Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
MONGIANA - «Le ragioni dello sciopero dei forestali calabresi stanno tutte nell’incoerenza tra il contenuto del piano per la forestazione è la sua effettiva realizzazione». Di interventi strutturali, di messa in sicurezza del territorio, di come avviare progetti di forestazione biogenetici e coinvolgere i forestali calabresi nel sistema di protezione civile per valorizzare le zone interne e montane con particolare riferimento al dissesto idrogeologico, si è parlato nel corso dell’assemblea dei lavoratori forestali, avvenuta nel paese delle Reali Ferriere, che anticipa la prossima astensione collettiva dal lavoro. Per queste e tantissime altre ragioni il settore forestale calabrese effettuerà lo sciopero generale il 27 aprile con una grande manifestazione a Catanzaro. All’incontro con la folta platea di lavoratori c’erano le sigle sindacali maggiormente rappresentative, Cgil, Cisl e Uil, ad indicare che quando l’interesse è comune l’unità sindacale, se cercata, viene sempre raggiunta. Ad introdurre gli interventi è stato P. Barbalaco, segretario provinciale Uila-Uil che ha spiegato, insieme a B. Lafortuna, segr. prov. Fai-Cisl di Vibo Valentia, le ragioni dello sciopero. «Dall’ultimo incontro con Scopelliti e Trematerra – ha detto Bruno Costa, segretario regionale della Flai-Cgil – avevamo riscontrato delle aperture, per questo avevamo revocato lo sciopero, ma a sei mesi da quell’incontro le cose non son o mutate. Il settore si è degradato e per la prima volta c’è stata la cassa integrazione». Smorzando le polemiche sul ruolo sindacale della Cgil ha sottolineato come «noi siano anche il sindacato della proposta, non soltanto quello della protesta. Il nostro obbiettivo, attraverso lo sciopero – ha proseguito il sindacalista – è costruire un tavolo di confronto per risolvere i problemi dei lavoratori forestali e per questo è necessario un interlocutore politico serio». Secondo il segretario provinciale Cgil di Vibo Valentia Luigi De Nardo «l’unità sindacale è fondamentale e lo sciopero generale del 27 aprile è un segnale importante». De Nardo ha voluto ribadire che il sindacato non è storia passata del 20° secolo ma «deve guardare al futuro perché non corso del 21° secolo si presenteranno nuove battaglie, per questo non può andare in sordina». Per Franco Mamone della Fai-Cisl «non è uno sciopero politico, si è reso necessario perché cosi non possiamo più andare avanti» e dopo le critiche all’assessore regionale alla forestazione Trematerra «la nostra è anche una questione sociale». Di uno sciopero che avviene in un contesto difficile ha parlato il segretario gen. Flai-Cgil di Vibo Valentia Battista Platì che ha ribadito come per la sopravvivenza del comparto forestale è necessario che si torni «alle origini, bisogna fare forestazione e renderla produttiva attraverso la protezione idrogeologica delle zone interne, da questo sciopero abbiamo grandi aspettative». A conclusione, il segretario regionale Fai-Cisl Pino Gualtieri ha sottolineato come la legge calabrese sulla forestazione è stata una legge che ha fatto da apripista per le altre regioni d’Italia alla quale si sono rifatte. «Noi ci aspettiamo e vogliamo – ha detto – programmazione, progettazione e piani attuativi, questo è quello di cui vogliamo parlare».
“Rimetto il mio mandato nelle mani del Commissario regionale D’Attorre e del Presidente De Nisi, sperando che questo mio gesto sia correttamente interpretato e che da ciò scaturisca una discussione che possa portare rapidamente il Partito a scelte unitarie, ad una gestione condivisa e ad una nuova fase di rilancio politico”. Con queste parole Michele Mirabello, Assessore Provinciale al Lavoro, rassegna le proprie dimissioni. Il tutto accade durante l’Assemblea Provinciale dei circoli del partito democratico, tenutasi in data 12 aprile u.s. alla presenza del commissario regionale Alfredo D’Attorre. Come lo stesso Mirabello ha spiegato, il gesto non ha alcun intento polemico ma spera possa servire come stimolo e spunto di riflessione sull'intricata vicenda del PD a livello provinciale. Nel suo articolato intervento, l'ex assessore sottolinea l'importanza di rilanciare l'azione politica del partito,in modo da arrivare al congresso provinciale il più coesi possibile.
Riceviamo e pubblichiamo:
Il circolo del partito democratico di Serra San Bruno ed il movimento giovanile, esprimono soddisfazione e apprezzamento per l’elezione del giovane democrat Luigi Tassone alla carica di segretario provinciale dei GD. Questa elezione sintetizza l’esigenza di unità voluta dall’intero gruppo dei giovani democratici della provincia di Vibo Valentia.
Siamo orgogliosi di avere all’interno del nostro circolo il nuovo segretario giovanile che da sempre si è contraddistinto per l’impegno politico e per la costanza con la quale ha portato avanti i valori democratici. Auguriamo al neo eletto segretario e al presidente dell’assemblea, Antonio Carchedi, di svolgere buon lavoro, con la speranza che si possa ripartire immediatamente dalla riapertura dei circoli sul territorio dove coinvolgere le nuove generazioni in un percorso di crescita politica.
Il congresso appena celebrato ha visto la partecipazione di tanti giovani, si è contraddistinto per l’elevato livello del dibattito politico e per l’ importanza dei temi trattati. La sala della federazione provinciale vibonese, che ha visto anche la partecipazione di un nutrita delegazione serrese, era carica di entusiasmo, di passione e di una grande voglia di fare, di mettersi al servizio del partito e della gente di Calabria.
I GD, senza dubbio alcuno, hanno dimostrato grande senso di responsabilità attraverso la costruzione di un percorso unitario e condiviso, leitmotiv dell’intera serata, che dovrebbe essere d’esempio e d’ispirazione anche per il partito dei “grandi”. Per questo il clima che si respirava ieri sera presso la federazione provinciale del PD fa ben sperare, nella piena consapevolezza che solo attraverso un’azione unitaria si possono raggiungere importanti traguardi come quello di diventare forza di governo.
In questo momento particolare per il Paese, caratterizzato da una profonda crisi politica, economica e sociale, è importante che un partito popolare come il nostro si organizzi e si strutturi su tutto il territorio per prestare ascolto alle istanze della popolazione e per cercare di creare una valida e seria alternativa alla destra e alla sua politica fallimentare portata avanti a tutti i livelli.
Come circolo, inoltre, rinnoviamo l’augurio a tutta la federazione giovanile provinciale invitandoli a proseguire sulla strada che in maniera egregia da ieri sera hanno iniziato a tracciare.
Pd Serra San Bruno
Riceviamo e pubblichiamo:
Ci riteniamo ampiamente soddisfatti dall’esito del colloquio avuto con S.E. il prefetto in merito all’ormai famigerato “caso Zaffino”. Gli elementi emersi nel corso dell’incontro, durato oltre un’ora, rappresentano la garanzia che desideravamo ricevere prima di procedere alla revoca della nostra autosospensione. Possiamo, pertanto, ritornare in consiglio con la consapevolezza di non essere soli a combattere l’indispensabile battaglia per la legalità. Del resto, la tempestività con la quale siamo stati convocati in prefettura ed il tempo dedicato, nonostante gli innumerevoli impegni, da S.E. il prefetto, rappresentano la prova provata dell’allarme destato dal “caso Zaffino”.Il congresso che il Popolo della Libertà si prepara a celebrare il 26 febbraio prossimo sarà un congresso unitario. Questa dunque una delle poche certezze del partito berlusconiano. Una seconda certezza è rappresentata dall’apparente unità ritrovata tra i due consiglieri regionali vibonesi, Nazzareno Salerno che dovrebbe essere eletto coordinatore provinciale e Alfonsino Grillo che ricoprirà la carica di vice coordinatore provinciale. Il primo, della componente che fa capo a Gianni Alemanno, vicino al senatore Franco Bevilacqua; il secondo, invece, è stato eletto nella lista “Scopelliti presidente” ed è vicino alla corrente Gasparri.
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