Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Pensiamo a quello che dovremo affrontare in questi anni che verranno. Saremo costretti, ancora, a mantenere, con il lavoro di una comunità, questi quattro sciacalli di politici, i quali non riescono a parlare di niente. Perchè non sanno cosa dire. Non si ha un minimo di progettazione, un minimo di idea di come cominciare a fornirci di canna da pesca per andare a pescare, quando i pesci al mercato non avremo più la possibilità di comprarli. Vediamo destra e sinistra fondersi sugli stessi palchi, per dimostrare che cosa? Improbabili sodalizi alla festa del Pd, tra l’Onorevole Censore e il capogruppo dell’Udc, che accettava l’invito senza poi neanche avere a suo seguito l’oramai leader dei casiniani di Serra San Bruno, nonché consigliere comunale di minoranza Pino Raffele, che si mormora non ne sapesse neanche niente. Poi nell’enfasi del discorso, quando si parlava di sanità, Censore stava quasi per attaccare il suo ambito ospite, ma quando poi ha realizzato che la maggioranza era seduta accanto a lui, ha dolcemente punzecchiato Scopelliti, per poi assopirsi nell’intervento di Dattolo ed infine mangiare assieme un croccante panino con la salsiccia elargito gratuitamente ai pochi intervenuti. Malgrado tutto, i tamburi coprivano l’imbarazzo generale degli attoniti passanti che si trovavano davanti quello che dovrebbe essere il rappresentante della sinistra a Serra, seduto accanto alla destra di governo. Che dimostra di avere più amici dell’odiato Raffele, che comanda ancora lui, che dimostra che l’opposizione non esiste. Sembrava il trailer di “Qualunquemente”. Questa è la sinistra di Serra. Questi sono gli uomini che dovrebbero rappresentarci ed accompagnarci fuori da questa depressione economica e sociale. A braccetto con quelli che stanno chiudendo l’ospedale e continuano a propinarci il veleno dell’Alaco dai rubinetti. Una maggioranza dalla oramai sempre più palese connessione alle famiglie di mafia più potenti. E la sinistra? Quella degli operai, delle fabbriche, delle sezioni di partito, quei compagni tosti, operai, boscaioli, figli di operai, con la tessera del PCI in tasca, gli attivisti, i serresi, dovremmo ancora piegarci a questo scempio? A quella politica che ancora raccoglie i cocci di un sistema scoppiato e cerca di rimetterli assieme con la saliva? Viscidi personaggi ancora in giro a fare solo ed esclusivamente i propri affari. E’ la triste conferma, purtroppo, che istituzionalmente non esiste nè destra nè sinistra, ma ci sono ancora e come sempre ricchi e poveri. Padroni ed operai. Non si sente parlare di una proposta di lavoro, di crescita. Che cosa pensiamo, che tra qualche anno scenderà la manna dal cielo? Loro lo sanno bene qual è la strada che stiamo percorrendo, e sanno bene che da questa “crisi” non ne usciremo. Un territorio come Serra ha una sola alternativa: valorizzare la terra, difendere il territorio, tornare alla produzione, alla microeconomia. Ma non abbiamo visto sul territorio nessuna azione incisiva, nessuna azione che possa, un domani, far raccogliere dei frutti. Se oggi non seminiamo, e di zappe e di semi non vedo traccia, quando potremmo pensare di avere i primi frutti? Penso che sia il momento di rimboccarci le maniche. Noi lo stiamo facendo. Mi rivolgo ai giovani: cercate di pensare seriamente al vostro futuro…perché c’è poco da scherzare. E da fare alleanze. E’ il momento di combattere. Di combatterli.
Riceviamo e pubblichiamo
Operazione verità sui lavori di completamento della Trasversale delle Serre. Lo hanno chiesto stamane in una partecipata conferenza stampa il consigliere regionale Bruno Censore, il presidente della Comunità montana delle Serre, il Vicepresidente del Consiglio provinciale di Catanzaro, dodici sindaci ed amministratori dei Comuni di Fabrizia, Mongiana, Serra, Spadola, Brognaturo, Simbario, Vallelonga, Argusto, Gagliato, Vazzano, Pizzoni e Torre di Ruggiero.
“Questa volta, i soldi ci sono tutti – ha detto in apertura il consigliere Censore. Allora, perché i lavori di completamento di questa importante direttrice viaria vanno così a rilento? Quale arcano mistero impedisce che si arrivi alla conclusione di un’opera la cui realizzazione è fattore di vero sviluppo per l’area centrale della Calabria che abbraccia lo Ionio al Tirreno? Perché su alcuni cantieri c’è il blocco dei lavori? Domande che l’assemblea dei Sindaci riunita oggi presso la sede della Comunità Montana delle Serre ha fatto proprie ed intende girare direttamente all’amministratore unico di Anas SpA, Pietro Ciucci. Le preoccupazioni che hanno espresso i Sindaci sono profonde e tutte motivate. Da un lato si rincorrono i progetti di sviluppo locale – hanno ribadito i rappresentanti delle comunità locali - attraverso i quali si cerca di dare risposte allo spopolamento di intere aree urbane poste lungo le fasce interne della regione, dall’altro si impedisce che risorse economiche già individuate vengano messe a frutto per aprire nuovi possibili scenari in risposta alla crisi devastante che attraversano le popolazioni delle aree marginali della nostra regione.
Questa volta, i sindaci presenti all’incontro con i giornalisti non intendono demordere. All’unisono ed in modo trasversale agli schieramenti politici cui appartengono, hanno dimostrato di voler percorrere vie diverse per coinvolgere quegli attori istituzionali che possono e devono intervenire in maniera celere sulla questione.
“Innanzitutto - ha detto ancora Censore – intendiamo avere documenti certi da parte di Ciucci sulle intenzioni dell’Anas. Le rassicurazioni verbali non bastano più. Le comunità locali attraversate dalla Trasversale attendono risposte concrete che si potranno avere solo con il completamento dell’opera. Gli impegni della società stradale devono essere chiari e puntuali in quanto la delibera CIPE ha individuato i 212 milioni di euro necessari per il completamento della superstrada che è un’opera da cui dipende il destino delle popolazioni di questi comuni”.
Per i sindaci e gli amministratori presenti in conferenza stampa la misura è ormai colma. La linea che è venuta fuori va nella direzione di un coinvolgimento attivo anche della Regione Calabria e del ministero per le Infrastrutture ai quali il coordinamento dei sindaci manderà presto un documento con la richiesta di un impegno che non è più derogabile.
SPADOLA – Ad una manciata di giorni dalla presentazione ufficiale delle liste per il rinnovo del consiglio comunale, la situazione appare, ancora, nebulosa, precaria, impossibile da decifrare. Le uniche certezze, come segnalato nei giorni scorsi, sono rappresentate dalla ricandidatura, alla carica di primo cittadino, di Giuseppe Barbara (foto) e dalla frammentazione di quello che è stato lo zoccolo duro di Michela Tassone. Se in casa di “Identità spadolese”, la lista che sostiene l’attuale maggioranza, le cose sembrano procedere nel migliore dei modi, così non sembra sul versante dei potenziali antagonisti, dove, allo stato, si registra una situazione di stallo che rischia di regalare una facile vittoria al gruppo capitanato da Giuseppe Barbara.
SERRA SAN BRUNO - Continua la pacifica occupazione, da parte del comitato civico Pro-Serre, dei locali della casa comunale della cittadina bruniana e con essa continuano a rimanere invariate anche le condizioni che gli occupanti pongono affinché il presidio sia sciolto, tenendo duro ai vani, e forse anche un po' sterili, tentativi da parte dell'amministrazione comunale per trovare un compromesso; ma andiamo con ordine.
Oggi intorno alle 13.00 un gruppo di manifestanti, come atto culmine dell'imponente manifestazione svoltasi durante la mattinata, ha occupato il municipio di Serra San Bruno; le richieste sono chiare: ospedale generale per Serra, senza se e senza ma, con conseguente modifica dei decreti 18/2010 e 106/2011 del commissario ad acta alla Sanità, Giuseppe Scopelliti;Il processo d'appello dell'inchiesta Why Not, ribalta il verdetto di primo grado. I giudici della corte d'appello di Catanzaro hanno accolto la richiesta della Procura Generale, condannando Agazio Loiero, ex governatore della Calabria, ad un anno di reclusione per abuso D'ufficio. Gli avvocati di Loiero, che in primo grado avevano ottenuto l'assoluzione, hanno dichiarato ''Non possiamo non nascondere una certo stupore per la sentenza emessa dai giudici della corte d'appello''. ''Ritenevamo - hanno aggiunto - e riteniamo ancora ora di avere ampia ragione su tutto il fronte accusatorio. Al momento, pero', non possiamo dire nulla se prima non vediamo le motivazioni della sentenza''.
Per l'altro ex presidente calabrese, Giuseppe Chiaravalloti, è stato invece disposto il non doversi procedere per prescrizione.
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