adrenalina tripadvisorSERRA - Lo staff di “Adrenalina Verde Parco Avventura” ha accolto con grande entusiasmo l’assegnazione del Certificato di Eccellenza di TripAdvisor 2014. L'encomio, che riconosce l'eccellenza nel settore dell’ospitalità, viene assegnato soltanto alle strutture che ottengono regolarmente ottime recensioni su TripAdvisor ed è esteso ai business qualificati di tutto il mondo.

I vincitori del Certificato di Eccellenza si trovano infatti in tutto il mondo e rappresentano il livello più alto tra le strutture presenti sul sito. Per selezionare i vincitori del Certificato di Eccellenza, TripAdvisor utilizza un algoritmo proprietario che tiene conto dei punteggi ottenuti dalle strutture attraverso le recensioni dei viaggiatori. «Ottenere il Certificato di Eccellenza di TripAdvisor è fonte di orgoglio per l'intero team - hanno commentato i referenti del Parco Avventura - e per questo desideriamo ringraziare tutti i nostri ospiti che hanno scelto di pubblicare una recensione su TripAdvisor. Non c'è riconoscimento più importante di quello ottenuto da parte dei clienti».

Il Certificato di Eccellenza di TripAdvisor, proprio perché basato sulle recensioni dei clienti, rappresenta un autorevole voto di fiducia per chi si trova quotidianamente impegnato nel settore dell’ospitalità. Un riconoscimento che attesta, nero su bianco, il continuo impegno posto in essere dallo staff di Adrenalina Verde per raggiungere l'eccellenza, nel settore del turismo responsabile, che «ha come bussola il rispetto per la natura circostante e per i clienti che giorno dopo giorno ci onorano con la loro presenza».

Un certificato di eccellenza, l’ennesimo, per la struttura serrese, che va ad aggiungersi ai numerosi riconoscimenti già ricevuti nelle stagioni scorse: «Non consideriamo questi riconoscimenti, che anno dopo anno, abbiamo il piacere di ricevere come un punto di arrivo, ma altresì come un punto di partenza che ci sprona a fare sempre meglio e a credere sempre di più nel nostro lavoro».

Il Parco Avventura Adrenalina Verde, attivo ormai da diversi anni, realizzato nei boschi di Serra San Bruno, a ridosso del Parco Naturale delle Serre, offre principalmente ai propri visitatori dei bellissimi percorsi acrobatici, per assaporare in tutta sicurezza il gusto di divertirsi sospesi tra i rigogliosi alberi della montagna serrese. Un’esperienza entusiasmante, immersi nella natura incontaminata dei boschi di Serra San Bruno per metterete alla prova il proprio senso dell’equilibrio, la forza, l’agilità e il sangue freddo. Di recente, nella struttura, sono stati avviati anche i percorsi Tubbing e Zorbing, oltreché la parete d’arrampicata. Il Parco dispone di molti altri servizi quali l’area pic-nic ed un pregevole agriturismo per soddisfare, all’insegna della genuina cucina locale, anche le esigenze enogastronimiche dei clienti.

 

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ospedale serraSono giunte direttamente all’attenzione del nuovo direttore generale dell’Asp, Florindo Antoniozzi, le richieste dei pazienti in cura presso i reparti Dialisi di Serra San Bruno e Soriano. I due centri, da tempo, sono divenuti oggetto di una concitata discussione per via del totale degrado a cui gli stessi locali sono abbandonati. Gli utenti dei due punti dialisi – nefropatici, trapiantati e dializzati -, infatti, da anni chiedono all’Azienda sanitaria provinciale maggiore attenzione sulle strutture, in modo da poter ricevere, legittimamente, migliori cure erogate in locali più confortanti.

A riguardo è arrivato quindi l’impegno del neo manager Antoniozzi, alla guida dell’Asp Vibonese da poche settimane, in successione al Commissario straordinario Maria Pompea Bernardi. L’accordo è stato suggellato durante il faccia a faccia tenuto martedì scorso, tra lo stesso Direttore generale ed il segretario regionale dell’Aned, Pasquale Scarmozzino, durante il quale il manager sanitario si è ufficialmente impegnato a visionare il progetto di ammodernamento dei due centri dialisi di Serra e Soriano e a reperire – di conseguenza – i fondi necessari per la copertura degli interventi, in modo da poter offrire quindi condizioni strutturali adeguate, ma anche un maggior numero di posti letto, a disposizione dei reparti e avviare politiche sanitarie di prevenzione delle insufficienze renali.

È stato proprio Scarmozzino, quindi, a soffermarsi sulla condizione strutturale dei due punti dialisi dichiarando: «La dialisi di Serra è una priorità improcrastinabile. Non si possono e non si devono lasciare malati terminali in ambienti con infiltrazioni d’acqua piovana e spifferi dalle finestre. Non possono attendere la terapia salvavita dall’astanteria del Pronto soccorso e non possono rimanere quattro ore al giorno senza neanche un televisore». Disagi anche al centro di Soriano dove «in questo caso – conclude Scarmozzino – chiediamo rispetto e attenzione a partire dai parcheggi riservati alle autovetture dei dializzati».

 

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mini egizianiSERRA SAN BRUNO – Stavolta non si tratta della solita figuraccia a cui ci hanno ormai abituato gli amministratori serresi. No, è molto peggio. I 50 studenti egiziani venuti a Serra con il progetto Pitagora Mundus potrebbero essere costretti, a fine febbraio, a tornarsene a casa, perché il Comune non ha rispettato gli impegni che aveva assunto, soprattutto di carattere finanziario, per garantire a questi ragazzi un soggiorno di studio adeguato e dignitoso. Una situazione paradossale

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mini sisma_02_672-458_resizeNelle ore immediatamente successive alla forte scossa registratasi attorno all’1:05 di questa mattina in provincia di Cosenza (magnitudo 5° grado della scala Richter), sembrava che il sisma non avesse provocato alcuna vittima. In realtà, anche se indirettamente, il terremoto ha provocato la morte di un uomo di 84 anni per infarto. L’uomo era residente a Scalea, località marittima del cosentino, a pochi chilometri di distanza da Mormanno dove si è originato l’epicentro. Subito dopo il sisma, l’anziano è stato colto dal malore nella sua abitazione ed è deceduto nonostante i soccorsi prestatigli dai parenti. Al momento sembra che non vi siano altre vittime o feriti.

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mini asp-viboRiceviamo e pubblichiamo:

«Che ci sia qualcuno intenzionato a mettere in atto un’autentica operazione di spoliazione è noto a tutti ormai. D’altronde, è evidentissimo che nessuno abbia elementi oggettivi per poter confutare che la provincia di Vibo Valentia ma anche quella di Crotone, sia al centro di un preoccupante progetto di smantellamento che si amplifica, vertiginosamente, con il passare delle ore. A partire dai propositi di soppressione della Provincia, l’ultimo periodo è un crescendo di azioni che rischiano di minare la tenuta sociale dei territori più marginali. Nessuno, sia chiaro, intende assurgere al ruolo di sobillatore, ma quello che sta succedendo ai danni dei vibonesi e dei crotonesi è inaccettabile.

Così come è inaccettabile la complicità di alcuni ambienti locali di quel centrodestra finora totalmente incapace di congetturare atti concreti per il rilancio del territorio. A chi, forse per logiche partitiche continua a mortificare il proprio ambito di riferimento, ricordo che è proprio in questi casi che la politica tutta, senza distinzione di appartenenza, deve dimostrare coesione attorno all’unico interesse che giustifica la nostra postazione istituzionale: i cittadini».  

Parte da questa riflessione il Consigliere regionale del Partito Democratico che contesta nel merito la nuova proposta di legge del centrodestra che prevede un nuovo assetto organizzativo della sanità calabrese. In sostanza, il progetto di legge depositato dai consiglieri regionali Salerno, Chiappetta, Serra e Parente prevede la riduzione delle attuali cinque ASP che saranno soppiantate da tre grandi ASP e da altrettante grandi Aziende ospedaliere.

«Mentre da un lato la Giunta regionale dichiara di voler tutelare le autonomie provinciali, dall’altro, le Aziende sanitarie di Vibo e Crotone vengono soppresse con un semplice colpo di spugna. Nel provvedimento si dice anche: le nuove aziende subentreranno nei rapporti attivi e passivi delle vecchie aziende soppresse. Ma quali rapporti e quali aziende? Non si tiene conto della circostanza che le strutture ospedaliere dovranno essere fisicamente separate dal corpo delle aziende territoriali a cui oggi fanno riferimento e non sarà un’operazione semplice per i cittadini, per la qualità dei servizi, per i fornitori, per il personale e per tutta la macchina regionale che rischia di ingolfarsi terribilmente. Si prevede la nomina di commissari, dei quali non capisce quali siano poteri e funzioni, giustificati solo dall’esigenza di mandare via gli attuali organi apicali delle aziende. Si rischia che il 1° gennaio 2013, ci sia solo confusione e che le strutture ospedaliere e territoriali non abbiano alcun punto di riferimento, e che non sappiano più di quale azienda fanno parte. Sempre che il Governo Monti non impugni la legge avanti alla Corte Costituzionale, dato che incide fortemente sulle competenze del Commissario ad acta e sulle competenze della Commissione straordinaria che gestisce l'ASP di Vibo, sciolta per mafia».

Bruno Censore

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mini monti-mario-fiscoMario Monti, euforico dopo la promozione di Bruxelles, continua imperterrito a sforbiciare enti e strutture a destra e manca. Lo ‘spending review’ assomiglia più ad un irreversibile de profundis che ad un “pacchetto di razionalizzazione della spesa pubblica”, cosi come i tecnici al governo, supportati da PD, PDL e TERZO POLO, vorrebbero farci credere. Il decreto, che ha il sapore dell’estrema unzione per un paese ormai al collasso, oggi sarà al vaglio del Consiglio dei Ministri.

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mini brognaturo municipioBROGNATURO – Manca, ormai, poco all’appuntamento del 6 - 7 maggio, quando gli elettori brognaturesi saranno chiamati a scegliere il sindaco e la compagine che amministrerà fino al 2017. Da una parte, la lista “Ancora insieme per Brognaturo”, contraddistinta da un sole su due mani racchiuse in un cerchio, capeggiata dal Pino Iennarella; dall’altra, “ Rinnovamento e crescita”, la lista guidata da Maria Carmela Mangiardi, rappresentata da una stretta di mano sormontata dai monti e da sette stelle. Nonostante l’avvicinarsi della scadenza, però, non si respira affatto un clima da campagna elettorale, tanto più che, allo stato, non si segnala alcuna iniziativa pubblica. Con tutta evidenza, quindi, i due contendenti si stanno concentrando sulla ricerca diretta del consenso, preferendo illustrare, caso per caso, il loro programma elettorale, disponibile, on-line, sull’albo pretorio del Comune. Articolato in nove cartelle, il manifesto programmatico di “Ancora insieme per Brognaturo", fin dall’incipit, nonostante “ le condizioni di crisi generale in cui versa l'intero Paese” dichiara di voler “offrire soluzioni ai problemi, alle difficoltà e ai disagi che interessano la comunità brognaturese”. “Soluzioni” da trovare con una squadra in cui convivono “esperienza e rinnovamento”. Non è un caso, infatti, che, da una parte, siano stati riconfermati in lista “amministratori che hanno acquisito competenze e capacità politiche e amministrative”; dall’altra, invece, si è puntato su “volti nuovi desiderosi di mettersi al servizio dell’intera comunità”. Filo conduttore del programma elettorale di Iennarella, sembra essere il desiderio di “ preservare e tutelare le risorse presenti nel territorio, il paesaggio urbano e rurale, l'identità culturale”. Suddiviso in sette ambiti d’intervento, il programma, si apre con gli interventi dedicati ai “servizi sociali”, un campo, nel quale “Ancora insieme per Brognaturo”, si propone di attivare iniziative tese a creare, “spazi di gioco per i bambini” e “centri di aggregazione per i giovani”, nonché di “migliorare la qualità della vita delle persone anziane” mediante “l’utilizzo di organizzazioni associative e di volontariato”. Grande attenzione, inoltre, viene riservata a “cultura e sport” da incentivare con l’organizzazione “di incontri significativi” ed attraverso l’ampliamento “del patrimonio delle strutture sportive”. Per quanto riguarda le politiche per il “territorio”, si punterà, invece, alla “salvaguardia delle aree identificative”, alla “riqualificazione dell’abitato”, al completamento del “Piano strutturale comunale” ed alla redazione di un “piano economico” per l’utilizzo sostenibile delle risorse forestali. Adeguati interventi vengono, poi, assicurati nel campo della “viabilità” dove, la lista di Iennarella, si prefigge, in caso di successo, di assicurare “la manutenzione delle strade e il rinnovo costante e frequente delle strisce pedonali e della segnaletica orizzontale”. Un “ruolo di primo piano” è stato riservato, inoltre, ai settori afferenti all’ “energia” e all’ “ambiente” nei quali si intende “ridurre al minimo la spesa energetica” e rendere “ autosufficienti le strutture comunali attraverso la produzione di energie da fonti alternative e rinnovabili”. A tal riguardo, “la lista s’impegna ad installare impianti fotovoltaici sulle strutture comunali” ed a “sollecitare la realizzazione” di un “ parco eolico” comunale. Un intervento significativo viene assicurato, anche, per quanto riguarda la riduzione “della produzione dei rifiuti”, il miglioramento della “raccolta differenziata con il sistema porta a porta”, la “creazione di una rete di impianti di trattamento e di smaltimento”. Non viene tralasciata, neppure, l’idea di realizzare un nuovo “serbatoio di proprietà comunale al fine di rendere indipendenti da Sorical”. Nel settore delle “opere pubbliche e delle infrastrutture”, Iennarella si propone di reperire risorse da impiegare nella “realizzazione di strade interpoderali” e nel recupero del centro storico”. In conclusione, il programma di “Ancora insieme per Brognaturo”, assicura un intervento, anche, nei settori dei “servizi ai cittadini” e della “comunicazione sociale”, attraverso la creazione di uno “sportello del cittadino” e l’ampliamento dei servizi offerti dal sito web del Comune.

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Martedì, 17 Aprile 2012 19:27

Salvate il soldato Rosi

mini dovere_moraleRimane in panne, infangata fra verità supposte e bed & breakfast fantasma, la macchina amministrativa serrese targata PdL. In barba a quel tanto ostentato slogan pre-elettorale, “Un dovere morale: voltare pagina!”, che nel maggio scorso campeggiò deciso in ogni dove. Sui manifesti, sui muri, perfino su un paio di gigantografie mobili che per un mese tranciarono in lungo ed in largo le vie del paese. Per Terravecchia, a Spinetto, nelle piazze, sul lungo fiume, sui palchi alle spalle di oratori e cabarettisti.

Qualcuno pensò “il circo è arrivato in città”.  Altri, circa 1.800 persone invece ci credettero, ed armati di buone illusioni regalarono il consenso proprio a quei paladini che raccontavano di avere in tasca la ricetta utile alla diffusione di quell’etereo “dovere morale”.

Neanche il tempo di soffiare sulla prima candelina e tutto è cambiato. Anzi quella moralità non è mai esistita. Spazzata via a colpi di esposti ed inchieste.

Le guance della maggioranza serrese si colorarono di rosso già nei mesi scorsi, quando un ambiguo rimpasto di giunta fece fuori Zaffino, l’ex assessore spodestato per motivi ancora del tutto ignoti alla cittadinanza, ma non alla questura. Poi il caso della targa smarrita, quella con su impresso “Qui la 'ndrangheta non entra”, da inchiodare all’uscio del palazzo municipale e che ancora oggi tarda a raggiungere Serra. Ultimo il caso del presidente del Consiglio De Raffele finito, per una strana fattura, nella lista dei 63 indagati dell’Operazione Resort, della Guardia di Finanza, su un giro di 1,3 mln finanziati per la costruzione di strutture di ricezione turistica e spesi in ville private e regali matrimoniali.

Troppe incognite. I programmi politici saltano e l’attività amministrativa ristagna. A pagarne le spese sembra sia il sindaco, ormai additato da tutti come unico responsabile di quest’annata amministrativa che di amministrativo ha avuto davvero poco. Forse nulla, al di là di un paio di aiuole date in adozione a qualche commerciante.

Si va verso un epilogo già scritto. A tempo dovuto il PdL scaricherà Rosi, valvola di sfogo su cui ripiegare colpe, danni e fallimenti, e continuerà a cavalcare indisturbato verso nuovi orizzonti di gloria. Sempre che non ci siano ulteriori intralci, visto che oggi quel bramato “dovere morale” è finito dritto dritto sulle scrivanie di giudici e magistrati.

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mini SpagnuoloUn fenomeno di diffusa illegalità che rispecchia un'abitudine consolidata da parte di certi individui secondo la quale il rispetto delle regole riguardi gli altri ma non se stessi". Sono state queste le parole pronunciate dal Capo della Procura di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, nell'odierna conferenza stampa tenutasi per illustrare i dettagli della maxi-operazione, "Resort", condotta dagli uomini della Guardia di Finanza che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di ben 63 persone.

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mini asp-viboLa recente chiusura del reparto di Nefrologia dell'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia sta suscitando dure reazioni da parte degli addetti ai lavori, della politica e delle associazioni di categoria. La prima ad intervenire per criticare duramente il provvedimento dell'Asp di Vibo era stata Teresa Papalia, presidente della sezione calabrese della Società italiana di Nefrologia. Analoga reazione è arrivata anche dall'Adet, l'associazione dei dializzati, che ha lanciato un accorato appello affinchè si faccia marcia indietro sulla chiusura del reparto. E intervengono anche i politici vibonesi: il senatore Franco Bevilacqua (Pdl) si limita a criticare l'Asp vibonese - retta da una commissione straordinaria dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose - mentre Bruno Censore, consigliere regionale Pd, chiama in causa anche il presidente della Regione Scopelliti, commissario ad acta per il piano di rientro.

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