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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Un danno erariale per 8milioni e 200mila euro ravvisato in materia di indebita percezione di due distinti finanziamenti, comunitari e nazionali, tra loro incompatibili, erogati dalla Regione Calabria in favore della “Eurocoop”, società addetta alla raccolta dei rifiuti. Questo quanto emerso a seguito dell’operazione denominata “Bis in idem” e segnalato, questa mattina, all’attenzione della Procura regionale della Corte dei conti da parte della Guardia di finanza di Vibo Valentia.
Ventidue sarebbero i soggetti finiti nel mirino degli inquirenti, che avrebbero posto in essere un articolato sistema fraudolento. Tra questi Bruno Calvetta, all’epoca dei fatti direttore generale del Dipartimento Lavoro della Regione Calabria; oltreché dirigenti e dipendenti del medesimo Dipartimento; Ottavio Gaetano Bruni e Francesco De Nisi, entrambi ex presidenti della Provincia di Vibo Valentia; tre funzionari in organico sempre alla Provincia di Vibo; l'ex sindaco di Vibo Valentia Francesco Mario Sammarco e i responsabili della società beneficiaria del finanziamento tra cui il presidente del Cda Silvio Claudio Martino.
Già nel maggio scorso l’inchiesta aveva condotto all'arresto di sei persone, mentre altre tre erano state poste ai domiciliari. In seguito, su ricorso delle difese degli indagati, questi ultimi provvedimenti coercitivi di custodia cautelare erano stati attenuati ed in parte annullati dal Tribunale del Riesame.
Si è chiuso nella mattinata di ieri il sipario sulla tre giorni di volley mercato a Bentivoglio, in provincia di Bologna, presso la Zanhotel & Meeting Centergross. Nell'occasione, sono stati, inoltre, presentati i calendari della Superlega UnipolSai e del campionato di A2 UnipolSai. E adesso, per la Tonno Callipo Vibo Valentia, è già tempo di primi bilanci: la compagine del patron Pippo Callipo è stata sicuramente tra le protagoniste grazie anche all’eccellente performance di coach Fefè De Giorgi, autentico mattatore insieme al giornalista di RaiSport Alessandro Antinelli. Un’allegria e un entusiasmo che hanno contagiato tutti. A far parte della delegazione giallorossa a Bologna, oltre a coach De Giorgi, anche il direttore sportivo Chico Prestinenzi, il vice allenatore Antonio Valentini e il team-manager Giuseppe Defina. E proprio a quest’ultimo è stata affidata l’analisi sulla “tre giorni” di volley mercato. Il dirigente giallorosso vanta, peraltro, una pluriennale esperienza nella kermesse di metà/fine luglio organizzata ogni anno dalla Lega Volley. Da molti anni ormai, Defina è il principale referente della società giallorossa per ciò che concerne l’ufficializzazione dei tesseramenti e le pratiche burocratiche da formalizzare in Lega. Un profondo conoscitore, dunque, della “tre giorni” di volley mercato. "E’ sempre una bella sensazione – ha detto Defina – andare a Bologna e ritrovare amici e addetti ai lavori con i quali si è stipulato nel corso del tempo un rapporto di stima e amicizia. Rispetto agli anni passati, è innegabile che la crisi economica stia facendo sentire i propri effetti. Non ci sono più i botti di mercato di qualche anno fa, ma il volley mercato rappresenta in ogni caso un appuntamento proficuo per tutte le società e gli addetti ai lavori che vi partecipano". Ieri anche il team-manager vibonese ha assistito allo show sul palco di coach Fefè De Giorgi: "Fefè sa perfettamente abbinare il ruolo di allenatore a quello di comunicatore ed opinionista e sa distinguere i due aspetti. E’ stato davvero affascinante vederlo sul palco ad intrattenere la platea insieme ad Alessandro Antinelli". Questo il pensiero di Defina sul calendario della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia: "La partenza ad Ortona non sarà semplice. Andremo a giocare in un palazzetto caldo al cospetto di una squadra ben costruita e che può vantare una buona diagonale palleggiatore-opposto. Credo che sarà un campionato equilibrato, le nostre avversarie contro di noi giocheranno alla morte. Sappiamo di essere i favoriti, ma vogliamo tenere i piedi per terra. Il derby del 26 dicembre contro Corigliano, squadra che ha ambizioni importanti, potrebbe essere il crocevia della stagione. Il fatto di giocare – ha concluso Defina – una volta a settimana sarà un aspetto molto importante per De Giorgi, da questo punto di vista la A2 sarà un campionato molto meno stressante rispetto alla Superlega. Il campionato però è lungo con l’appendice dei play-off dopo la regular season".
LA FORMULA DELLA DEL MONTE COPPA ITALIA SERIE A2 - Ci sarà una società organizzatrice che ospiterà la Final Four in programma sabato 7 e domenica 8 febbraio 2015. Il 6 gennaio di disputeranno i quarti di finale che vedranno ai nastri di partenza le prime sei squadre classificatesi al termine del girone d’andata. Le tre vincitrici si aggiungeranno alla società organizzatrice della F4, qualificata di diritto Nella foto, il team-manager della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia Giuseppe Defina nel pre-partita del match del 6 aprile 2013 contro la Bre Lannutti Cuneo.
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Il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, Alessandro Pesce, ha chiesto il rinvio a giudizio per undici persone, coinvolte nell'operazione "Persefone", scattata nell'ottobre dello scorso anno, con la quale si è cercato di fare luce su un presunto caso di bancarotta fraudolenta, riguardante la Proserpina Spa, società impegnata nella raccolta dei rifiuti.
Tra questi rientra anche il censoriano doc e attuale segretario provinciale del Pd, Michele Mirabello, già componente del Consiglio di amministrazione della società. Nei suoi confronti pesa l'accusa di concorso in bancarotta fraudolenta.
Chiesto il rinvio a giudizio anche per Francesco Pantano e Ciro Orsi, ex amministratori della società; Domenico Naso, Giuseppe Betrò, Giandomenico Pata, Giuseppe Ceravolo, Michelangelo Petrolo, Domenico Scuglia, Gino Citton e Marcella De Vita.
Archiviati, invece, i casi di Natalina Cricelli, socia privata di maggioranza della “Proserpina” e quello dell'avvocato Giovanni Vecchio, liquidatore dell'azienda.
Secondo gli inquirenti, le persone coinvolte nell'inchiesta avrebbero manomesso i bilanci della società, con un passivo di quasi dieci milioni di euro, al fine di evitare la liquidazione. Inoltre l'azienda, tramite la falsificazione dei registri contabili, avrebbe ottenuto finanziamenti pubblici dal Commissario per l'emergenza rifiuti in Calabria. Perte dei quali sarebbero stati trasferiti in altre società costituite dagli stessi soci privati della Proserpina.
Doccia fredda, anzi gelata, per i tanti appassionati di calcio e, soprattutto, per le società sportive di Serra San Bruno. Ormai giunti alle porte della stagione calcistica 2014/2015, come un fulmine a ciel sereno, è arrivato qualche giorno fa il parere negativo espresso dal Fiduciario della FGIC Calabria, impegnato a valutare le condizioni di agibilità e sicurezza dell’impianto sportivo comunale “La Quercia”, storico ed unico campo sportivo cittadino, divenuto purtroppo nel tempo vittima dell’incuria e dell'indolenza degli enti locali competenti.
La Procura della Repubblica di Vibo Valentia, nell’ambito dell’operazione denominata “Tax free”, ha effettuato questa mattina una confisca di beni, per un valore stimato di 4milioni di euro, riconducibili a Rosario Lo Bianco, imprenditore edile di Vibo Valentia. Il provvedimento è stato adottato in attinenza alle nuove disposizioni previste dal Codice antimafia riguardo la pericolosità sociale dell'evasore fiscale. A dare concreta esecuzione al sequestro sono stati gli uomini della Guardia di Finanza che hanno posto i sigilli alle proprietà su disposizione del Tribunale di Vibo.
In particolare, la confisca riguarderebbe una società edile, la “Elle Erre Costruzioni srl”, con intestatario Lo Bianco che, secondo gli inquirenti, risulta «soggetto dedito a traffici delittuosi» e che vivrebbe «con proventi derivanti da attività criminali orbitanti nel campo dell’evasione fiscale e delle violazioni finanziarie in genere».
Oggetto del sequestro, dunque, oltre a patrimoni finanziari, anche beni immobili e mobili di proprietà di soggetti terzi, ma evidentemente riconducibili al Lo Bianco, tra i quali due terreni a Sant'Onofrio, paese confinante con Vibo; 6 fabbricati a Briatico; un terreno, un fabbricato, un capannone industriale ed una villa ubicati a Vibo Valentia; una Porsche Cayenne, un autocarro, il compendio aziendale di una società con sede a Vibo ed operante nel ramo edilizio; i materiali e le attrezzature della stessa società “Elle Erre Costruzioni srl” ed infine tutti i rapporti bancari riconducibili a Rosario Lo Bianco, alla moglie Maria Elena Lo Bianco ed a Carmelo Lo Bianco, 20 anni, figlio dei coniugi Lo Bianco.
L’uomo è stato sottoposto alla misura della sorveglianza speciale per tre anni, in quanto indicato come evasore “socialmente pericoloso”. L'indagine era stata avviata nel 2010 quando le Fiamme gialle avevano posto l'attenzione sulla “Elle Erre Costruzioni Srl” con la scoperta di un'evasione delle imposte sui redditi per 20milioni di euro e l'impiego di 108 lavoratori in nero e 28 irregolari.
Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha sequestrato beni per due milioni di euro ad un amministratore unico di una società di Pizzo, operante nel settore dei cantieri navali. L'attività delle Fiamme gialle è stata possibile grazie ad una precedente ed articolata verifica fiscale, a conclusione della quale sono state accertate anche numerosi violazioni di carattere amministrativo e penale. Il controllo della Guardia di Finanza - effettuato nel periodo compeso tra il 2009 e il 2013 - ha consentito di recuperare a tassazione in materia di imposte sui redditi oltre 3 milioni di euro e, in materia di Iva, una somma che supera i 200mila euro. Il legale rappresentante della società è stato denunciato per dichiarazione infedele e omessa dichiarazione. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Vibo, hanno permesso di acquisire elementi di prova tali da indurre il gip ad emettere i decreti di sequestro preventivo finalizzati alla confisca anche con formula per equivalente sui beni nella disponibilità dell'indagato. Tra i beni sequestrati figurano anche automobili, immobili e conti correnti.
La Corte dei Conti ha ricevuto dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro la segnalazione di un danno erariale per oltre un milione di euro. Il reato risulterebbe riferito agli incarichi legali a professionisti esterni, nominati dalla Sorical spa, società partecipata a maggioranza dalla Regione Calabria per la gestione delle risorse idriche regionali. Il conferimento delle consulenze esterne – secondo gli inquirenti – sarebbe avvenuto attraverso procedimenti «non conformi alle disposizioni di legge». Conferimenti con cui Sorical, di fatto, per tutto il 2012 ha affidato ad una serie di studi professionali diverse consulenze legali, ma senza il rispetto delle procedure concorrenziali
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