragionando sull’accaduto con i compagni del Brigante ho subito sentito un grande sconforto. E una nostalgia fortissima e irrazionale per Ciccio Svelo. L’assemblea pomeridiana, partecipata e incoraggiante, mi ha un po’ risollevato, ma l’amaro in bocca, andando via da quel cumulo di macerie, è rimasto eccome. Ed è tornato a diventare nausea quando ho letto i comunicati di solidarietà che inondano la rete.

Più che la retorica sulla funzione sociale (che tutti scoprono solo oggi) di uno spazio come il “Cartella”, dovrebbe interessare la matrice di quest’azione. Le svastiche disegnate con la bomboletta rossa, per esempio, sono insolite per chi vorrebbe rivendicare politicamente un atto violento di matrice anticomunista. L’incendio, questo è palese, è stato appiccato da mani “esperte”, che dovevano avere la sicurezza del controllo del territorio.

Reggio è una città difficile. Dall’inizio degli anni ’70, dalla rivolta dei “boia chi molla” di Ciccio Franco, progenitore politico di Scopelliti, nella città sono costantemente presenti apparati di potere occulti che troppo spesso hanno goduto della collaborazione – è storia – tra la borghesia ‘ndranghetista, l’eversione nera e i servizi segreti deviati. Apparati sempre presenti, redivivi. Che forse vacillano e quindi reagiscono. Qui quello che conta è il territorio. Il controllo capillare dell’economia e del consenso.

Il territorio è l’obiettivo dei ragazzi del Cartella, come di molte altre realtà sociali che in Calabria stanno per la prima volta facendo rete. Hanno occupato spazi che erano stati pagati con soldi pubblici, dei cittadini, ben presto finiti nel degrado, in mano ai caporioni delle ‘ndrine di Gallico, dei Iannò e dei Suraci e di molte altre “famiglie”. Hanno combattuto lo spaccio di eroina, che in quella piazza, prima che arrivassero loro, era prospero. Hanno fatto teatro, hanno organizzato servizi per gli immigrati, hanno creato forme di microeconomia sostenibile. Sono stati avvertiti tante volte, minacciati, che quando sarebbe stata l’ora, da lì avrebbero dovuto andarsene. L’ora a quanto pare è arrivata. Ma non se ne vanno, e provano a convincerli con le fiamme.

Quello spazio è strategico, appetibile per molti. Con i lavori del lungomare e lo svincolo A3 a pochi metri, l’area ha un potenziale commerciale su cui qualcuno vuole mettere il cappello, anzi la coppola. Poi i ragazzi parlano, scrivono, fanno un sacco di iniziative, cercano di riprendersi la periferia. Ovvio che danno fastidio. Non deve sorprendere, quindi, se in questo surrogato di democrazia che è l’Italia, la prima preoccupazione del ministro Cancellieri è il popolo No Tav - e non, ad esempio, lo strapotere della ‘ndrangheta o il voto kazako di Catanzaro - se il potenziale leader del centrotrattinosinistra dice che bisogna negare l’ambulanza a chi non paga le tasse, se nessuna istituzione (Comune, Provincia, Regione) sente il dovere di schierarsi incondizionatamente al fianco dei ragazzi del Cartella. La discussione, oggi, non è sul loro operato, né sulla loro ideologia politica. La gravità e la violenza dell’atto che hanno subìto impongono una riflessione a livello superiore. In Calabria, ma non solo, ci sono persone che impegnano il proprio tempo a lavorare per sottrarre spazi e persone al degrado, alla malavita, all’abbandono. Quello che fanno può anche non piacere, è discutibile come ogni cosa, ma di fronte ad un’aggressione del genere, non si può cedere a timidezze o a personalismi. Bisogna stare con loro e aiutarli a ricostruire, con i fatti. Perché è chiaro da che parte stanno, non c’è ambiguità. Quello che non è chiaro, purtroppo, è da che parte sta lo Stato. 

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mini stivalaNon riesco, per quanto possa sforzarmi, a pensare di vivere in un luogo che sia più distante di un quarto d’ora di cammino dal bosco. Come ogni buon serrese, sono innamorato della montagna, del faggio e dell’abete bianco. L’abete il grande saggio, scrive Corona ne “Le voci del bosco”, il faggio l’operaio. Mi piace l’odore del muschio e l’odore dei funghi, mi piace il suo silenzio assordante fatto di tanti piccoli suoni che assieme, poi, formano uno sfondo musicale che è talmente armonizzato con l’orecchio e lo spirito umano che è quasi silenzio, rumori impercettibili. Quando ero piccolo a casa, il suono della Olivetti di mio Padre era talmente continuo che oramai non lo sentivo più….din! A capo…trrrrrr...

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