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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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«Abbiamo preso per mano Serra San Bruno dopo dieci anni di carne da macello sul patto territoriale, fatta da parte di due amministrazioni di centrosinistra che hanno sperperato tutto quello che avevano ereditato dalla gestione Salerno».
È un lungo amarcord nel passato l’esordio del presidente del consiglio comunale Giuseppe De Raffele, ai microfoni della trasmissione radiofonica "On the news". Negli studi di Rs98, questa mattina, una nuova puntata dedicata alla corsa verso le amministrative del prossimo giugno, per il rinnovo della massima assise cittadina.
«Si poteva fare meglio e di più, ma chi non sbaglia?» ha continuato De Raffele, passando poi al concreto di quanto realizzato nell’ultimo mandato e dando largo spazio alla questione inerente al comparto della raccolta dei rifiuti solidi urbani, all’intenzione di arrivare ad un’esternalizzazione del servizio e a come lo stesso è stato gestito negli ultimi cinque anni. «Per quel che riguarda la raccolta differenziata è stata boicottata da alcune forze politiche e dalla mancata collaborazione di alcuni cittadini e di alcuni operatori comunali. In ottobre l’Isola ecologica di località Leonà è stata sequestrata. Era un ammasso di indifferenziata, che non è un bel vedere, ma comunque indifferenziata che semplicemente non si riusciva a trasportare per problemi vari nei centri di raccolta regionale. Si sono verificati solo problemi burocratici, ma la differenziata c’è, esiste», ha spiegato De Raffele senza fare però riferimento ad alcun dato statistico, né in particolare agli ultimi report dell’Arpacal che parlano di una percentuale di raccolta differenziata, a Serra San Bruno, crollata vertiginosamente a poco più del 2%.
Rispetto al decoro urbano, De Raffele ha precisato come si sia «restituita dignità a molte zone, in particolare nell’area di San Rocco, all’entrata del paese, con le aiuole date in adozione ai commercianti, alcuni dei quali hanno aderito al progetto ma lo hanno poi abbandonato in altri punti della città». Anche in tal caso, ha specificato per l’ennesima volta l’amministratore «si poteva fare di più, ma sfido qualsiasi altra cittadina ad avere un’entrata in paese come la nostra». Anche se, per tutto il corso della puntata si è registrata una “pioggia” di interventi da parte di cittadini che hanno menzionato, tramite sms – in tema di decoro urbano –, la precaria condizione del manto stradale su quasi tutta la rete viaria urbana, i cumuli di immondizia e di rifiuti ingombranti ammassati pressoché ovunque, e come l’altra entrata del paese, quella sulla ex Statale 110 verso Mongiana, veda la presenza inquietante proprio dell’isola ecologica comunale, ridotta ad una discarica abusiva e sotto sequestro da ormai diversi mesi. «Mi viene da pensare che qualcuno depositi i materassi e i rifiuti ingombranti volontariamente nei punti di passaggio in giro per il paese. I cittadini devono obbligare i commercianti a ritirare gli elettrodomestici usati – ha continuato sul punto De Raffele – e chi fotografa rifiuti per strada, molti fotografi rampanti “facebookkiani”, non fanno una buona opera per l’immagine del paese». Insomma, in tal caso il problema per De Raffele non sarebbe connesso al fatto che non si sia riuscito ad arginare il caos rifiuti che invade la città, ma, piuttosto, che molti denuncino pubblicamente la criticità.
Poi, De Raffele, è tornato sulla questione squisitamente politica, e incalzato dagli sms dei radioascoltatori, ha spiegato come in realtà ogni decisione rispetto alla continuità del progetto amministrativo spetterà, in primis, a Rosi «che deve dichiarare pubblicamente se vuole o non vuole candidarsi ancora a sindaco. Rosi, da uomo testardo, ha lavorato bene, raggiungendo degli obiettivi, ma – ha ripetuto ancora De Raffele – si poteva fare meglio. Per il resto la nostra sarà una lista civica, aperta a tutti, senza differenza alcuna di casacca e di colore. Vinceremo le elezioni, su questo non ci sono dubbi».
Infine De Raffele, ha attaccato gli avversari del locale centrosinistra spiegando come «per la stesura del programma elettorale si siano affidati ad un ex assessore provinciale (Domenico Dominelli ndr)», additato – secondo il presidente del consiglio comunale – come «un altro responsabile del fallimento amministrativo che ha interessato, negli anni, la Provincia di Vibo Valentia».
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