Già nei giorni scorsi, era stato reso pubblico l’avviso atto, appunto, all’affidamento di un settore che, da diversi mesi, rappresenta una delle grane maggiori per l’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Bruno Rosi. La situazione – in una rete viaria urbana caratterizzata ormai dalla presenza di innumerevoli punti d’accumulo trasformatisi quasi ovunque in discariche – si era aggravata a seguito del sequestro dell’Isola ecologica comunale di località Leonà, ordinato dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia il 30 ottobre scorso ed in seguito confermato dal gip del Tribunale di Vibo Valentia.

Il provvedimento varato dall'amministrazione in carica, a soli quattro mesi dal voto, mira dunque all’affidamento del servizio ad una cooperativa sociale di inserimento lavorativo, purché risulti regolarmente iscritta all’Albo regionale e che – si legge tra gli altri requisiti richiesti – abbia espletato negli ultimi tre anni servizi analoghi per un importo pari ad almeno 200mila euro, in comuni con almeno 7mila abitanti e con un dato certificato di almeno il 35% di raccolta differenziata. 

La cooperativa che risulterà aggiudicatrice del servizio, dovrà occuparsi anche delle attività di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza sulle modalità di raccolta dei rifiuti. La stessa dovrà anche effettuare le operazioni di trasporto e conferimento dell’immondizia distinta in frazione secca residua, frazione organica, carta e cartone, vetro, plastica, alluminio, acciaio, ingombranti, apparecchiature elettriche ed elettroniche, rifiuti provenienti da mercati, sagre, feste, fiere e qualsiasi altra manifestazione pubblica effettuata sul territorio comunale. Gli stessi operatori della cooperativa che si aggiudicherà il servizio dovranno, inoltre, provvedere allo svuotamento, da effettuare quotidianamente, dei cestini porta rifiuti presenti lungo la rete viaria urbana, oltre che alla rimozione delle carogne animali e dei rifiuti pericolosi (pile esauste e medicinali scaduti). La raccolta dovrà essere effettuata ancora con il sistema del “porta a porta” con sacchetti, e altro materiale, forniti dalla stessa cooperativa. I rifiuti, selezionati per tipologia, infine, dovranno essere conferiti presso la piattaforma indicata dall’amministrazione comunale. Il tutto nel pieno rispetto dei vincoli stabiliti dal capitolato speciale d’appalto, per un importo complessivo stimato per 195mila euro semestrali (ai quali si aggiungono 5mila euro di oneri per la sicurezza), equivalente, quindi, a totali 400mila euro annuali. 

Nei giorni prossimi, quindi, verrà reso noto il nome della cooperativa che avrà presentato l’offerta ritenuta migliore – sulla base dell’esperimento di procedura competitiva di tipo negoziato – tra i due soggetti che hanno manifestato interesse all’affidamento. Sul fronte politico opposto, quello della minoranza, si annuncia, però, una serrata lotta fondata sulla presunta illegittimità del provvedimento. In particolare i consiglieri d'opposizione Raffaele Lo Iacono e Giuseppe Raffele, dovrebbero indire nei prossimi giorni una conferenza stampa nell’ambito della quale rendere pubblici i nodi inerenti alla vicenda, per investire del caso poi direttamente il Prefetto di Vibo Valentia, Carmelo Casabona.