Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Sono rimasti letteralmente sbalorditi i tanti avvocati che, poche ore fa, si erano recati all’Ufficio del Giudice di Pace di Serra San Bruno per svolgere delle udienze fissate per la mattinata odierna. Inspiegabilmente, una volta giunti alla sede, i legali hanno infatti trovato l’Ufficio completamente privo di dipendenti e cancelliere, trasferiti in blocco al Tribunale di Vibo Valentia.
Nella mattinata odierna, i carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno eseguito diciassette provvedimenti cautelari nei confronti di altrettante persone, in qualità di dirigenti sanitari, assistenti amministrativi e infermieri - in servizio presso la struttura di Pizzo - tutti responsabili a vario titolo di truffa aggravata.
Le indagini dell'Arma, che sono partite nel giugno del 2012 a seguito anche di numerose segnalazioni giunte da parte di cittadini, hanno consentito di documentare - attraverso attività di videoripresa e numerosi appostamenti - reiterate condotte da parte dei dipendenti Asp che si allontanavano dal luogo di lavoro per finalità estranee alle attività d’ufficio.
È emerso, inoltre, che alcuni dipendenti, non presentandosi sul luogo di lavoro, consegnavano il proprio badge ad altri, i quali avevano il compito di striscirlo al posto loro.
Nei confronti delle persone coinvolte è scattata la sospensione dall'impiego per due mesi.
C’è voluto l’intervento della Prefettura di Vibo Valentia per sbrogliare – almeno temporaneamente – l’annosa questione delle prestazioni non retribuite dal Comune di Serra San Bruno all’azienda ricettiva ‘Fondo dei Baroni’ inerenti alla fornitura di servizi effettuati a favore di 26 dei 50 studenti egiziani del progetto ‘Pitagora Mundus’.
Nel primo pomeriggio di oggi, è arrivata la convocazione di un tavolo istituzionale nella sede dell’Utg di Vibo, fra le parti in causa, presieduto dal Capo gabinetto della Prefettura Anna Aurora Colosimo. Nell’occasione si sono quindi confrontate le posizioni del sindaco Bruno Rosi, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, del presidente dell’Iscapi (soggetto attuatore del progetto) Salvatore La Porta e dell’imprenditore Mimmo De Paola, che proprio per reclamare il pagamento dovuto – atteso ormai da due anni – ieri aveva, assieme a due suoi dipendenti, dato il via ad una dura protesta. De Paola, infatti, per il secondo giorno consecutivo, era rimasto incatenato nel corridoio del palazzo comunale serrese, in sciopero della fame, proprio assieme ai dipendenti della sua azienda, Immacolata Timpano e Domenico Randò.
Il tavolo istituzionale, convocato quindi d’urgenza in Prefettura, pare abbia portato alla stipula di un accordo, dove si sono definite preliminarmente le intese raggiunte dalle parti, anche se a riguardo è attesa la delibera di giunta che proprio l’esecutivo del Comune di Serra San Bruno dovrà partorire entro il prossimo 10 febbraio, per l’approvazione del Bilancio di previsione 2014. Secondo quanto trapelato, pare che il sindaco Rosi abbia riconosciuto le responsabilità dell’ente municipale proponendo una risoluzione del debito rateizzata in più date. Gli stessi pagamenti troveranno, chiaramente, copertura nel Bilancio comunale. Il primo cittadino serrese ha convocato, inoltre, per la mattinata di domani, alle ore 11.30, una conferenza stampa per rendere noti tutti i particolari del caso.
Durante l’incontro il Capo gabinetto della Prefettura non ha nascosto il dissenso riguardo a quanto accaduto. Il funzionario non si è infatti esentato dal riprendere il sindaco serrese per l’incapacità dimostrata nel gestire la situazione, visto che quello di oggi è stato il sesto incontro tenuto negli uffici della Prefettura proprio per discutere del caso sollevato dai mancati pagamenti per il soggiorno dei ragazzi egiziani del Pitagora Mundus.
Con un breve e conciso comunicato - diramato pochi minuti fa - il titolare dell'agriturismo 'Fondo dei Baroni', Domenico De Paola, in protesta assieme a due dei suoi dipendenti - Immacolata Timpano e Domenico Randò - ha reso esplicità la ferma intenzione di continuare nell'azione di contestazione che vede i tre incatenati nel corridoio del Municipio di Serra San Bruno dalle 9.30 di questa mattina, per reclamare il pagamento dei servizi prestati dall'azienda ricettiva nell'ambito del Progetto 'Pitagora Mundus'.
La struttura aveva ospitato, per diversi mesi, 26 dei 53 ragazzi egiziani arrivati in città per effettuare un percorso didattico-formativo di 5 anni, presso l'Istituto Superiore di Serra. Ma il pagamento dei servizi prestati - se non per una minima parte - non è mai di fatto stato effettuato dal Comune. Si legge nella nota: «Nonostante i vari disagi, il freddo e la stanchezza la nostra protesta continua. Le proposte che ci sono state fatte vanno bene e le abbiamo accettate, ma noi - continuano i dipendenti del 'Fondo dei Baroni' - non andiamo via dal comune e faremo lo sciopero della fame fino a quando l'amministrazione comunale non avrà svolto tutte le pratiche necessarie per l'erogazione delle somme dovute. Solo dopo che tutto l'iter burocratico sarà completato potremo andare via e tornare a casa dalle nostre famiglie e al nostro lavoro. Non bastano più le parole. E' da un anno che fanno parole. Un grazie a tutti per la solidarietà dimostrata».
La vincenda - che sta guadagnandosi l'attenzione mediatica regionale - sembrava potersi risolvere entro la giornata di oggi, soprattutto in seguito ai contatti avuti tra il legale di De Paola e gli esponenti dell'amministrazione locale, pronti - si diceva - a sottoscrivere immediatamente un accordo per giungere ad una risoluzione positiva dei fatti. Secondo quando trapelato, il sindaco avrebbe espresso la volontà di coprire il debito con le disponibilità del bilancio comunale, riconoscendo quindi esplicitamente le responsabilità dell'ente, ma - inspiegabilmente - nel pomeriggio si è registrata l'ennesima fase di stallo, tanto che la Giunta comunale non si è riunita per deliberare alcuna decisioni in merito. Domani dovrebbe giungere a Serra un referente dell'agenzia regionale Iscapi, soggetto attuatore del progetto. Intanto i tre passeranno la notte all'interno del comune, ancora in sciopero della fame.
Mimmo De Paola, titolare dell’agriturismo “Fondo dei Baroni”, assieme a due dipendenti della stessa struttura, si è incatenato questa mattina all’interno del palazzo comunale di Serra San Bruno, di fronte alla sala Giunta, entrando - per protesta - in sciopero della fame. Alle loro spalle i tre hanno affisso degli eloquenti cartelli con espliciti messaggi: «Sindaco vergogna, basta parole, vogliamo i nostri soldi!».
Riceviamo e pubblichiamo:
FABRIZIA - Se il Sindaco non può, per varie ragioni, assumersi le responsabilità gestionali di competenza dirigenziale, non è obbligato a farlo. Non è peraltro comprensibile una posizione ibrida e rischiosa che evidenzi sostanziali limiti per tempo a disposizione e per competenze specifiche. Per quale recondito motivo, invece di autonominarsi, non ha fatto ricorso ad altri, anche all’interno della struttura? In molti piccoli enti ci si avvale del Segretario comunale, il quale affida i procedimenti a personale di adeguata qualifica: il Comune di Fabrizia è fornito di queste possibilità. Probabilmente la scusante assunta a sostegno del mancato turn over in occasione del pensionamento del personale nel 2011 sarà stata la ristrettezza delle risorse, ma su questo ci sarebbe molto da ridire. Avrà intenzione di usare lo stesso sistema fra qualche mese, allorché si verificherà la fuoruscita di altri due dipendenti giunti al top dell’anzianità di servizio e d’età pensionabile? Evidentemente non c’è molto da giustificare. Infatti i contratti di lavoro dei dipendenti pubblici sono fermi al 2010 per disposizioni del Governo. La vacanza nella titolarità dell’Area Amministrativa, risalente al 2011, non ha conseguito gli eventuali risparmi matematici. In effetti, nonostante il numero ridotto di personale, la spesa da consuntivo recentemente approvato, tra il 2011 ed il 2012 si equivale.
Ma, facciamo il punto sull’anomalia dei compiti e responsabilità trattenute dal Sindaco iN capo a sé. L’atto è solo formale, soprattutto, strumentale. Esempio lampante ne è la recente occasione del bando per la formazione di una graduatoria di aspiranti alla frequenza di un corso di formazione per braccianti agricoli disoccupati, regolarmente retribuito e finanziato dalla Regione Calabria. In tale occasione, sapientemente, il Sindaco-Responsabile di Area, ha pensato bene di delegare la sua responsabilità ad una specie di Commissione. Il problema però, non è solo la commissione – assurda quanto assurdo è l’averla costituita – ma soprattutto il "commissariamento" dei suoi doveri. Avrebbe potuto e dovuto confrontarsi direttamente con la sua responsabilità ed avrebbe potuto farlo affidando il procedimento interno ad idoneo personale comunale a disposizione, che avrebbe steso matematicamente la graduatoria provvisoria, sulla base dei formali ed automatici criteri oggettivi cristallizzati nel bando. Invece ha ideato un inutile strumento, a mo’ di scatola cinese, o per meglio dire Matriosca, dentro e fuori della quale c’è la sua regia, il suo “seme”, ma anche, piaccia o no, la sua responsabilità. Ha assegnato ad un organismo strutturalmente fuori luogo, un’attribuzione sua, per poi tornarci come “approvatore”, come se si trattasse di un compito di altri e non di un suo precipuo dovere strutturale. Quand’anche si facesse una forzatura mentale per accettare, dal punto di vista squisitamente organizzativo, l’utilizzo di una bizzarra commissione per un compito elementare quale mettere in ordine di grandezza degli indicatori Isee, non si capisce perché abbia esagerato pretendendone anche l’avviamento! Al pari grave, se non di più, è stato l’aver bypassato addirittura la pubblicazione della graduatoria provvisoria, facendola dichiarare immediatamente definitiva e rubando agli interessati esclusi la possibilità di difendere il proprio diritto eventualmente negato. Mimetizzare le responsabilità amministrative, traslandole – in apparenza, perché ne è e ne rimane il solo responsabile - artificiosamente su dipendenti comunali indifesi, non può essere metodo per affrancarsi dalle le responsabilità politiche sgradevoli ed autoritarie.
Per questo tipo di eventi ci sarebbe forse da far intervenire il Prefetto, mostrandosi in tutta evidenza motivi ben più ragionevoli di quelli che hanno reconditi scopi da campagna elettorale, interna ed esterna dell’Amministrazione comunale. Ma questa campagna elettorale quasi certamente resterà inascoltata da chi aspira a legalità piuttosto che all’autoritarismo di vecchio stampo, riproposto fuori tempo massimo.
Maria Cirillo
Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Associazione "Il Vizzarro”
via chiesa addolorata, n° 8
89822 - Serra San Bruno