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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Un fenomeno di diffusa illegalità che rispecchia un'abitudine consolidata da parte di certi individui secondo la quale il rispetto delle regole riguardi gli altri ma non se stessi". Sono state queste le parole pronunciate dal Capo della Procura di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, nell'odierna conferenza stampa tenutasi per illustrare i dettagli della maxi-operazione, "Resort", condotta dagli uomini della Guardia di Finanza che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di ben 63 persone.
Un'indagine meticolosa e accurata, quella portata avanti dagli uomini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Vibo Valentia, rivolta a smascherare una maxi-truffa ai danni della Comunità Europea, mediante l'utilizzo di false fatture. Il campo d'azione dei presunti truffatori questa volta sono i Bed and Breakefast o meglio, i progetti che la Comunità Europea sosteneva per la costruzione e/o ristrutturazione degli impianti ricettivi.
Come si evince dalle pagine de "il Quotidiano della Calabria", dove è stato pubblicato l'elenco sotto riportato, alcuni dei 63 indagati sarebbero stati beneficiari di finanziamenti, assegnati dalla Regione Calabria, per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro (di cui circa 1.300.000 a carico dell'UE) e che sarebbero dovuti servire a far nascere 23 nuove strutture ricettive; oltre a coloro i quali avrebbero presentato il progetto, della lista dei 63 nomi fanno parte anche i collaudatori delle strutture, i titolari di 20 aziende fornitrici e due funzionari pubblici della Regione Calabria. Sempre nei 63 indagati risultano esserci l'ex vice sindaco di Mongiana, nonché attuale consigliere di minoranza, e l'attuale Presidente del Consiglio del comune Serra San Bruno.
Secondo quanto emerso dalle indagini i soldi stanziati, piuttosto che essere usati per la realizzazione delle strutture alberghiere, sarebbero serviti per la ristrutturazione di immobili ad uso esclusivamente personale o, peggio ancora, per ricche regalie, da parte dei beneficiari dei contributi, a parenti e amici in occasione di matrimoni o altre ricorrenze.
Il dott. Spagnuolo ha riservato parole d'elogio per la Guardia di Finanza che se "pur nell'esiguità delle sue forze ha operato uno sforzo eccezionale sapendo utilizzare sapientemente e diligentemente le proprie risorse in una provincia, qual è quella di Vibo Valentia. In cui vi è la più alta percentuale evasione fiscale".
Di seguito riportiamo la nota fatta pervenire da Giuseppe De Raffele, Presidente del Consiglio del comunedi Serra San Bruno, in merito alla sua posizione nella vicenda:
"Relativamente all’operazione Resort in cui veniva evidenziato anche il nominativo di Giuseppe De Raffele, in quanto amministratore di una società del settore Informatico con sede in Catanzaro. Il Sig. De Raffele ha confermato di aver ricevuto richiesta di acquisto da parte del Sig. Catania Stefano di un Personal Computer Portatile, ha consegnato il Personal Computer presso il cliente, ha emesso regolare fattura di vendita (n. 12 del 12.03.2008) al normale prezzo di mercato all’epoca dell’acquisto. Confermando anche che per la fattura di cui sopra ha ricevuto il regolare saldo da parte del cliente. Ovviamente risulta agli atti la tracciabilità della consegna del bene e dell’incasso, significando che quanto scritto sulla stampa relativamente all’emissione della fattura per “operazioni inesistenti” è palesemente dimostrabile con gli atti in possesso delle parti".
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