Il bando per la cessione in proprietà dell’immobili aveva fissato un prezzo a base d’asta pari al valore iscritto in bilancio della struttura, ossia 400mila euro, e i potenziali acquirenti avrebbero dovuto presentare un’offerta economica coadiuvata alla predisposizione di un piano di utilizzo dell’immobile per usi con finalità esclusivamente sociale o di pubblico interesse. A tal fine, i partecipanti all’asta avrebbero dovuto presentare un progetto preliminare per il recupero e la sistemazione strutturale dell’immobile, con allegata scheda tecnica delle attività proposte. I lavori di ammodernamento avrebbero, inoltre, dovuto avere inizio entro e non oltre i 6 mesi successisi dalla consegna dell’immobile al nuovo proprietario, pena l’applicazione di una sanzione di 50mila euro da garantire con polizza fideiussoria, fatto salvo per casi particolari, motivati da cause di forza maggiore e riconosciuti validi dalla giunta comunale.

Ma è di queste ultime ore l’avviso, pubblicato sull’albo pretorio del Comune di Serra San Bruno, con cui il responsabile del procedimento ha reso noto che alla scadenza dei termini non sono pervenute offerte da parte di soggetti interessati all’acquisto dell’immobile. La gara, pertanto, è andata deserta e la struttura, come a dire il vero era facile prevedere, resterà dunque di proprietà del Comune di Serra San Bruno.

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