mini andreacchi_serreseLa Serrese vince. E lo fa alla sua maniera. Con un gol del giovane Pasquale Andreacchi, che poco dopo il 35' della ripresa, sblocca il risultato con un diagonale che non lascia scampo a Graci. Il primo tempo si conclude con poche emozioni, sia da una parte che dall'altra. Nella ripresa, qualcosa cambia e a dieci minuti dal termine il giovane classe '96, regala il successo alla squadra di mister Amoroso. Un successo che vale tanto, dunque, non solo per la classifica ma soprattutto perchè ottenuto contro una squadra che, quasi certamente, se la giocherà fino alla fine per ottenere un posto nei playoff. 

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mini nardodipaceRomano Loielo riconquista la poltrona di sindaco col 57,37% delle preferenze nonostante su di lui penda un giudizio del tribunale di Vibo Valentia, che il 21 ottobre scorso ne ha decretato l'incandidabilità. Per quasi due anni, l'attuale sindaco (uscente e appena rieletto), era stato sostituito da una terna commissariale insediatasi dopo lo scioglimento del consiglio comunale per sospette infiltrazioni mafiose, arrivato anche a causa dei risultati dell'operazione "Crimine" della Dda di Reggio Calabria, che ha portato all'arresto del padre e del cugino dell'ex vicesindaco Romolo Tassone, il quale a sua volta è stato giudicato incandidabile (non presentatosi alle ultime elezioni) come il riconfermato sindaco. Certo, sull’incandidabilità c'è da aspettare la sentenza d'appello per la conferma o meno del primo provvedimento, infatti i cittadini di Nardodipace non hanno pensato due volte a riconfermare Loielo, come se niente fosse successo, e il sindaco da parte sua ha fatto lo stesso ricandidandosi. Penso, per esempio, che in situazioni del genere correre il rischio significhi la possibilità di fare una magra figura ottenendo una manciata di voti, dato che la magistratura sta cercando di fare chiarezza sulle disavventure della passata amministrazione. Il paradosso, invece, sta nel fatto che il principale contendente della lista risultata vincente sia stato un altro ex sindaco, Antonio Demasi. Alla faccia del cambiamento! Senza spingersi troppo nel pantano della morale, mi chiedo: com’è possibile che oggi tutto sia diventato giustificabile? Com'è possibile che ancora la Politica, la più nobile delle arti, sia per centometristi, mentre la Giustizia per maratoneti?

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mini serrese2104Termina in parità il secondo impegno stagionale della Serrese nel campionato di Prima categoria. Gli uomini di mister Amoroso sono stati fermati fuori casa dalla Stilese. Il risultato, alla fine, rispecchia quanto fatto vedere in campo da entrambe le formazioni. Passano in vantaggio gli ospiti verso la fine del primo tempo con Valente ma, ad inizio ripresa, la Stilese pareggia i conti. Quasi nei minuti finali, Andreacchi ha l'occasione giusta per regalare il successo ai biancoblu, ma non concretizza. Più aggressiva e determinata la Stilese, mentre la Serrese non ha ingranato la marcia per come avrebbe dovuto. Secondo risultato utile consecutivo, dunque, per Piccolo e compagni, dopo il netto successo all'esordio nel derby contro il Chiaravalle. 

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mini commediaFa registrare il tutto esaurito Mama vola mu si marita, la seconda commedia teatrale della Casa Famiglia Airone “Dopo di Noi”, andata in scena domenica scorsa all’Anfiteatro Comunale di P.zza Guido a Serra San Bruno. 
 
La Casa Famiglia “Dopo di Noi” è una struttura che opera a Serra da ormai 5 anni, prestando sostegno clinico-assistenziale a ragazzi disabili e che, per alleviare la quotidianità dei propri ospiti - da ormai due estati consecutive - allestisce spettacoli inscenati da un cast di eccezione, composto sia dagli operatori della struttura che dagli stessi pazienti. 
 
La commedia in due atti è stata quindi un vero e proprio successo, seguita da centinaia di persone in un anfiteatro  gremito in ogni ordine di posto, con molti spettatori che sono rimasti in piedi con gli occhi incollati alla scena per quasi due ore, mantenendo alta l’attenzione nonostante non fossero arrivati in tempo utile per accaparrarsi un posto a sedere. A conclusione il pubblico, rapito da una trama leggera e piacevole, ha tributato un lungo applauso alla rappresentazione in vernacolo serrese di questo eccezionale cast. 
 
Una storia quindi di amori e tormenti, con la protagonista Rosina (Maria Rosaria Figliuzzi) ed il genero Ciccio (Claudio Cirillo) impegnati a indurre la madre Ginetta (Assunta Zaffino) a demordere dall’intenzione di contrarre un nuovo matrimonio con lo spasimante Don Pietro (Giuseppe Froio). Nodo cruciale della vicenda, la cena organizzata dalla stessa Ginetta per ostacolare il connubio  a colpi di vino e con l’intento – riuscito - di far ubriacare Don Pietro che una volta caduto nelle comode braccia di Morfeo, rievoca nel sonno il nome della ex moglie defunta ormai da anni. 
 
E cosi fino ad una tragicomica fuga d’amore, in una trama che ha visto anche impegnati sul palco Maria Antonietta Federico nel ruolo della sorella di Ginetta; Domenica Previtera e Luigina Pupo entrambe cugine di Ginetta; i vicini di casa interpretati da Teresa Tassone e Luigi Procopio; Giuseppe Romeo nei panni del cameriere e Roberto Amato nel ruolo di aiutante edile. 
 
Una serata amena e gradevole quindi, che oltre al risalto artistico-teatrale dell’evento, ha fatto apprezzare soprattutto la voglia di creare e divertirsi insieme, coinvolgendo attivamente i proprio pazienti, che contraddistingue lo straordinario personale della Casa Famiglia “Dopo di Noi”.  
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mini serrese2013Addio imbattibilità. Il Soriano del presidente Mangiardi, infatti, subisce la prima sconfitta stagionale contro una buona Serrese e deve dire addio, così, alla lunga striscia di risultati utili consecutivi che durava, ormai, dall’inizio della stagione. Il vantaggio dei biancoblu arriva alla mezzora grazie ad un calcio di rigore ben trasformato da Crudo che spiazza Carrera. Nella ripresa, il Soriano non riesce a rendersi quasi mai pericoloso e, a due minuti dal termine, Di Siena sigla il 2 a 0 finale. Prima della fine del primo tempo, un brutto infortunio ha costretto l’attaccante del Soriano, Cristian Macrillò, ad uscire anzitempo dal campo. Con questo successo, la Serrese può sperare ulteriormente nei playoff, considerato che il Filogaso subisce un passivo pesante contro la Stilese (4 a 1). Successo importante per la Laureanese contro il Galatro (3 a 0), così come del Marina di Nicotera in casa contro il Campora ( 1 a  0). Tra sette giorni, sapremo se la Serrese riuscirà o meno a disputare gli spareggi promozione. 

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Lunedì, 15 Aprile 2013 10:50

Prima categoria: Soriano, è qui la festa!

mini festa_sorianoSORIANO CALABRO –  Romeo, Camillò e Baroni. Sono loro che ieri hanno messo il sigillo nel successo per 3 a 0 sul Campora. Una vittoria che ha consentito al Soriano del presidente Mangiardi di coronare un sogno: la Promozione. Il giusto riconoscimento per un successo ampiamente meritato. Il Soriano, infatti, non ha conosciuto ostacoli. Una vera e propria macchina da gol, trascinata dai centri di Nesci e Macrillò, dai calci di punizione di Marturano e da una coppia difensiva solida, composta da Romeo e Frijia. Senza nulla togliere agli altri giocatori ovviamente, anche perché questo successo – l’ennesimo per i vibonesi – è arrivato anche grazie alla costanza e all’impegno che tutti, indistintamente, hanno dimostrato nel corso della stagione calcistica. Al termine dell’incontro di ieri, vinto ampiamente sul Campora, il presidente Mangiardi, intervistato da 'Il Quotidiano della Calabria’ non ha nascosto l’emozione: ‘Un campionato vinto meritatamente. E questo lo dobbiamo ai calciatori, al mister, agli altri componenti della dirigenza e soprattutto ai nostri tifosi. La vittoria è meritata, ma un plauso va anche al Filogaso che è stato dietro di noi per tanto tempo. Per il prossimo anno – ha affermato Mangiardi – cercheremo di rinforzare la rosa con qualche innesto, in modo tale da disputare un campionato di alta classifica’.  Anche mister Lorenzo Baroni, tra gli artefici del successo rossoblu, ha elogiato la dirigenza ‘per aver allestito una squadra solida e competitiva. Siamo andati al di là delle aspettative. C’è stata continuità nei risultati e soprattutto l’impegno da parte di tutti’. Su una sua permanenza a Soriano, però, Baroni ha rassicurato i tifosi: ‘Al 99% rimarrò qui’. Restano da giocare ancora altre partite, prima del consueto “rompete le righe”. Ed il Soriano, certamente, non farà sconti a nessuno, anche perché bisogna difendere un’ imbattibilità che dura ormai dall’inizio della stagione. 
 
I protagonisti - Questi gli artefici di un’ annata trionfale: Francesco Boragina, Angelo Carrera, Armando Baroni, Armando Calvetta, Giuseppe Gambino, Domenico Camillò, Onofrio Cascas, Bruno Di Renzo, Salvatore Frijia, Nicolò Galeano, Cristian Macrillò, Domenico Giurlanda, Francesco Moscato, Michele Marturano, Domenico Muller, Giuseppe Orecchio, Antonino Orecchio, Filippo Pagano, Antonio Romeo, Francesco Simonetti. 
 

Una dedica speciale – Sulle note di “We are the champions” il Soriano del patron Mangiardi festeggia il salto di categoria. Un successo atteso da tempo. Frutto del sacrificio di chi ha inteso investire su questa bellissima realtà, come appunto il numero uno della squadra vibonese, ma anche tutto il resto della dirigenza. Frutto, però, anche di chi, come i gli ultras Tonino Ferrari, Francesco Serravite e Francesco Giurlanda, hanno seguito la squadra sia nelle partite casalinghe che in quelle disputate lontano dalle mura amiche. Un plauso anche a chi, in questo anno calcistico, ha avuto meno spazio. Perché il successo, come è giusto che sia, è anche merito loro. Al termine dell’incontro di ieri, la squadra ha dato il via ai festeggiamenti. Anche se, già durante l’incontro, si sapeva che alla fine la squadra di mister Baroni avrebbe ottenuto i tre punti. Il successo, però, la squadra lo dedica a chi non c’è più. A Filippo Ceravolo, che anche se non è più con noi, da lassù sicuramente ha dato il suo contributo.
 

Michele Marturano: ‘Un’ esperienza fantastica’ - E’ stato uno degli artefici di questa marcia trionfale. Un vero e proprio perno per il centrocampo rossoblu. Unica nota negativa, la sua assenza negli ultimi incontri a causa di una squalifica che non gli ha consentito di essere vicino concretamente alla squadra. La sua assenza in avanti si è sentita. È inutile negarlo. I commenti, però, potrebbero anche non essere sufficienti per uno come lui. Nonostante tutto, il regista Michele Marturano ha fornito un contributo notevole per la vittoria del torneo. Un’ annata, questa che, come del resto ha affermato il numero 10 rossoblu, ‘è terminata nel migliore dei modi. Abbiamo ampiamente meritato il salto di categoria, frutto senza dubbio di chi, come il presidente, la dirigenza ed i tifosi ci sono stati vicini sin dal primo giorno’. Un accenno anche al futuro: ‘A prescindere dal fatto se ci sarò o meno il prossimo anno, non smetterò mai di ringraziare questa bellissima realtà calcistica rappresentata dall’ Ags. Poi, ovviamente, c’è tutto il tempo per discutere e valutare la mia possibile permanenza a Soriano. Personalmente, però, posso dire soltanto che è stata un’ esperienza fantastica che difficilmente si potrà dimenticare’. È chiaro: i tifosi sperano fino all’ultimo che Marturano possa vestire anche per il prossimo anno la casacca rossoblu. Le certezze, però, al momento non ci sono. Oggi, infatti, è prematuro fare delle considerazioni che alla fine potrebbero rivelarsi anche prime di qualsiasi fondamento. ‘Per adesso godiamoci questa vittoria – la sua conclusione -. Nelle prossime settimane ne riparleremo’.
 
foto di Nicola Ciurlia
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mini logo_serreseSERRA SAN BRUNO - Un successo che rispecchia l’andamento della gara. Partita quasi interamente a senso unico e risultato che conferma l’ottimo stato di forma della Serrese che, seppur tra mille difficoltà dovute al girone di andata, supera meritatamente la Stilese, grazie al secco 4 a 1 di oggi pomeriggio. Un successo che, tra le altre cose, rappresenta la ciliegina sulla torta per i biancoblu di mister Rolando Megna, che proprio nel 2013 festeggiano i 40 anni di calcio dilettantistico. Per la cronaca, passano dieci minuti e i vibonesi sbloccano subito il risultato con Crudo che sfrutta al meglio l’assist di Iorfida e porta momentaneamente i locali in vantaggio. Al 18‘ lo stesso Iorfida si inventa un tiro da fuori area che si stampa sulla traversa. La prima frazione si conclude con la Serrese in vantaggio per uno a zero. Ad inizio ripresa, l’arbitro concede un calcio di rigore ai biancoblu. Sul dischetto si porta Crudo che non sbaglia e realizza la sua doppietta personale. Poco prima del ventesimo Iorfida sigla la terza rete; al 42', Lia segna il gol della bandiera per i reggini e al 45‘ Greco chiude definitivamente i conti.

 

SERRESE: Piccolo, Miletta (20' st Randò), Inzillo, Zerbonia (11' st Albano), Raffa, Crchedi, Greco, Zaffino, Iorfida, Di Siena, Crudo. In panchina: Callà, Silipo, Mondilla, Vellone. All.: Megna
 
STILESE: Scuteri, Alfarano F., Tassone (27' st Taverniti), Lia, Speziale, Marulla, Bavaro (23' st Simonetti), Alfarano G., Lioi, Condemi, Carnovale (1' st Zannino). In panchina: Sabatino. All.: Alfarano
 
ARBITRO: Celestino di Reggio Calabria
 
MARCATORI: 10' pt e 1' st Crudo (rig.), 18' st Iorfida, 45' st Greco, 42' st Lia (ST)
 
NOTE: Giornata serena. Terreno in buone condizioni. Spettatori 150 circa. Angoli: 6 - 5 Stilese. Ammoniti: Speziale, Lia (ST)
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mini SERRESE_CALCIO_2SERRA SAN BRUNO - Tutto facile per la Serrese che grazie alla doppietta di Megna, il gol iniziale di Mondilla ed il sigillo finale di Randò, supera facilmente un Marina di Nicotera giunto a Serra con soli dieci uomini a disposizione. Successo a parte, da segnalare che nella notte tra sabato e domenica, ignoti si sono intrufolati nel magazzino dello stadio, portando via del materiale sportivo. L' unica nota negativa di una giornata che ha visto i biancoblu tornare nuovamente al successo. Prosegue nella lunga striscia di risultati utili consecutivi il Soriano di mister Baroni, che grazie al tiro dal dischetto realizzato ieri dal solito Nesci, nel match contro l'insidiosa Laureanese, si mantiene squadra di testa, conservando un vantaggio di sette lunghezze sul Filogaso, diretta inseguitrice, che nell'anticipo di sabato ha espugnato Pianopoli con un netto 3 a 1. In zona playoff, mezzo passo falso del Fronti che impatta sul 2 a 2 in casa contro il Campora, mentre il Badolato supera per 3 a 1 il Bivongi. Di seguito, i risultati completi e la classifica odierna.





RISULTATI 18^ GIORNATA

Serrese - M. Nicotera   4 - 0
Laureanese - Soriano 0 - 1
Badolato - Bivongi 3 - 1
Petrizzi - Galatro 4 - 0
Stilese - R. Nicastro 3 - 0
Prasar - Pianopoli 4 - 0
Fronti - Campora  2 - 2
Real Pianopoli - Filogaso 1 - 3


CLASSIFICA

Soriano  52
Filogaso 45
Fronti 33
Laureanese 30
Serrese 28
Badolato 28
Prasar 25
Bivongi 22
Petrizzi 21
Campora 21
R. Nicastro 20
M. Nicotera 19
Stilese 17
Pianopoli 12
R. Pianopoli 11
Galatro 6



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mini atlantedellemafieRicotta calda con pane raffermo, aragoste e capocollo. Combinazioni forse insolite ma che raccontano molto di quel mondo fatto di valori arcaici tipici del mondo contadino e di feticci del lusso su cui la ndrangheta costruisce la propria immagine. Non esiste certo un codice alimentare mafioso che preveda determinati cibi o ne proibisca altri ma all’interno di quelle che sono le abitudini alimentari dei capibastone emergono chiaramente i due aspetti che caratterizzano le mafie oggi: il rispetto della tradizione (che si evince anche dalla sopravvivenza dei riti di affiliazione) e l’aspetto internazionale che le mafie sono riuscite a conquistare.

Quello che però conta di più non è tanto quello che si mangia ma l’aspetto conviviale. Cene e banchetti sono momenti fondamentali per stringere alleanze, studiare strategie. I matrimoni, così come accadeva nelle famiglie nobiliari di un tempo, possono diventare occasioni consolidare rapporti tra clan, così come i battesimi e le cresime forniscono l’occasione per creare parentele “spirituali” che si trasformano a loro volta in nuovi patti, in nuove alleanze. Tutto a tavola. E’ la tavola il vero foglio bianco su cui si scrivono i contratti delle mafie.

A parlarci di questi aspetti e a raccontarcene i risvolti non solo antropologici ma anche storici e culinari è Gianfranco Manfredi, giornalista esperto in eno-gastronomia, nel primo volume del documentatissimo “Atlante delle mafie” edito da Rubbettino e lanciato in questi giorni in libreria.

L’atlante curato da Enzo Ciconte, Francesco Forgione e Isaia Sales è suddiviso in tre volumi la cui pubblicazione verrà completata nell’arco di tre anni. Il primo volume tocca già argomenti di grande interesse e attualità: dalla storia della Camorra, al rapporto tra mafie e Chiesa, dai giudici antimafia allo scandalo calciopoli.

Il volume

A cosa è dovuto il successo plurisecolare delle mafie italiane? E come mai viene definita “mafia” ogni violenza privata che ha successo nel mondo? L’Atlante delle mafie prova a rispondere a queste due domande. Partendo dalla messa in discussione dal paradigma interpretativo dell’esclusività della Sicilia nella produzione di ciò che comunemente si intende per mafia. Se un fenomeno, nato in Sicilia nell’Ottocento, ha avuto una così lunga durata, affrancandosi dalle condizioni storiche e territoriali che ne resero possibile la sua originaria espansione e proiettandosi così agevolmente nella contemporaneità (divenendo addirittura un modello vincente per tutte le violenze private del globo) non è utile continuare a descriverlo solo come un originale prodotto siciliano. Il modello mafioso, infatti, si è dimostrato riproducibile nel tempo e in altri luoghi, non più specifico solo della Sicilia e del Mezzogiorno d’Italia. Con il termine mafia si deve intendere oggi un marchio di successo della violenza privata nell’economia globalizzata. Con questa ottica, l’Atlante delle mafie passa in rassegna le “qualità” criminali che differenziano nettamente i fenomeni mafiosi dalla criminalità comune e da quella organizzata. Esse vengono sintetizzate in cinque caratteristiche: culturali, politiche, economiche, ideologiche e ordinamentali. Secondo i curatori, si può ritenere mafia la “violenza di relazioni”, cioè una violenza in grado di stabilire contatti, rapporti, e cointeressenze con coloro che detengono il potere ufficiale, sia politico, economico e religioso, che formalmente dovrebbero reprimerla e tenerla a distanza. Perciò viene contestato ampiamente il luogo comune delle mafie come antistato, come antisistema. È stato proprio questo luogo comune a tenere per anni in ombra il vero motivo del successo delle mafie. Mentre alcune forme di violenza e di contestazione armata del potere costituito si sono manifestate contro le leggi e contro la visione unitaria dello Stato (il brigantaggio nell’Ottocento, le rivendicazioni etniche-territoriali e il terrorismo politico nel Novecento) e perciò alla fine sono state sconfitte, le mafie hanno usato una violenza non di contrapposizione, non di scontro frontale, ma di integrazione, interna cioè alla politica e al potere ufficiale. Dunque, per mafia si deve intendere una violenza di relazione e di integrazione. In questa loro caratteristica consiste la ragione del loro perdurante successo.

Antonio Cavallaro

Ufficio Stampa RUBBETTINO EDITORE

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mini calcioDiciassette punti su nove partite disputate finora. Quattro vittorie, cinque pareggi e nessuna sconfitta. Bilancio - questo - che, al momento, consente alla Serrese di mister Rolando Megna di occupare la terza posizione, dietro a Filogaso e Soriano. I biancoblu escono dal 'Mesiti' di Stilo con un rotondo 5 a 1, grazie alle marcature di Mazzitelli al 18' del primo tempo. Due minuti più tardi ci pensa Iorfida a raddoppiare il vantaggio e prima dell'intervallo i padroni di casa accorciano momentaneamente le distanze grazie a Zannino. Al ritorno dagli spogliatoi, la Stilese cerca in qualche modo di raddrizzare l'incontro ma al 15' Di Siena spegne le speranze dei reggini siglando il momentaneo 3 a 1. Ma è al 22' che succede l'incredibile: tiro da metà campo di Zaffino e palla che si infila in rete per il 4 a 1. A dieci minuti dal termine, Crudo chiude definitivamente i conti per il 5 a 1 finale. Ennesima vittoria stagionale per la capolista Soriano che, in inferiorità numerica, supera per 2 a 0 il Filogaso e allunga il vantaggio in classifica proprio sull'undici di mister Sisi. Di Nesci e Macrillò le reti di giornata. In Terza categoria, invece, quarto successo su altrettante partite per il Real Serra che, al 'La Quercia', batte senza grossi problemi il San Pietro Lametino. Primo tempo che si è concluso con i locali in vantaggio per 2 a 0 (Zaffino M. e De Caria G.). Nella ripresa, prima arriva il 3 a 0 sempre con Zaffino, mentre a firmare il 4 a 0 finale ci ha pensato Pisani.

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