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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Dopo gli arresti di ieri che hanno coinvolto anche un consigliere comunale della sua maggioranza, il sindaco di Reggio Calabria, Demetrio Arena, esce allo scoperto, esprime massima fiducia nell'operato della Procura reggina ma replica con fermezza alle dichiarazioni delle parlamentari Angela Napoli (Fli) e Doris Lo Moro (Pd), che avevano invocato l'intervento del Viminale sull'amministrazione di palazzo San Giorgio. ''Ripongo la massima fiducia nell'operato della magistratura reggina - ha dichiarato il sindaco di Reggio - affinche' faccia piena luce sui capi d'imputazione che hanno determinato la misura cautelare a carico del consigliere comunale Plutino. Ed auspico che il consigliere possa chiarire, nelle sedi competenti, la sua posizione. In questi primi mesi di legislatura - aggiunge Arena - Plutino, dopo aver smaltito la profonda amarezza per non essere stato designato dal partito nell'esecutivo comunale, ha svolto puntualmente il ruolo di consigliere comunale. Duole - dice ancora il sindaco - dover registrare il perpetuarsi di azioni irresponsabili ad opera di taluni soggetti che, nonostante in passato abbiano ricoperto cariche istituzionali di grande rilievo, continuano a strumentalizzare un tema delicato come quello della giustizia, per evidenti interessi personali legati alla carriera politica. Cio' e' ancor piu' grave se si considera che la comunita' che ho l'onore di rappresentare e' impegnata a supportare l'opera della magistratura e delle forze dell'ordine nella lotta alla criminalità organizzata. I continui sforzi per condizionare l'operato delle istituzioni da parte degli onorevoli Napoli e Lo Moro evidenziano un tentativo di prevaricazione delle regole e dei ruoli e un senso della Stato parolaio e strumentale''.
L'arresto di Giuseppe Plutino (foto), 47enne consigliere del Pdl al comune di Reggio Calabria, sta scatenando una nuova bufera sull'amministrazione di Palazzo San Giorgio. Plutino è rimasto coinvolto nell'operazione della Dda scattata stamattina contro la cosca Caridi, ed è stato arrestato insieme ad altre 6 persone tra cui il presunto reggente della cosca, Leo Caridi. Il consigliere comunale, ex assessore all'ambiente, in carica da tre mandati, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, e secondo gli inquirenti sarebbe stato il punto di riferimento politico delle cosche Caridi-Libri, che lo avrebbero appoggiato elettoralmente nelle comunali del 2011. In seguito all'operazione odierna e alle altre grane giudiziarie che hanno investito palazzo San Giorgio, le parlamentari Doris Lo Moro (Pd) e Angela Napoli (Fli) chiedono con forza l'intervento del Ministero dell'Interno sul comune di Reggio.
"Apprendiamo dalle agenzie - ha dichiarato la Lo Moro - che è in corso un'operazione della Polizia di Stato per l'esecuzione a Reggio Calabria di sette ordinanze di custodia cautelare in carcere contro altrettanti presunti affiliati alla cosca Caridi, con cui si contesta l'associazione per delinquere finalizzata ad estorsione e danneggiamenti. Apprendiamo, in particolare, che tra gli arrestati vi e' Giuseppe Plutino, consigliere comunale di Reggio Calabria del Pdl in carica da tre mandati. Mi chiedo e chiedero' oggi al Ministro dell'Interno, nel corso dell'audizione prevista presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, cos'altro deve succedere perche' si proceda ad una seria verifica di quanto succede a Reggio Calabria''.
Di tenore ancora più deciso è l'intervento della Napoli, componente della Commissione Parlamentare Antimafia: "L’arresto odierno del consigliere comunale Giuseppe Plutino, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, nell’ambito dell’operazione contro la cosca Caridi della ‘ndrangheta reggina - scrive la deputata - credo non possa più esimere il ministro dell’Interno dall’avviare adeguate procedure per lo scioglimento del Consiglio comunale di Reggio Calabria per infiltrazione mafiosa. Già nello scorso mese di novembre 2011 dalle indagini che avevano portato all’operazione 'Sistema' contro alcuni presunti affiliati alla cosca Crucitti della ‘ndrangheta reggina, è emerso che per infiltrarsi nel Comune di Reggio Calabria, il capo della cosca, Santo Crucitti, aveva fatto convogliare i propri voti e quelli dei suoi gregari su Pasquale Morisani, attuale Assessore ai lavori pubblici presso il Comune della Città. Sempre nello stesso mese di novembre 2011 l’operazione 'Astrea' ha evidenziato il controllo della cosca Tegano sulla società mista Multiservizi, società municipalizzata, dove il Comune di Reggio Calabria detiene ben il 51% delle quote, e che fino allo scorso anno ha avuto, quale suo consulente, il commercialista Demetrio Arena, attuale Sindaco di Reggio Calabria. Per non parlare di quanto è fin ora emerso dall’ inchiesta 'Meta', con il coinvolgimento di ex consiglieri comunali, di imprenditori affidatari di incarichi e di assunzioni varie da parte del Comune di Reggio Calabria.
Né credo si possa pensare che quanto si nasconde dietro il suicidio della dirigente comunale Orsola Fallara continui ad essere coperto dalle dichiarazioni 'compiacenti di alcuni indagati'.
Ritengo che la misura sia davvero colma e nessuno possa più continuare ne a chiudere gli occhi ne a coprire, omettendo gli adeguati interventi, su quanto sta accadendo a Reggio Calabria".
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