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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
«Effettuare le dovute prenotazioni in totale autonomia tramite internet, scegliendo giorni e orari tra quelli disponibili, evitando al tempo stesso lunghe telefonate o estenuanti file agli uffici».
Sono queste, in sintesi, le proposte avanzate dal consigliere regionale vibonese Vincenzo Pasqua e contenute in una mozione rivolta al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio.
«Si tratta di un’iniziativa – afferma Pasqua – per snellire le procedure di prenotazione e pagamento delle visite specialistiche ed ambulatoriali nelle strutture sanitarie della Calabria. È una proposta tanto semplice quanto rivoluzionaria. L’idea – prosegue il consigliere regionale – è di permettere agli utenti della sanità calabrese di potere effettuare le prenotazioni e i relativi pagamenti utilizzando Internet, attraverso i portali istituzionali delle diverse Aziende ospedaliere e sanitarie o comunque nel modo che verrà ritenuto più opportuno. Uno strumento da affiancare a quelli già esistenti – ovvero gli uffici ticket e il Centro unico di prenotazione – che sia al passo con la tecnologia e permetta un notevole risparmio di tempo a chiunque disponga di una semplice connessione internet, da smartphone, tablet o pc, magari realizzando una apposita App. Ad ognuno, con la prescrizione del medico curante che contiene tutte le informazioni necessarie – continua Pasqua – sarà quindi consentito di effettuare le dovute prenotazioni in totale autonomia, scegliendo giorni e orari tra quelli disponibili ed evitando lunghe telefonate o estenuanti file agli uffici, che a volte richiedono addirittura, per chi non può farne a meno, un giorno di permesso dal proprio posto di lavoro. È assolutamente doveroso andare incontro alle legittime istanze della popolazione calabrese, ed è nostro compito, fare in modo che la qualità della vita di ogni singolo cittadino, dal primo all’ultimo, migliori in ogni campo. E come tutti sappiamo quello della sanità è un settore che tocca le vite di ognuno di noi. Nel 2018 la politica deve attivarsi ancora più di prima per sfruttare appieno le immense opportunità offerte dalle innovazioni tecnologiche. In questo caso, con la mia mozione intendo proprio massimizzare i vantaggi per l’utenza calabrese: fare risparmiare tempo ai cittadini, riducendo di conseguenza le file agli sportelli, ed offrire un servizio che costerà un’inezia all’amministrazione regionale ed è pensato per tutti».
E ancora: «La mozione nasce da una serie di considerazioni preliminari: non di rado, infatti, abbiamo assistito al blocco del sistema delle prenotazioni delle visite mediche, dovuto a cause diverse. Dobbiamo tenere presente che simili ritardi ingenerano sfiducia e disagi nell’intera popolazione, con notevoli ricadute anche sul piano dell’efficienza del sistema sanitario regionale. Purtroppo c’è da considerare anche che alcuni strumenti adottati, come il numero verde o la possibilità di effettuare prenotazioni nelle parafarmacie, non è riuscita a colmare del tutto il gap esistente tra la domanda di servizi e le possibilità offerte. È inconcepibile assistere a file interminabili con persone sofferenti. Ecco perché, nell’era del digitale, bisogna sfruttare queste occasioni e migliorare quanto più possibile i servizi, specie nel campo della sanità e della tutela del bene-vita. Il fine della mozione – conclude Pasqua – è dunque quello di impegnare la Giunta regionale a volere verificare l’opportunità di attivarsi nella direzione e con le modalità che riterrà più opportune al fine di risolvere la delicata problematica».
Nella mattinata di ieri, alle ore 10, presso la sala consiliare del Comune di Vibo, si è tenuta una riunione della Conferenza dei sindaci sulla sanità vibonese, presieduta dal professore Carmelo Nobile, nel corso della quale è stata appunto affrontata la problematica relativa alla riorganizzazione della rete ospedaliera nell’Asp di Vibo, dopo l’emanazione del decreto numero 30 da parte del commissario Scura.
Facendo seguito ad un incontro tenutosi nelle scorse settimane, ieri pomeriggio il consigliere regionale del Partito democratico, Michele Mirabello, ha incontrato i 59 lavoratori ausiliari part-time in carico all’Asp di Vibo Valentia, che da molti anni prestano servizi nei presidi ospedalieri della provincia con contratti a 18 ore, nonostante la forte urgenza di personale necessario per i servizi.
Sarebbero circa duemila le persone che, nella mattinata odierna - secondo una stima degli organizzatori - hanno preso parte a Vibo alla "Marcia dei diritti", organizzata a difesa dell'ospedale "Jazzolino" e per dire "no" alla riorganizzazione della rete ospedaliera, decisa dal commissario per la Sanità in Calabria, Massimo Scura.
Lo scorso 11 marzo, quindici primari dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia avevano rassegnato in blocco le dimissioni in aperta protesta contro il decreto varato dal commissario ad acta della sanità calabrese, Massimo Scura, per il riordino, l’ennesimo, della rete ospedaliera regionale.
Riceviamo e pubblichiamo
Il Direttore Generale dell’Asp di Vibo Valentia Dr.ssa Angela Caligiuri rivolge primariamente il suo unico pensiero alla giovane signora che è deceduta prematuramente ed improvvisamente presso l’ospedale cittadino e oltre ad esprimere profonda tristezza, manifesta autentico sentimento di vicinanza alla famiglia, al marito, ma soprattutto ai figli che in tenera età si trovano drammaticamente privati del calore e dell’affetto materno.
Domani pomeriggio, sabato 19 marzo, con inizio previsto alle 17 e 30, presso l’Auditorium Valentianum di Vibo Valentia, i deputati M5S Dalila Nesci e Paolo Parentela terranno l’iniziativa pubblica "La legalità nella sanità calabrese", per «denunciare le storture della nuova rete dell'assistenza contenuta nel decreto commissariale numero 30 del 2016, a seguito del quale si sono dimessi in massa i primari dell'ospedale di Vibo Valentia».
«Pronti ad affiancare su tavoli istituzionali le pur lodevoli iniziative che si stanno susseguendo in questi giorni, riteniamo in effetti che la vicenda relativa alla revoca o alla rimodulazione del decreto Scura vada affrontata sui tavoli istituzionali all'uopo deputati, evitando così il rischio di facili strumentalizzazioni da parte di chi, ancora una volta, cavalcando l'onda dell’antipolitica, nutre il malcelato intento di delegittimare l'intera classe politica calabrese».
La deputata del Movimento Cinque Stelle, Dalila Nesci, ha scritto una lettera al commissario per l'attuazione del piano di rientro, Massimo Scura, sulla riorganizzazione dei servizi sanitari nel territorio vibonese.
«L’inequivocabile grido di allarme e di profonda preoccupazione non può e non deve restare inascoltato. È ovvio e chiaro a tutti che il risanamento della sanità calabrese debba seguire la linea del rigore, ma è altrettanto ovvio e chiaro a tutti che non può essere trascurata la necessità di perseguire l’obiettivo dell’equità e della qualità, ossia il bisogno dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di efficienza, appropriatezza, sicurezza e qualità, cosa che non sta affatto avvenendo con la gestione dal commissario ad acta per la realizzazione del Piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario Massimo Scura».
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