mini autostrada_a3Riceviamo e pubblichiamo

Dalle risultanze istruttorie e dalle prospettazioni difensive avanzate all’esito dell’udienza di convalida dell’arresto tenutasi in data odierna (ieri, ndr) dinanzi alla Dott.ssa Lucia Monaco presso il Tribunale di Vibo Valentia, è stato ritenuto insussistente il reato di furto aggravato contestato ai due prevenuti in oggetto, con derubricazione dello stesso nell’ipotesi meno grave di appropriazione indebita. Veniva inoltre revocata la misura cautelare degli arresti domiciliari e gli stessi venivano immediatamente posti in stato di libertà, con il solo obbligo di dimora nel comune di residenza.

Si evidenzia, inoltre, che è inveritiera la circostanza riportata nell’articolo secondo la quale, a seguito di perquisizione, nelle abitazioni e nei poderi nella disponibilità dei due fratelli Riniti Antonio e Pasquale siano stati rinvenuti, con sequestro a loro carico, di circa 50 piantoni di guard rail di cui 15 utilizzati per sorreggere una stalla e di materiale di carpenteria di proprietà della stessa ditta ai danni della quale i due fratelli avevano attuato il furto di carburante. Infatti, le perquisizioni hanno avuto esito assolutamente negativo.

 

Avv. Enrico Chindamo

Avv. Francesco Siclari

 

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mini VALENTI_MARCELLONella giornata di ieri, i Carabinieri dell' aliquota radiomobile, alle dipendenze del maresciallo ordinario Rosario Scala - nel corso di un predisposto servizio finalizzato alla prevenzione ed alla repressione dei reati contro il patrimonio - hanno tratto in arresto in flagranza di reati Marcello Valenti, nato a Badolato ma residente a Simbario, giostraio con precedenti di polizia, in quanto ritenuto responsabile di furto aggravato di energia elettrica. Nel corso del controllo, i militari - coadiuvati dal personale dell'Enel - a seguito di una perquisizione presso l'attività commerciale di Valenti, hanno accertato che lo stesso aveva manomesso il proprio contatore, collegandosi abusivamente alla linea elettrica per alimentare i propri macchinari. L'arrestato, espletate le modalità di rito, è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari, in attesa del giudizio per direttissima, così come disposto dall'autorità giudiziaria. 

 

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furto energiaNella mattinata di ieri, i militari della Stazione dei Carabinieri di Arena, guidati dal Maresciallo Giovanni Bonaccorso, durante un’ispezione finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, hanno tratto in arresto Mimmo Sette, 46 anni, panettiere pregiudicato residente a Dasà.

L’uomo, colto in flagranza di reato, è stato fermato per furto aggravato di corrente elettrica. Infatti, nel corso del controllo, i Carabinieri - assistiti dagli operatori dell’Enel - proprio nell’ambito di una perquisizione effettuata presso il domicilio di Sette e l’annesso laboratorio di panificazione, hanno rinvenuto un collegamento abusivo all’impianto di distribuzione Enel, grazie al quale il 46enne sottraeva corrente elettrica con lo scopo di rifornirne la propria abitazione.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.

 

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carabinieri 124Quella del gasolio, a Simbario, non è certo l’ultima frontiera del furto. Non è infatti la prima volta , che ignoti - armati di “pompa elettrica” artigianale - tentano di vampirizzare il “prezioso liquido” aspirandolo direttamente dai serbatoi degli automezzi comunali o dai depositi delle infrastrutture pubbliche.

Già l’anno scorso analogo furto era stato infatti operato a danno delle cisterne di approvvigionamento dell’impianto di riscaldamento della scuola elementare e dell’automezzo della nettezza urbana di proprietà comunale. E proprio sullo stesso, durante la scorsa notte, si sono ancora una volta concentrate le attenzioni della “banda del gasolio” di Simbario. Il mezzo - parcheggiato come sempre durante le ore notturne, nei pressi del Calvario, in via Ceraso - poco prima delle 22.00 è stato nuovamente preso di mira da ignoti che, armati di tubo in gomma e pompa elettrica, hanno tentato di asportarne più carburante possibile. Operazione questa volta rimasta incompleta, visto che i ladri sono stati sorpresi e costretti alla fuga a bordo di un’autovettura, allarmati dalla presenza di un passante, lo stesso che tempestivamente non ha mancato di segnalare il fatto agli uomini della stazione dei Carabinieri di Serra San Bruno. Le forze dell’ordine, una volta giunti sul posto, proprio all’altezza del bocchettone del serbatoio del mezzo, hanno rinvenuto gli utensili - di fattura artigianale - utilizzati dai ladri per portare a compimento il furto.

Come detto non è la prima volta che a Simbario si verificano furti di carburante a danno di mezzi o edifici di proprietà comunale, ma a questi vanno sommati - oltreché gli atti intimidatori più volte inscenati all’indirizzo del sindaco Francesco Andreacchi (ultimo la testa di capra mozzata di domenica scorsa) e del vicesindaco Caterina Bertucci – anche altri atti vandalici come il furto di due batterie a danno dello stesso automezzo per la raccolta dei rifiuti solidi urbani o come, peggio ancora, l’incendio colposo che tempo fa aveva devastato un autocarro con cestello, custodito all’interno dell’autorimessa comunale.

 

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mattoniNella giornata di ieri gli uomini della Stazione dei Carabinieri di Soriano Calabro, hanno tratto in arresto V.S., 30 anni, residente a Gerocarne. L’uomo - accusato di furto aggravato plurimo e danneggiamento - è stato colto in flagrante dalle forze dell’ordine mentre era alla guida di un furgone nel tratto di strada che conduce da Soriano a Gerocarne. A bordo del mezzo, risultato rubato, sono stati trovati dei mattoni, che lo stesso V.S. avrebbe sottratto da una casetta rurale in costruzione sita in un podere ubicato nella periferia del comune di Gerocarne.

Per impossessarsi dei mattoni l’uomo ha dovuto abbattere una parete della stessa casa, fatto che gli è costato, di conseguenza, anche l’imputazione di danneggiamento. Il mezzo rubato a bordo del quale era stata caricata la refurtiva è risultato di proprietà di un commerciante del luogo.

 

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energia elettricaSi è tenuto nella mattinata di oggi il processo per direttissima nei confronti di C.C., 53enne allevatore di Serra San Bruno, arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri della locale Compagnia, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, con l'accusa di furto di energia elettrica. Il giudice, la dottoressa Rombolà, ha convalidato l'arresto e ha disposto nei confronti di C.C. - difeso dall'avvocato Michele Ciconte - l'obbligo di firma. L'uomo avrebbe, in sostanza, rotto il sigillo a monte del contatore Enel, allacciandosi dunque abusivamente, in modo tale da illuminare il piazzale antistante il terreno agricolo. Il contratto che prevedeva la fornitura di energia elettrica era stato chiuso nel lontano '97. 

 

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mini Carabinieri-sorianelloI carabinieri della locale Compagnia, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, hanno tratto in arresto nella giornata odierna C.C., 53enne allevatore di Serra San Bruno, con l'accusa di furto di energia elettrica. In base a quanto sarebbe emerso, l'uomo avrebbe rotto il sigillo a monte del contatore Enel, allacciandosi dunque abusivamente, in modo tale da illuminare il piazzale antistante. Il contratto che prevedeva la fornitura di energia elettrica era stato chiuso nel lontano '97. Nei confronti di C.C. è stata dunque disposta la misura degli arresti domiciliari, in attesa del processo per direttissima che si terrà nella giornata di domani.

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mini furto-repertorioFABRIZIA – E’ accaduto e potrebbe accadere ancora. Un anziano di 86 anni è stato derubato da una giovane donna che avrebbe approfittato della solitudine del poveretto. L'episodio è accaduto nella giornata di mercoledì ma soltanto ieri pomeriggio, la vittima del furto si è deciso a denunciare l’accaduto ai carabinieri della locale Stazione. Secondo quanto riferito ai militari dell’Arma, una donna, si sarebbe presentata presso l’abitazione dell’86enne e fingendosi interessata a fargli visita  si sarebbe introdotta nella casa dell’uomo che, rimasto ingannato dalla genuinità della ragazza, l’avrebbe fatta entrare, ignaro di quello che sarebbe successo poco dopo. Di li a pochi minuti, infatti, la giovane donna, non si sa come, avrebbe approfittato della distrazione dell’ignaro signore e si sarebbe appropriata, derubandolo, di un buono fruttifero di 2 milioni delle vecchie lire, per un valore di circa 1600 euro. Insomma lingua sciolta, modi di fare convincenti, la giovane donna sarebbe riuscita così a entrare nell’abitazione dove ha iniziato a parlare e a confondere il poveretto, per poi allontanarsi, giusto il tempo di rubare quanto di valore possedesse l’86enne. Raccolto il bottino, la donna, si sarebbe quindi dileguata. La vicenda, che è stata raccontata ai carabinieri proprio dalla vittima del presunto furto, è stata denunciata ai militari della stazione di Fabrizia che hanno avviato le indagini, coordinate dal comandante della Compagnia dei carabinieri di Serra San Bruno, capitano Stefano Esposito Vangone.

 

(articolo pubblicato su ''Il Quotidiano della Calabria'')

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mini Carabinieri-sorianelloUn’anziana signora 85enne, Lucia Joppolo, è stata trovata morta questa mattina verso le ore 10.30, nella propria abitazione a Soriano. Alcuni vicini, allarmati da strani rumori e dalla presenza di sconosciuti che si aggiravano attorno all’abitazione della donna, avrebbero contattato prontamente i parenti che, una volta giunti sul posto, avrebbero trovato il corpo esamine dell’anziana e la casa completamente messa a soqquadro – probabilmente – in seguito ad un furto. È atteso, nel primo pomeriggio di oggi, il sopralluogo del medico legale, per effettuare gli accertamenti del caso e rilevare eventuali tracce di violenza sul corpo dell'anziana. Non si esclude comunque la possibilità che la donna abbia accusato un malore proprio in seguito allo spavento per il furto subito.
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mini Carabinieri-sorianelloNon un furto usuale, considerata la refurtiva. I carabinieri della Stazione di Soriano Calabro, però, diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca e guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, hanno già avviato le indagini per cercare di risalire agli autori del fatto. Nella frazione 'Savini' di Sorianello, teatro in questi mesi di un'autentica carneficina per la guerra di mafia che sta interessando quella porzione di territorio, sono stati rubati quattro fucili, presso l'abitazione di A.B., 30enne muratore del luogo, il quale al momento del furto, pare non si trovasse in casa. I ladri hanno portato via anche la cassaforte, all'interno della quale i fucili erano custoditi.

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