Confermate dunque le indiscrezioni anticipate nei giorni scorsi dal Vizzarro, con un passo indietro ufficializzato a seguito di una riunione alla quale avrebbero preso parte, oltre al primo cittadino, anche gli altri componenti della maggioranza (il capogruppo Nazzareno Salerno; il vicesindaco Raffaele Callà; gli assessori Cosimo Polito, Adriano Tassone ed Enzo De Caria; il presidente del consiglio comunale Giuseppe De Raffele; il consigliere Gerardo Bertucci). 

Dopo l’incontro è dunque arrivata la nota stringata che non rende nulla di più rispetto a quanto era già nell’aria nelle ultime settimane: «I 5 anni di amministrazione che volgono al termine – spiegano i componenti della maggioranza di centrodestra – sono stati dedicati al risanamento delle finanze comunali e alla risoluzione di una serie di problematiche ereditate dalla passata amministrazione e sulle quali avrà luogo, nei prossimi giorni, un’apposita conferenza stampa». Tutto da lasciare alle spalle, dunque, perché presto si avrà il varo ufficiale di «un nuovo progetto politico definito “Progetto Salute Pubblica” aperto a forze politiche sane, forze sociali, giovani, imprenditori, professionisti che intendono condividere nei prossimi 5 anni un percorso amministrativo improntato esclusivamente al bene comune ed alla crescita sociale, culturale ed economica di Serra San Bruno». Pertanto proprio il sindaco Rosi, «al fine di favorire tale progetto di rinnovamento, ha specificato la volontà di non ricandidarsi». Tutto ciò «in considerazione del difficile momento storico, peraltro caratterizzato da una forte antipolitica, e vista la necessità di Serra di continuare sulla strada dei valori che in questi anni hanno contraddistinto l’amministrazione Rosi». 

Bastano queste poche parole – a parere dei componenti della maggioranza – per spiegare una resa che in realtà sa tanto di imposizione, anche e soprattutto perché solo pochi giorni fa proprio il primo cittadino uscente, ai microfoni di Rs98, si era autodefinito come il favorito per la candidatura alla carica di sindaco. Cosa sia accaduto in sole due settimane di tempo non è dato saperlo, né viene dettagliatamente riportato in un comunicato stampa che lascia tanti punti interrogativi, in particolare rispetto alla reali convinzioni di Rosi. Poi, nel finale, l’assist ai potenziali futuri alleati, che potrebbe – allargando la squadra – condurre a nuovi orizzonti di gloria in vista della sfida ormai imminente delle amministrative di giugno: «Oltre che giovarsi della nuova linfa e dell’entusiasmo di uomini e donne che hanno a cuore la cittadina della Certosa – conclude la nota –, verranno avviate tutte le attività per offrire il prima possibile ai serresi l’identità, il programma ed i contenuti di questo nuovo progetto politico». Sarebbe questo «il frutto di diversi mesi di riflessione, di lavoro, di attenta valutazione e soprattutto della convinzione che bisogna superare gli steccati dei campanili politici di appartenenza per attuare un ambizioso programma che Serra merita». 

Insomma, evidentemente si parla di nuove alleanze e larghe intese, anche con chi viene dal centrosinistra, e sempre per «il bene comune», per un progetto politico aperto a tutti eccetto che al primo cittadino Rosi, che – secondo indiscrezioni ulteriori – potrebbe non trovare neanche semplicemente un posto in lista.