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SIMBARIO - «La Provincia di Vibo non ha ragione di esistere. Quando un ente non è in grado di garantire i servizi essenziali, come quello relativo all’istruzione o, ancora, alla viabilità, diventa un’istituzione fine a sé stessa».
È questo il pensiero del sindaco di Brognaturo, Cosmo Tassone, intervenuto nel corso della riunione del consiglio comunale aperto, svoltosi in serata al Municipio di Simbario con ad oggetto due punti all’ordine del giorno: “Petizione di iniziativa popolare per riportare i Comuni dell’area delle Serre sotto la circoscrizione della Provincia di Catanzaro mediante gli strumenti garantiti dall’articolo 133 della Costituzione e dall’ordinamento giuridico nazionale” e la “presa d’atto delle firme raccolte in conformità agli Statuti da sottoporre all’approvazione dei consigli comunali”. Firme che, secondo quanto dichiarato nel corso della riunione dagli stessi promotori, «hanno ormai superato quota 4mila». All’incontro erano presenti, oltre ai rappresentanti istituzionali dei centri di Simbario e Brognaturo, che hanno avanzato la riunione, anche diversi consiglieri comunali del comprensorio, ad eccezione di alcuni esponenti, nei confronti dei quali l’ex sindaco di Fabrizia e attuale capogruppo di minoranza Antonio Minniti non ha mancato di lanciare una frecciata: «I primi cittadini assenti – ha affermato – non possono ignorare due cose: la prima, che vi è una volontà chiara di costituire un’istituzione che funzioni e l’altra di allontanarci definitivamente dalla Provincia di Vibo. I sindaci non possono ignorare tutto ciò, non possono non tener conto dell’intenzione espressa da migliaia di cittadini di voler ritornare con Catanzaro». Secondo Minniti, in ogni caso, «ci sono sindaci che vorrebbero aderire alla petizione, ma non lo fanno perché devono tener conto della volontà del potente di turno o del partito politico di appartenenza in vista delle elezioni del prossimo anno». Da segnalare, tra le altre cose, i contributi di Alfredo Barillari, consigliere comunale di Liberamente a Serra San Bruno nonché tra i fondatori del comitato “Pro Catanzaro”; Tina De Stefano, presidente del consiglio comunale di Brognaturo e Jlenia Tucci, consigliere comunale serrese di “In Alto Volare”. Al tavolo erano presenti anche i consiglieri comunali di minoranza di Mongiana e Spadola.
Il primo cittadino di Brognaturo non ha mancato inoltre di controreplicare alla presa di posizione del presidente della Provincia di Vibo Andrea Niglia, dopo che quest’ultimo ha invitato il prefetto di Vibo, Guido Longo, a intimare Tassone affinché ritiri l’ordinanza con la quale veniva manifestata l’intenzione di «voler procedere all’esecuzione di ogni intervento utile a rendere la strada provinciale 43 “Brognaturo-Acqua del Sorcio” percorribile in sicurezza nel più breve tempo possibile e, comunque, entro e non oltre il 30 novembre 2017». «Evidentemente – ha detto Tassone – siamo tornati al vecchio regime: “O fai quello che ti diciamo o non hai diritto di parola”, visto che Niglia parla di minacce. La realtà è che, restando con Vibo, si muore».
Alla fine è arrivata l’approvazione all’unanimità di entrambi i punti all’ordine del giorno.
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