Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
SORIANO CALABRO - È stato attivato da parte dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco Bartone, il servizio di raccolta degli ingombranti a domicilio.
Nel corso di una conferenza stampa tenuta nel locale Municipio, alcuni dei rappresentanti dell’amministrazione comunale di Serra San Bruno, tra i quali il sindaco Luigi Tassone, avevano presentato ufficialmente nei giorni scorsi il nuovo sistema di raccolta differenziata, pronto, già dalla mattinata di domani a fare il suo esordio sul territorio cittadino.
Riceviamo e pubblichiamo
Nell'attesa di una raccolta differenziata più virtuosa, come annunciato dall'amministrazione comunale, e comprendendo le difficoltà organizzative, non possiamo fare a meno di sottolineare le criticità del sistema che entrerà in vigore dal prossimo 25 luglio per i prossimi cinque mesi.
L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ha offerto una lettura che definire drammatica sembra davvero poco, rispetto alle modalità di gestione del comparto dei rifiuti solidi urbani nel territorio di Serra San Bruno. La cittadina della Certosa, infatti, nella comparazione fra il rapporto Arpacal sui rifiuti 2014 e quello dell’anno precedente, il 2013, emerge come la città - nell’intero territorio regionale - in cui si è registrato il decremento maggiore, in termini percentuali, di rifiuti differenziati conferiti.
Con il suo 15,18% (-0,53% rispetto all'annualità precedente) la provincia di Vibo Valentia si colloca in terza posizione nella classifica stilata dall'Arpacal (l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) che, come ogni anno, ha pubblicato sul proprio sito web (www.arpacal.it), il report sui rifiuti riferito all'anno 2014, che tiene conto del rapporto tra le tonnellate di rifiuti urbani prodotti e quelli raccolti con il sistema di raccolta differenziata.
Le telecamere de Il Vizzarro all’interno dell’Isola ecologica comunale di Serra San Bruno, ridotta ormai ad una vera e propria discarica. Montagne di rifiuti adagiati direttamente sulla terra nuda, ammassati in cumuli alti una decina di metri e lasciati alla mercé delle intemperie. Colate di percolato che si riversano direttamente nei terreni adiacenti alla struttura fino a raggiungere il Leonà, piccolo affluente del fiume Ancinale. Un impianto dove i mezzi comunali riescono ormai a muoversi a stento, dominato dall’incuria e dal degrado, occultato alla vista dei cittadini da reti e mura di recinzione. Habitat perfetto per sciami di insetti e branchi di cani randagi.
È stata fissata per il prossimo 22 gennaio l’udienza preliminare per il processo scaturito dall’inchiesta sulla bancarotta fraudolenta della “Proserpina spa”, società che si occupava della raccolta dei rifiuti a Vibo Valentia. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per gli 11 indagati, tra i quali compare anche Michele Mirabello, ex componente del consiglio d’amministrazione della stessa “Proserpina”, attuale segretario provinciale del Partito democratico, nonché candidato, per il collegio Catanzaro-Vibo-Crotone, alle elezioni di domenica 23 novembre per il rinnovo del Consiglio regionale della Calabria.
Gli altri imputati che a gennaio dovranno comparire davanti al gup - così come riportato dall'Agi - sono: i revisori dei conti della “Proserpina”, Domenico Naso, Giuseppe Betrò, Giandomenico Pata; gli ex membri del consiglio d’amministrazione, Giuseppe Ceravolo, Michelangelo Petrolo, Domenico Scuglia, Gino Citton e Marcella De Vita; gli ex amministratori delegati Ciro Orsi e Francesco Pantano.
Gli indagati dovranno rispondere del reato di bancarotta fraudolente, determinato dalla falsificazione del bilancio della società - dal quale è emerso un passivo di poco inferiore ai 10milioni - con lo scopo di evitare la liquidazione del spa, ottenendo finanziamenti pubblici dal commissario per l'emergenza rifiuti in Calabria. Sempre secondo quanto riportato dai carteggi dell’inchiesta, parte dei finanziamenti sarebbe finita ad altre società costituite da soci privati della “Proserpina”.
SPADOLA - E’ stato segnalato presso la competente autorità giudiziaria dagli Agenti del Comando Stazione Forestale di Serra San Bruno il sindaco di Spadola, Giuseppe Barbara, per la realizzazione di una discarica abusiva su un’area adiacente al locale cimitero, in località Ferrera. L’attività degli agenti è stata portata a termine grazie ad una segnalazione pervenuta presso il numero di emergenza ambientale 1515 del CFS. Giunti nel luogo indicato, gli operatori si sono sincerati dell’esistenza di due siti presso i quali erano stati depositati abusivamente rifiuti di vario genere.
VIBO - Come riportato da Agi ed Ansa, vogliono vederci chiaro gli uomini della Guardia di Finanza del Nucleo di polizia tributaria di Vibo Valentia, che questa mattina hanno varcato la soglia del palazzo municipale per acquisire, presso l’ufficio tecnico e la ragioneria, tutti i documenti inerenti ai contratti che l’ente ha siglato con Eurocoop e Progettambiente.
Sotto la lente di ingrandimento, dunque, le operazioni inerenti al passaggio di consegne tra le due società operanti nel campo della raccolta dei rifiuti nel territorio comunale, con la secondo subentrata alla prima da poche settimane. Le operazioni di acquisizione della documentazione riguardante le fasi di avvicendamento fra le due ditte, sono state disposte dal Procuratore di Vibo, Mario Spagnuolo, è sono state effettuate dagli uomini del locale nucleo della Guardia di Finanza, agli ordini del maggiore Mario Celso e del tenente Oscar Olivieri.
Nuovo nubi si addensano quindi anche sugli aspetti amministrativo-burocratici connessi ad un comparto, quello della raccolta dei rifiuti, che ha già creato non pochi disagi alla cittadinanza, che per lungo tempo ha vissuto una condizione di grave emergenza igienico-sanitaria in cui si è trovata la città proprio nel periodo tra la fine del servizio di raccolta effettuato dall'Eurocoop e l'avvio di quello della Progettambiente.
VIBO VALENTIA - Arriva perentorio l'ennesimo diktat del prefetto Giovanni Bruno nei confronti del primo cittadino Nicola D'Agostino: «La città – ha detto il capo dell'ufficio territoriale del governo – entro domenica dev'essere pulita. Altrimenti si passa alla commissione d'accesso». Queste le parole del prefetto rivolte al primo cittadino del capoluogo di provincia.
Bruno punta l'indice anche contro altri due ulteriori incresciosi fatti che hanno riguardato la città di Vibo: il primo riguarda il mancato funzionamento della macchina amministrativa, dato il provvedimento della dirigente Teti, che nel pomeriggio di ieri ha decretato la chiusura degli uffici «per motivi di ordine pubblico legati all'emergenza rifiuti». Il secondo riguarda i sindacati, coinvolti nei giorni scorsi a trovare una soluzione condivisa sull'emergenza. Gli ultimatum da parte del prefetto arrivano in un momento delicatissimo anche per gli ex dipendenti Eurocoop, che ancora aspettano di essere reintegrati al lavoro nella Progettambiente, nuova società chiamata a gestire la raccolta dei rifiuti.
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