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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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Il peggio sembra ormai alle spalle, ma sono state ore da incubo per una donna 79enne che ieri sera, all’interno della sua abitazione, nel centro di Dinami, ha subito l’aggressione di due malviventi, rimasti ancora ignoti.
VIBO VALENTIA - Sarebbe uno degli autori di una rapina ai danni di un distributore di carburanti che avrebbe fruttato nel complesso 15mila euro. Con questa accusa, i carabinieri hanno fermato nella giornata di ieri Giuseppe Lo Bianco, classe '72, pluripregiudicato appartenente all'ominimo clan operante nella città capoluogo. Il fatto risale intorno alle 18 di ieri, quando due persone con il volto coperto e armate di pistola, hanno fatto irruzione in un distributore situato nella centralissima viale Affaccio, intimando il titolare facendosi consegnare la somma in contanti che ammontava a 15mila euro. Subito dopo i malviventi si sarebbero dati alla fuga a bordo di un'autovettura, guidata da un altro complice. Scattato l'allarme, i carabinieri nel giro di pochi minuti sono riusciti a rintracciare la macchina in località Ottocanalli. Alla guida c'era lo stesso Lo Bianco che è stato immediatamente bloccato. Dalla perquisizione eseguita all'interno dell'autovettura, inoltre, i militari hanno rinvenuto un passamontagna nascosto sotto i sedili che sarebbe lo stesso utilizzato dai malviventi per compiere la rapina. Il 42enne, posto in stato di fermo e tradotto in carcere, è già noto alle forze in quanto rimasto coinvolto nell'operazione “Cash”, scattata nel luglio del 2011. Nei suoi confronti, infine, viene contestata anche un'altra rapina, messa a segno ad ottobre in un supermercato di Vibo.
Nuovo caso di rapina a mano armata a danno di un autotrasportatore del Vibonese. Un uomo a volto coperto ha aggredito il conducente del mezzo mentre era impegnato ad effettuare le consegne giornaliere. Al momento dell’aggressione il trasportatore era infatti intento a recapitare ad un negozio di Acquaro una partita di merce per conto di un’azienda di generi alimentari.
L’uomo, sotto la minaccia di una pistola, è stato dunque costretto a consegnare al rapinatore un bottino di 2.500 euro circa, ossia l’incasso della merce scaricata durante la giornata. Sul caso stanno tentando di fare luce i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno diretti dal capitano Stefano Esposito Vangone.
Durante l’estate scorsa si erano registrati due casi analoghi nelle Serre. Nel primo, l’1 agosto a Sorianello, un'altra rapina ha visto coinvolto un portavalori diretto verso il locale ufficio postale. In quel caso, i malviventi - tre persone armate - erano riusciti a farsi consegnare circa 20mila euro. Mentre, il 18 agosto successivo, a Gerocarne, due persone con il volto coperto, una armata di fucile e l'altra di pistola, avevano assaltato il furgone sul quale viaggiavano il conducente del mezzo ed il figlio 13enne, impegnati anche in quel caso a recapitare prodotti alimentari a delle attività commerciali. Per mettere a segno il colpo, uno dei due malviventi avrebbe puntato il fucile contro il ragazzino, intimando dunque al padre di consegnare l'incasso di circa un migliaio di euro.
Nuovo caso di “assalto armato” ad un furgone, il secondo in meno di un mese. Nella tarda mattinata di oggi, ignoti hanno infatti preso di mira il mezzo di una ditta operante nel settore dei generi alimentari, impegnato ad effettuare le consegne giornaliere in tutto il territorio Vibonese. Il fatto si è registrato intorno all'ora di pranzo, sulla strada che collega Gerocarne alla frazione “Ciano”. Secondo una prima ricostruzione, due persone con il volto coperto, una armata di fucile e l'altra di pistola, avrebbero assaltato il furgone sul quale viaggiavano il conducente, titolare della ditta, ed il figlio 13enne.
FABRIZIA - È quasi certa l'origine dolosa del gesto anche se, sull'accaduto, sono in corso indagini da parte del carabinieri della locale stazione per accertare la dinamica dei fatti ed eventuali responsabilità. Nella tarda serata di venerdì, intorno alle 23, in località ''Cazzica'' nel piccolo centro delle Serre vibonesi, è stato dato alle fiamme un casolare di proprietà di A.C., 50enne del luogo. Il rogo ha distrutto diversi attrezzi agricoli. Sul posto, immediato l'intervento dei vigili del fuoco che, assieme ai carabinieri, avrebbero ritrovato del liquido infiammabile, che sarebbe stato utilizzato dai malviventi per dare alle fiamme il casolare.
SERRA SAN BRUNO - Restituita la moto rubata. L’Honda VRF di proprietà di C. V. turista del Trentino è stata restituita al legittimo proprietario proprio davanti l’abitazione dove lo stesso è ospite. Il signor C. V. aveva subito il furto della moto la notte tra sabato e domenica scorsa. I malviventi, secondo una prima ricostruzione dei fatti, avrebbero rubato la stessa con l’ausilio di un camion rubato a sua volta. Quest’ipotesi troverebbe conferma nel fatto che, il camion in questione ha circolato verso l’orario del furto della moto con l’allarme acceso.
Dopo la serie di eventi criminosi che stanno interessando il territorio di Serra San Bruno, si può affermare che almeno uno di questi si è concluso con un lieto fine. Epilogo comunque da chiarire, e che ad ogni modo non giustifica l’azione perpetrata dai malviventi.
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