Il Vizzarro.it - quotidiano online
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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
ARENA - Resta elevato l'allarme sicurezza nel territorio comunale di Arena, soprattutto dopo quanto accaduto il 25 febbraio scorso quando, nei pressi di una fabbrica di divani situata nella zona Pip, ad andare in fiamme è stato il furgone di proprietà del consigliere comunale di maggioranza Alessandro Pagano.
Molto partecipata dalla collettività e dalle autorità l’iniziativa organizzata sabato scorso dall’amministrazione comunale di Arena in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. La comunità ha accolto con entusiasmo il ministro agli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, che, per l’occasione, ha fatto visita ai 35 ragazzi ospitati dalla ridente cittadina delle Serre.
Al centro dell’iniziativa il dibattito aperto, moderato dalla giornalista Stella Pagano, grazie al quale i presenti si sono confrontati sui temi dell’accoglienza e della solidarietà. Gli onori di casa sono chiaramente stati affidati al giovane sindaco Antonino Schinella che ha ribadito come, la presenza dei rifugiati, abbia contribuito da molti punti di vista a riconsegnare un’anima alla cittadina, «posso dire che oggi ci siamo riusciti - ha affermato il primo cittadino - perché Arena ha saputo coniugare abilmente i principi di solidarietà e di accoglienza, al punto da arrivare ad essere un paese a cui tutti guardano con ammirazione». Schinella ha poi ringraziato, oltreché la cittadinanza capace di ospitare al meglio i fratelli immigrati, anche gli stessi ragazzi rifugiati «che, ognuno con la propria storia di personale sofferenza, hanno saputo regalarci una ricchezza inestimabile». Grossi ringraziamenti sono stati rivolti dallo stesso sindaco Schienella al parroco don Pasquale Rosano, che, «con pazienza certosina, scrupoloso e caritatevole, ha consentito alla comunità di Arena di scrivere una pagina memorabile della propria storia».
Numerose le autorità presenti all’iniziativa come il prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno; il commissario capo della Questura di Vibo e dirigente dell’Ufficio immigrazione, Concetta Gangemi; l’onorevole Bruno Censore; la dirigente scolastica Caterina Calabrese e, come già detto, il ministro agli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta. Proprio la Lanzetta ha espresso profonda soddisfazione in riferimento a come i comuni del Vibonese stanno gestendo una situazione non poco annosa, relegando le migliori attenzioni a ragazzi arrivati da situazioni di sofferenza e privazione. «Sono orgogliosa della mia nazione - ha dichiarato la Lanzetta - che ha accolto persone che altri stati hanno respinto. L’Italia fino ad ora ha agito da sola, adesso è l’Europa che deve dimostrarsi solidale con noi, soprattutto economicamente, aiutandoci a fronteggiare questa emergenza. Ma l’intervento di punta, senza dubbio alcuno, è stato quello del giovane ghanese perseguitato Avin, impiegato fino a poco tempo fa nella redazione di un giornale antigovernativo, si è visto poi costretto a scappare dal proprio paese dopo le amare disavventure di prigionia in Libia, le numerose violenze ed i maltrattamenti.
Sono, al momento, circa 400 gli immigrati con status di rifugiato politico sparsi su tutto il territorio provinciale, destinati attualmente ai Comuni che hanno aderito al progetto: Dasà, Mongiana, San Gregorio D’Ippona, Fabrizia, Serra San Bruno, Vibo Valentia, Briatico e naturalmente Arena. L’iniziativa si è poi arricchita con la mostra fotografica curata da Salvatore Federico e la degustazione di alcuni piatti tipici originari dell’Africa Sub Sahariana, preparati dagli stessi giovani immigrati.
Foto Salvatore Federico
ARENA – «Non vogliamo fare inutili dietrologie. Né vogliamo che questo Consiglio si trasformi in un tribunale dell’Inquisizione. Se ci sono stati e ci saranno responsabili saranno gli organi preposti a stabilirlo. Noi, la mia amministrazione intendo, abbiamo davanti soltanto due doveri: dal punto di vista politico, è opportuno fare chiarezza su una questione che avrà inevitabilmente pesanti ripercussioni. Dall’altro lato, dal punto di vista gestionale e quindi amministrativo, abbiamo l’obbligo di affrontare la situazione e la triste realtà. Realtà inoppugnabile: il lungo iter giudiziario si è concluso con una condanna pesante. Con la condanna al pagamento di oltre un miliardo di euro. 1.097.062 euro, per l’esattezza».
Nel corso di un affollato consiglio comunale, convocato in forma straordinaria e aperta, il sindaco Antonino Schinella ha inteso rendere edotta la cittadinanza in merito ad una questione che per lunghi anni ha tenuto con il fiato sospeso cittadini e amministratori di Arena: la vertenza Lorusso. Questione che ha avuto epilogo soltanto nei giorni scorsi con la decisione della Cassazione che ha rigettato il ricorso presentato dal Comune.
«La storia parte da lontano e ha per oggetto i lavori di costruzione del Carcere mandamentale. I lavori - ha riferito il primo cittadino suffragando le sue tesi con carte e documenti alla mano - furono consegnati alla ditta nel febbraio dell’84. Dopo tre sospensioni nel breve arco temporale di un anno e mezzo, nell’estate dell’85 l’impresa subisce un attentato dinamitardo. E i lavori i fermano. Arrivano i solleciti, si susseguono due ordini di servizio, ma l’impresa riprende i lavori soltanto ad aprile del 1987. Ma sette mesi dopo si ferma di nuovo. Il motivo? Si è resa necessaria una perizia suppletiva e di variante, la cui redazione tra mancati recepimenti e pareri vari ha subito un iter abbastanza lungo. Si pensi, infatti, che soltanto nel 1994, sette anni dopo, la Giunta comunale ha approvato la perizia, dando così avvio ai lavori. Da questi ritardi, dunque, scaturisce il contenzioso. Per l’impresa la responsabilità sono attribuibili all’amministrazione appaltante e all’incapacità di quest’ultima di approvare una perizia. L’arbitrato ha successivamente accolto le richieste di Lorusso, condannando il Comune al pagamento di oltre un miliardo di euro. E dopo le decisioni della Corte di Appello e della Cassazione che hanno rigettato i ricorso presentati a suo tempo dal Comune, l’iter processuale si è concluso con una condanna. E adesso la situazione non è delle migliori. Acuita dal fatto che ci troviamo a fronteggiare una non facile situazione. Si pensi - ha aggiunto il sindaco - che quotidianamente si recano in Comune decine di creditori e diversi professionisti che esibiscono laute parcelle per prestazioni che in alcuni casi risalgono anche a decine di anni addietro. Si pensi, inoltre, che siamo costretti a pagare rate di mutui per un importo che supera i 200mila annui, di cui 70mila assorbite per la chiusura delle controversie legate agli espropri Lombardo e Scalamogna. E, come se tutto ciò non bastasse, aggiungo che a dicembre arriverà la sentenza, un'altra sentenza, sempre inerente un esproprio, questa volta del terreno dove è ubicata la scuola elementare, e le notizie forniteci dal nostro avvocato non ci lasciano ben sperare. Dunque, è evidente che la situazione che abbiamo ereditato è pesantissima. C’è chi in questi giorni ci sta consigliando il dissesto. Forse è l’unica via di uscita, ma sarebbe una iattura per la nostra gente. Significherebbe l’aumento, fino al massimo consentito, dei tributi e delle tariffe per cinque anni. E in un periodo di crisi generale, non possiamo mettere le mani nella tasche dei nostri cittadini. Perciò, stiamo lavorando e lavoreremo con un unico obiettivo: evitare il dissesto. Ci siamo rivolti ai ministeri della Giustizia e delle Infrastrutture, ai quali abbiamo chiesto di assumersi i maggiori oneri derivanti dalla costruzione del Carcere anche nello spirito dell'articolo 19 della legge n. 119 del 1981, che prevedeva che i maggiori oneri potessero essere saldati attingendo ad un mutuo a totale carico dello Stato. In questa direzione, il deputato Laratta presenterà presto un’interrogazione, portando il nostro caso all’attenzione del Parlamento. Inoltre, siamo in trattativa con il creditore: se riuscissimo ad ottenere una dilazione, a conti fatti saremmo in grado di onorare il debito. E questa - ha aggiunto il sindaco rispondendo alla domanda del consigliere di opposizione Giamba - sarebbe la migliore condizione: ci permetterebbe da un lato di evitare il dissesto e dall’altro di affrontare l’onere senza neppure aumentare la pressione fiscale. Basterà razionalizzare la spesa, sulla falsariga di quello che abbiamo fatto finora, se è vero come è vero che ad oggi siamo riusciti a diminuire sensibilmente alcuni costi: penso, solo per fare qualche esempio, alla gestione e al trasporto dei rifiuti, al riscaldamento dello strutture pubbliche e alla manutenzione dei mezzi comunali». Infine, rispondendo ad una domanda dell’altro consigliere di opposizione Brogna, il primo cittadino ha chiosato così: «Lei mi chiede di chi sono le responsabilità? Leggendo le carte, emerge che il loro arbitrale ha addossato le responsabilità alle amministrazioni che si sono susseguite dal 1987 al 1994 e in parte anche ai progettisti e alla carenze progettuali. Aggiungo che reputo un errore il fatto che la precedente amministrazione non abbia nominato un arbitro, e quindi un difensore del Comune, decidendo di non giocarsi la partita, sebbene questo ultimo aspetto non rappresenti la prova che affrontando il giudizio in modo diverso il Comune ne sarebbe uscito indenne. Comunque, ribadisco che saranno gli organi proposti a stabilire chi sono i responsabili. Posso dirle che alla Procura della Corte dei conti è stato già trasmesso l’intero fascicolo».
Dopo la chiosa del sindaco, gli interventi del pubblico, tra cui quello dell’ingegnere Michele Gerace, assieme al collega Raffaele Schinella progettista e direttore dei lavori del Carcere, e dell’ex sindaco Rosario Pugliese.
Riceviamo e pubblichiamo:
Dopo il successo della serata inaugurale a fine giugno, il tour estivo che condurrà il giovane Ernesto Schinella in giro per diversi centri della Calabria, approderà a San Nicola da Crissa sabato 28 luglio, alle ore 21.30.
Ernesto Schinella che, abbiamo potuto ammirare per le sue doti canore, per la sue capacita d’intrattenere e per la sua coinvolgente simpatia nella prima edizione del programma “Ti lascio una canzone”, e a fianco di Pupo, nello show del sabato sera “Volami nel cuore”, si presenta ora con una nuova sfida: due ore di spettacolo emozionante, dal repertorio orecchiabile e in grado di soddisfare diversi gusti musicali, accompagnato da una band composta da formata da 8 musicisti: fiati, coriste, batteria, chitarra, tastiere e basso. Ci saranno anche due ballerine che, con le coreografie curate dall’Accademia delle Muse di Chiaravalle Centrale, faranno da cornice alle performance musicali. E c’è da scommetterci Ernesto con la sua consueta verve non mancherà di regalare qualche divertente siparietto.
Per informazioni sulle altre date del tour si può visitare il sito www.ernestoschinella.it
Riceviamo e pubblichiamo:
ARENA - L’obiettivo è sempre duplice: da un lato, la civica amministrazione punta a ripulire le aree comunali - ma non solo quelle e, dall’altro, mira alla socializzazione e alla sensibilizzazione per il rispetto dell’ambiente e degli spazi comuni. Decoro urbano, sensibilizzazione e socializzazione, dunque, un mix di intenti che la giovane amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Antonino Schinella intende perseguire con alcune iniziative che, nel piccolo e grazioso centro dell’entroterra vibonese, stanno registrando un successo che va oltre le più rosee previsioni.
«La partecipazione è andata oltre le aspettative. E’ il segno - ha osservato l’assessore comunale all’Urbanistica e al Decoro urbano Carmelina Ranieri - di grande senso civico». Ma di cosa stiamo parlando? E’ presto detto: dopo aver sfidato, nelle scorse settimane, il caldo e il primo sole primaverile e dopo aver proceduto alla pulizia ed al riassetto ambientale del cimitero comunale, una quarantina di volontari, domenica scorsa, hanno voluto ripetersi.
Stanchi di vedere il paese sporco, invaso da ogni tipo di spazzatura, infestato da erbe e cespugli in ogni angolo, gli intrepidi volontari hanno deciso di scendere per strada e, armati di decespugliatori, rastrelli, pale, martelli e cazzuole, si sono messi all’opera, dando una bella sistemata che non si vedeva da anni.
I volontari, suddivisi in più squadre di lavoro, si sono alternati nelle vie del paese, hanno decespugliato, pulendo anche le cunette della provinciale, hanno sistemato i blocchi di travertino nella centralissima piazza Generale Pagano e hanno sistemato le aiuole con la piantumazione di fiori.
Insomma, un’altra lodevole ed insolita giornata all’insegna del volontariato, con in testa il sindaco Antonino Schinella, il suo vice Adriano Ienco, l’assessore Ranieri e il consigliere comunale Sandro Pagano che, tutti in tenuta da operaio, hanno contribuito assieme ai volontari a pulire le principali strade dalle erbacce infestanti. «Ribadisco un concetto che ho già avuto modo di esprimere all’indomani della prima giornata di volontariato: iniziative simili, stante anche la portata della partecipazione, inorgogliscono chi è stato investito dell’onere e dell’onore di rappresentare questa comunità», ha commentato il sindaco Schinella. «Tali iniziative - ha aggiunto - contribuiscono a far comprendere alla comunità che per cambiare pagina ad Arena è necessario il contributo di tutti. Per questa ragione – ha chiosato Antonino Schinella - abbiamo voluto dar vita ad una nuova stagione di impegno civico». E domenica scorsa l’impegno civico, ad Arena, è stato tangibile. «La gente ha risposto bene – ha proseguito Sandro Pagano -. Si pensi che tantissimi sono stati i cittadini che hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa. Oltre ai volontari, che hanno fatto un lavoro immane e lodevole, penso anche a quelle tante persone che ci hanno raggiunto sulle strade, portandoci acqua, succhi e contribuendo al rifocillamento; penso anche a chi ha gratuitamente offerto fiori e il materiale necessario per il lavoro: sono loro – ha osservato il consigliere comunale - il chiaro esempio della buona riuscita della manifestazione».
Insomma, le giornate del Decoro urbane, istituite dalla nuova amministrazione, rappresentano azioni simboliche ma estremamente concrete che hanno l’obiettivo di recuperare numerosi luoghi dall’incuria e, allo stesso tempo, di promuovere una diversa attenzione al territorio. Intento rafforzato dal Protocollo di Intesa, siglato tra l’amministrazione comunale e il Responsabile dell’Ufficio Forestazione dell’Afor, Raffaele Mangiardi, che, di fatto, ha permesso al comune di Arena di beneficiare, in questi giorni, di una decina di operai che stanno procedendo alla pulizia e al consolidamento dei versanti. «Intendo ringraziare tutti i volontari e, in particolar modo, il gruppo Cacciatori, che con il loro lodevole e tangibile contributo stanno togliendo Arena da quella inaccettabile condizione di degrado e di totale abbandono che finora è stata sotto gli occhi di tutti», ha aggiunto il vicesindaco Adriano Ienco. «Speriamo che diventino una tradizione per Arena questi simili appuntamenti che – ha concluso - sono la vera rappresentazione del motto gandhiano che se si vuole un mondo più pulito bisogna cominciar da casa nostra».
Riceviamo e pubblichiamo:
ARENA - Riorganizzazione dell’apparo burocratico dell’ente, interventi in tema di pulizia e decoro urbano, recupero di ingenti finanziamenti che il Comune rischia di perdere, manutenzione ordinaria e straordinaria della scuola di Cerasara e altro, tanto altro ancora. La nuova amministrazione targata Antonino Schinella, insomma, ha già incominciato a muovere i primi passi. E tra i primi provvedimenti adottati, per prima cosa, c’è la nomina del nuovo segretario comunale a scavalco. La scelta del neosindaco Antonino Schinella è ricaduta su uno dei professionisti più apprezzati nel panorama dei segretari calabresi: Cesare Pelaia, attuale segretario del Comune di Lamezia Terme.
Già segretario generale prima e direttore generale poi della Provincia di Cosenza, segretario comunale a Gioia Tauro e dg dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Pelaia si è insediato al Comune di Arena venerdì pomeriggio. Senza perdere tempo, di concerto con il primo cittadino, il nuovo segretario comunale si è già attivato per esperire le procedure per la pubblicazione di un avviso pubblico per l’affidamento dell’incarico di responsabile dell’Ufficio tecnico e, tra le altre cose, ha anche convocato, per martedì 22 maggio, il primo consiglio comunale, nel corso del quale, oltre alla convalida degli eletti e all’indicazione del consigliere che rappresenterà il Comune alla Comunità montana dell’Alto Mesima-Monte Poro, il sindaco Antonino Schinella ufficializzerà la nuova giunta.
Ma la road map della nuova amministrazione comunale ha incominciato ad incrociare anche temi fondamentali e tutti sentitissimi per la gente del luogo. Senza tergiversare, la nuova amministrazione comunale ha preso contatto con Mangiardi, il dirigente dei servizi provinciali dell’Afor di Vibo Valentia con il quale siglerà a breve un Protocollo di intesa. L’obiettivo del sindaco Schinella, dei futuri assessori e dei consiglieri comunali è quello di avviare un programma a tutela dell’ambiente mediante interventi tesi a ridurre l’erosione superficiale e la piantumazione diffusa di piante con effetto di stabilizzazione dei versanti. Ma non è tutto: giovedì prossimo, infatti, il sindaco Antonino Schinella incontrerà Domenico Piccione, presidente del Consorzio di Bonifica Tirreno vibonese, con il quale firmerà una convenzione temporanea che consentirà al Comune di Arena di iniziare ad affrontare le prime esigenze in tema di pulizia e decoro urbano. La convenzione, per farla breve, permetterà al Comune di poter beneficiare di personale idraulico-forestale che sarà impiegato per interventi come pulizia di aree verdi, cunette e canali di scolo su strade di pertinenza comunale.
Infine, sempre per quanto riguarda politiche di collaborazione e cooperazione tra enti avviata dalla nuova amministrazione comunale, martedì mattina il sindaco si recherà in Provincia, per proporre al presidente Francesco De Nisi e al dirigente del XII settore Giuseppe La Fortuna una convenzione che consentirà al Comune di Arena di utilizzare, a giorni alterni, gli agenti della Polizia Provinciale a supporto degli uffici comunali di Polizia Municipale.
ARENA - Il suo esordio è stato accolto con un lungo e scrosciante applauso: «L’attenzione sulle contrade rappresenta un aspetto essenziale del nostro programma amministrativo e lo testimonia il fatto che per la prima volta nella storia di Arena una lista viene presentata per la prima volta nelle contrade», ha riferito ad apertura del suo breve ma conciso intervento Leonardo Maiuolo, che mercoledì pomeriggio ha assunto i panni di vero e proprio padrone di casa. E l’ha fatto nella “sua” Cerasara, dove la lista “Insieme Verso il futuro” - capeggiata dal giovane cronista Antonino Schinella - davanti ad un nutrito pubblico ha presentato il programma amministrativo, con particolare riferimento agli interventi previsti per le contrade. «L’ambizioso obiettivo che ci prefiggiamo - ha aggiunto Leonardo Maiuolo - è quello di mettere in campo progetti e iniziative tese ad “avvicinare” al capoluogo le contrade (Berrina, Bivieri, Castellina, Castellina Managò, Cerasara, Croce, Croce di Bovo, Fossa, Tomacelli e Umbro) e a rendere i loro abitanti parte integrante del paese».
Poi, uno per uno, l’aspirante consigliere comunale ha illustrato i punti del programma che riguardano da più vicino le frazioni. «Innanzi tutto - ha spiegato Maiuolo con l’avallo del candidato a sindaco Antonino Schinella - la nostra amministrazione istituirà la figura del consigliere comunale delegato alle contrade, che - ha proseguito riferendosi ai presenti - sarà per tutti voi un importante punto di riferimento. Inoltre, garantiremo la sistematica manutenzione ordinaria della viabilità comunale e delle strutture scolastiche di Cerasara. Sempre a Cerasara, sarà realizzata un’area verde attrezzata, punto di incontro e di svago dei giovani del luogo. E poi, nell’ottica di avvicinare le frazioni al capoluogo, sarà necessariamente potenziato il sistema di trasporto pubblico locale da e per Arena per mettere finalmente la parola fine su molti disagi che la locale popolazione è costretta a fronteggiare quotidianamente».
Infine, più volte interrotto dagli applausi, e prima di passare la parola per un breve saluto agli altri candidati - ovvero Carmelina Ranieri, Michele Stramandinoli, Adriano Ienco, Sandro Pagano e Tony Idà -, Leonardo Maiuolo ha toccato un argomento sentitissimo e attesissimo dai numerosi presenti e da tutti gli abitanti del luogo. «Posso garantire a tutti voi che, per raggiungere i target degni di una comunità civile, sarà istituito finalmente il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. E, statene certi, fino a quando questo obiettivo non sarà raggiunto, sarà rivista l’assurda decisione in virtù della quale è stato disposto l’aumento della Tarsu anche per i cittadini-contribuenti delle contrade che ad oggi non sono in condizione di utilizzare il servizio».
Un punto, questo, meglio e più dettagliatamente esplicitato da Antonino Schinella. «Rivedere il regolamento che disciplina la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani - ha spiegato l’aspirante primo cittadino - è una necessità morale, dettata anche dalla normativa vigente. D’altronde, la sentenza n.3549/2010, emessa dalla sezione tributaria della Cassazione, ha stabilito che per quei cittadini che non usufruiscono del servizio di raccolta dei rifiuti la Tarsu è dovuta in misura ridotta, non superiore al 40 per cento della tariffa. Perciò, ciò che ha annunciato Leonardo Maiuolo non è una semplice promessa, ma un impegno solenne imposto, come detto, dalla legge. Pertanto – ha ribadito Antonino Schinella - in attesa dell’attivazione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nella contrade, la nostra amministrazione comunale, ai sensi del secondo e quarto comma dell’articolo 59 del dlgs n. 507/1993, revocherà immediatamente la delibera di giunta comunale n.17 del 22 giugno 2011 con la quale - ha chiosato - è stato disposto l’iniquo aumento della Tarsu anche per i cittadini delle frazioni, nel silenzio più assordante di Enrico Brogna, allora capogruppo di opposizione e oggi altro candidato a sindaco, che adesso - illegittimamente viene da dire - tenta di ergersi a paladino dei vostri diritti che finora sono sempre e puntualmente stati calpestati».
(articolo pubblicato sul Quotidiano della Calabria)
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